15 dicembre 2009

Solidarietà di Vendola

LA SOLIDARIETÀ DEL GOVERNATORE PUGLIESE «SONO RIMASTO PROFONDAMENTE UMILIATO E COLPITO»
Vendola: «Quel volto insanguinato per me è stato insopportabile, merita un abbraccio» «L'immagine del volto insanguinato di Silvio Berlusconi è stata per me insopportabile. Sono rimasto profondamente umiliato. Volevo abbracciarlo. Chi veste i panni della vittima deve avere sempre la solidarietà delle persone per bene», commenta il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, commentando quanto avvenuto a Milano. «Quell’immagine macchiata di sangue sia un icona della nostra sconfitta che umilia tutti. Restituisce a Berlusconi – ha detto Ven dola – tutta intera la sua umanità, e chiede a noi, senza tergiversare, semplicemente di esprimere una solidarietà piena. Chiunque è colpito gratuitamente, ingiustamente, chiunque è offeso, anche nella propria integrità psico-fisica merita l’abbraccio senza esitazione, pieno e totale. Io vorrei dire che mi sento molto solidale con il presidente Berlusconi».
«Ovviamente – ha aggiunto – non penso che questo sia la conseguenza di qualcosa, però questo episodio di vio lenza in qualche maniera mette l’Italia di fronte allo specchio. Molti devono riflettere su che cosa accade quando si spinge la personalizzazione della contesa fino a immaginare che il conflitto sia davvero molto simile a un ring del pugilato».
«Noi – ha sostenuto Vendola – abbiamo bisogno di mettere al centro il rispetto della dignità di tutte le persone. Mi pare che così possiamo attraversare un momento molto difficile, molto doloroso della vita nazionale»
GDM 14 12 2009

CEI :clima da svelenire

L’ultimo appello in ordine di tempo era giunto poco più di un mese fa. Era il 9 novembre e davanti all’Assemblea generale dei vescovi riunita ad As­sisi il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ricordava l’urgenza di « svelenire il clima ge­nerale » e auspicava una « sorta di disarmo» della politica. Parole che trovano puntuale conferma anche nel comunicato con cui, domeni­ca sera, subito dopo l’aggressione al premier, la Cei ha stigmatizza­to l’ « episodio di singolare ed ese­crabile gravità» . « Mentre espri­miamo sincera vicinanza al Presi­dente Berlusconi – si legge, infat­ti, nella nota – auspichiamo per il nostro Paese un clima culturale più sereno e rispettoso al fine di realizzare nella coesione sociale e nella responsabilità politica il be­ne di tutti e di ciascuno » . La voce della Conferenza episco­pale italiana non è stata del resto l’unica a levarsi, nell’ambito del mondo cattolico, per condannare l’accaduto e invitare ad abbassa­re i toni del dibattito. Anche di­verse associazioni, gruppi e mo­vimenti ecclesiali si sono espres­se in tal senso. E tutto ciò appare perfettamente in linea con i ripe­tuti appelli alla moderazione e al rispetto reciproco che i vertici del­la Chiesa italiana vanno ripeten­do già da qualche anno. Anche sotto questo profilo, infat­ti, la successione tra i cardinali An­gelo Bagnasco e Camillo Ruini, nel ruolo di presidente della Cei, è av­venuto in significativa continuità. E anche l’arcivescovo di Genova ha più volte esternato, nelle sue prolusioni, la preoccupazione del­l’episcopato italiano per il pro­gressivo innalzamento della con­flittualità tra gli schieramenti po­litici. Solo per limitarsi all’ultimo anno, basta rileggere i discorsi con cui il porporato ha aperto il Con­siglio permanente di settembre e la già ricordata assemblea gene­rale di novembre. Nella prima occasione Bagnasco sottolineava: « Questa Italia ci ap­pare ciclicamente attraversata da un malessere tanto tenace quan­to misterioso, che non la fa essere talora una nazione serena e del tutto pacificata al proprio interno, perché attraversata da contrap­posizioni radicali e da risenti­menti » .
La «nostra patria, invece, chiede a tutti e a ciascuno un sup­plemento di amore » . Un amore « capace, nel discernimento sa­piente, di inglobare pure le ragio­ni diverse dalle proprie, rinun­ciando innanzitutto alla polemi­ca pur di raggiungere un consen­so sulla verità più generale». Di qui l’invito a « tutti – singoli, gruppi, i­stituzioni – a guardare avanti, a far tesoro dell’esperienza con una ca­pacità di autocritica che sia in gra­do di superare un clima di tensio­ne diffusa e di contrapposizione permanente che fa solo male alla società. È urgente e necessario per tutti e per ciascuno guadagnare in serenità. Questo oggi il Paese do­manda con più insistenza » . Neanche due mesi dopo il cardi­nale ritornava sulla questione con nuove e più pressanti argomenta­zioni. Notava innanzitutto che « si registra un’aria di sistematica e pregiudiziale contrapposizione, che talora induce a ipotizzare qua­si degli atteggiamenti di odio » . E chiedeva « una decisa e radicale svolta tanto nelle parole quanto nei comportamenti » . « È necessa­rio e urgente – aggiungeva – sve­lenire il clima generale, perché da una conflittualità sistematica, per­seguita con ogni mezzo e a qua­lunque costo, si passi subito ad un confronto leale per il bene dei cit­tadini e del Paese intero. Davvero ci piacerebbe che, nel riconosci­mento di una sana – per quanto vivace – dialettica, si arrivasse ad una sorta di disarmo rispetto alla prassi più bellicosa, che è anche la più inconcludente » .

26 novembre 2009

La circoscrizione invita Bari a dare parere favorevole


Il consiglio invita il Comune a dare parere favorevole e la maggioranza si spacca
( Il consigliere De Stasio chiede le dimissioni del Presidente)
Sull’autonomia si spacca la maggioranza del centro-sinistra e il consigliere De Stasio(PD) chiede ufficialmente le dimissioni del Presidente Di Liso. E’ successo di tutto al consiglio della Prima Circoscrizione nella seduta del 25 Novembre 2009 ,l’ordine del giorno fra i vari punti prevedeva un ordine del giorno sul procedimento per istituzione comune autonomo. In sostanza si doveva deliberare un sollecito al Comune di Bari per esprimere il parere di competenza ed in tale senso era stata predisposta dalla commissione competente una delibera ad hoc. A sorpresa il centrodestra ha presentato un emendamento in cui si chiedeva al consiglio comunale di esprimere il parere ma in senso favorevole .L’emendamento ha messo a nudo le differenze di pensiero che esistono nella maggioranza di Centro-Sinistra in merito al problema dell’autonomia. Paolo Di Lauro(Realtà Pugliese) ha dichiarato che per coerenza e convinzione personale sul tema,avrebbe votato a favore dell’emendamento del centro-Destra dell’autonomia, sulla stessa linea il consigliere Mimmo Lomazzo(IDV) coerente con la linea politica del suo partito e convinto sostenitore del progetto autonomistico .Autorevole anche il Si all’emendamento da parte del Vice-Presidente della circoscrizione,Gianni Moretti(UDC).Duro invece l’intervento del consigliere Antonio De Stasio(PD) favorevole alla Città Metropolitana,secondo De Stasio il referendum doveva raggiungere un quorum per essere valido(ndr il referendum era solo consultivo).L’opposizione a suo parere avendo trovato una crepa nella coalizione di Centro-Sinistra era riuscita ad incassare il parere favorevole di alcuni membri che ne facevano parte.Poi ,subito dopo,ha sferrato un duro attacco al Presidente della Circoscrizione reo secondo lui di non rispettare alcuni patti “politici” che favorirono la sua candidatura .Colpevole ,sempre Di Liso, della divulgazione alla stampa di una lettera in cui si pronunciava positivamente sulle ragioni dei promotori del referendum riguardo al parere obbligatorio e non vincolante del Comune. Per questo,unico nel PD,ha chiesto ufficialmente le dimissioni del Presidente. A questo punto è risultato provvidenziale l’intervento del capogruppo PD Michelangelo Cavone.che, ottenuta una sospensione di cinque,minuti, al rientro in aula ha dichiarato che il gruppo del PD si sarebbe astenuto sull’emendamento,spiegandone le ragioni, e che ,pur in presenza di diversità di vedute sul tema nelle varie anime del Centro Sinistra, la coalizione era coesa e avrebbe governato per 5 anni; concorde con Cavone anche Nicola De Gennaro(L.E.) Per Pasquale Sasanelli(PDL) l’approvazione dell’emendamento avrebbe rappresentato un segnale forte nei confronti dell’amministrazione comunale ,per Antonio Limongelli(Simeone) il parere dei neo-consiglieri sull’Autonomia era un atto dovuto rispetto ai pareri già espressi negli anni passati dai vecchi consiglieri .Sono seguiti altri interventi da parte di tutti i consiglieri del Centro Destra e Centro-Sinistra relativi alle proprie posizioni politiche e/o convinzioni personali.In particolare Piscopo ha di nuovo stigmatizzato l’assurdità di convocare i consigli alle 12 di mattina,in questo modo si allontanano i cittadini dalla partecipazione alle sedute. In sede di dichiarazione di voto,Cavone (PD)ha precisato che con l’astensione si è voluto mandare un messaggio chiaro all’Amministrazione perché segua con più attenzione le vicende locali,per contare di più come Circoscrizione ed ha ribadito il disaccordo sull’emendamento del centrodestra. Subito dopo, la delibera con l’emendamento è stata approvata con i voti del PDL,Lista Simeone,Realtà Pugliese, UDC e IDV , si sono astenuti il PD e la Lista Emiliano mentre al momento del voto il consigliere De Stasio si è allontanato dall’aula. Alcuni cittadini, commentando l’esito del voto, hanno auspicato che anche in consiglio comunale, per coerenza politica, dovrebbe scaturire lo stesso esito quando si discuterà del parere sul comune autonomo il 30 Novembre 2009 . Poco prima, tra molte polemiche era stato approvato il progetto per due rampe di accesso al mare a Palese ed a Santo Spirito che ha registrato fra l’altro,un contributo sostanziale e prettamente tecnico da parte del Direttore della Circoscrizione Ing.Vito Nitti,un intervento salutare che ha favorito l’approvazione della delibera dopo circa 2 ore di discussione,approvata pure l’istituzione di mostre occasionali natalizie. Prima dell’inizio del Consiglio, l’assemblea circoscrizionale ha festeggiato un concittadino militare,Aiuola Alessio, rientrato dalla missione in Afghanistan distintosi particolarmente per professionalità e rendimento nell’esercizio del suo dovere. Limongelli (Lista Simeone) a nome di tutto il consiglio ha ringraziato Aiuola , il suo impegno in favore della Libertà in un paese Estero ha reso onore a tutti i concittadini della Prima circoscrizione. La cerimonia si è conclusa con la consegna di un attestato al militare da parte del Presidente della Circoscrizione Erio Di Liso.
Gaetano Macina

21 novembre 2009

La Guerra dell'acqua e la sfida della politica

Il punto di Marco Cobianchi(Da E-Polis)
Mettiamoci d'accordo.non si può tuonare contro l'invadenza dei politici nella gestione dei servizi pubblici e non volere l'ingresso dei privati. Non ci si può scandalizzare che le tubature idriche perdano il 30% 0 40 o 50%, nessuno lo sa dell'acqua che trasportano e chiedere contemporaneamente che i comuni abbiano i bilanci in ordine ma che investano anche nel miglioramento strutturale della rete. Non si può avere sial'uno che l'altro. Occorre fare una scelta. O si accetta l'andazzo attuale, fatto di sprechi al limite dell'immoralità,di cordate di politici di seconda scelta che gestiscono si fa per dire i beni dei comuni e delle regioni, o si decide che l'acqua è un bene che ha un valore perché è una risorsa scarsa e proprio per questo va gestita con competenza e professionalità. I comuni che sono in grado di esprimere questa professionalità possono continuare a farlo come è stabilito nel decreto votato due giorni fa tutti gli altri, invece, possono aprire ai privati per una quota minima del 40%. La critica a questa impostazione fa perno sulla retorica del bene pubblico che, quindi, deve essere di proprietà pubblica. Questa è ideologia. Un bene pubblico può essere gestito da privati in regime di concessione con risultati migliori di quelli che produce il pubblico. E sono i risultati ciò che conta, non la proprietà.
Piuttosto il decreto Ronchi presenta un difetto e si espone ad un rischio. Il difetto principale è quello di immaginare un mondo perfetto nel quale il pubblico il Comune e il privato che può essere anche una multinazionale vadano d'amore e d'accordo in una società che fornisce servizi ai cittadini. Questa convivenza sarà molto difficile. Sarebbe stato meglio prendere una decisione netta e obbligare la vendita del 100% delle società di gestione ai privati e parallelamente creare un sistema di controllo e regolamentazione(che è previsto che sia definito entro l'anno con poteri formidabili, in grado di spezzare le gambe alle società beccate a non rispettare i termini del servizio in quanto a prezzi, qualità e investimenti. Il rischio è quello che, appunto, il regolatore non abbia l'autorevolezza e i poteri occorrono entrambi per impedire che, soprattutto al Sud, le società di gestione non vengano inquinate da possibili infiltrazioni malavitose. Insomma: la vera sfida è nel campo di gioco della politica, non dell'economia.
Commento della redazione
A fronte di queste realistiche e argomentazioni il Governatore Vendola ha commentato il provvedimento del Governo sull'acqua con delle farneticazioni poetiche "
«Approvare un decreto sulla privatizzazione dell'acqua attraverso il voto di fiducia è una vergogna istituzionale e un crimine contro l'umanità. Spacciare per concorrenza di mercato quello che è un vero e proprio furto del diritto alla vita è un'ignominia assolutamente inaccettabile»

Un cittadino anonimo gli ha risposto:" Ma và a cagare,che di stronzate ne hai detto fin troppe"

16 novembre 2009

Cassazione: si alla libera interpretazione della legge ma non si può sconfinare nell'anarchia

Occupandosi del caso di un pubblico ministero ammonito dal CSM per essersi occupato del caso di un minorenne con negligenza grave e inescusabile, le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione hanno messo un freno ai comportamenti anarchici di alcune toghe. In particolare hanno evidenziato che "l'interpretazione delle norme non puo' costituire un alibi" da parte dei magistrati "per tenere comportamenti anarchici". I magistrati, in sostanza, sono liberi di interpretare le norme di diritto , ma devono farlo "nel rispetto dei ruoli e dell'organizzazione dell'ufficio di appartenenza, oltre che delle piu' elementari regole di procedura, che servono a garantire una gestione trasparente del ruolo di ciascuno senza invasioni di campo". Gli Ermellini hanno così confermato una sanzione disciplinare dell'ammonimento per la violazione del "dovere di esercitare le fuzioni con imparzialita', diligenza ed equilibrio nel rispetto della dignita' delle persone", inflitta al pm, incolpato "di avere adottato, nel giorno di Natale del 2006, un provvedimento abnorme con il quale ordinava ai carabinieri del pronto intervento di recarsi immediatamente presso l'abitazione della madre di due minorenni di 11 e 10 anni, e di prelevare forzosamente gli stessi consegnandoli al padre". Si tratta, spiegano i giudici della Corte, di una iniziativa che assunta "al di fuori di qualsiasi potere attribuito dalla legge al pm e nonostante la pendenza presso il Tribunale per i minorenni di un regolare procedimento nel corso del quale il giudice aveva disposto l'affidamento dei minori al servizio sociale".

13 novembre 2009

Il Pensiero del presidente della Prima Circoscrizione Erio Di Liso sull'autonomia

Palese, 12 novembre 2009
Come è noto, l’esito del referendum popolare svoltosi il 19 aprile 2009 per l’autonomia di Palese Santo Spirito ha registrato circa il 30% di votanti e circa l’80% di voti favorevoli. Non è un risultato da sottostimare, sia perché è espressione di volontà popolare legalmente richiesta, sia perché si tratta di un referendum consultivo, per il quale la Legge non richiede il quorum del 50% più uno degli elettori (e in democrazia, detto per inciso, il voto non espresso non è interpretabile né a favore né contro).
Tale referendum, come è noto, giungeva al termine di un lungo iter, avviato con il voto unanime e favorevole (al quale partecipò anche il sottoscritto) del Consiglio Circoscrizionale, giusta Delibera n. 68 del 25 settembre 2003. Successivamente, il Consiglio Circoscrizionale si espresse nuovamente a favore con Delibera n. 118 del 13 ottobre 2005. Il previsto parere del Consiglio Comunale fu rinviato, per espressa volontà dello stesso, al termine della consultazione referendaria indetta dalla Regione Puglia.
Ora tale consultazione referendaria è stata effettuata e registrata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 68 del 7 maggio 2009, pertanto è giusto e opportuno che il Consiglio comunale di Bari si esprima sull’esito del referendum ed emetta il parere di competenza, cosi come previsto dalla normativa vigente, al fine di dar seguito al procedimento in corso per l’istituzione del nuovo comune autonomo di Palese Santo Spirito, anche perché la Regione Puglia deve necessariamente iscrivere all’Ordine del Giorno del Consiglio entro il prossimo mese di febbraio 2010, il relativo disegno di legge, pena la decadenza della procedura a suo tempo avviata. Tale eventualità vanificherebbe ingiustamente un processo legittimo e democratico, che ha avuto anche costi per la collettività (costi che potevano essere evitati o ridotti, se si fosse votato, come il Comitato promotore auspicava, contestualmente alle elezioni europee e amministrative del giugno scorso).
Va considerato, peraltro, che la VII Commissione consiliare Regionale, nella sua istruttoria, si espresse favorevolmente all’istituzione del nuovo comune autonomo, in quanto esso, dotato di necessarie risorse economiche e finanziarie, trarrebbe benefici in termini di sviluppo economico e sociale, in considerazione dell’area rapportata al numero degli abitanti, senza alcun pregiudizio per la città di Bari e senza inficiare la costituenda “Città metropolitana”, anzi il nuovo comune condividerebbe con questa il consolidato sistema delle infrastrutture, compresi i macroprogrammi territoriali, sociali ed economici.
Per quanto molti considerino opinabile questa materia, va da sé che la posizione a favore dell’autonomia comunale non intende manifestare un dissenso verso l’amministrazione centrale o una particolare conduzione “politica” dell’amministrazione comunale, ma piuttosto esprimere la positività della partecipazione e del coinvolgimento di quartieri periferici che possiedono le caratteristiche di Legge (e Palese Santo Spirito rientrano a pieno titolo tra questi) per conseguire l’autonomia. Posso immaginare che le posizioni contrarie siano dettate prevalentemente da principi di gestione “metropolitana” della città, vale a dire, efficienza e contenimento della spesa (talvolta, però, sia detto per inciso, tutto ciò è conseguito a discapito della qualità e puntualità dei servizi al cittadino), ma non condivido l’idea, sostenuta da taluni, che il nuovo comune non possa essere in grado di gestire in maniera virtuosa la spesa e la qualità dei servizi.
Certo, occorrerà istituire ex novo ripartizioni e uffici, assegnare funzioni, personale e risorse, ma questo non vuol dire che tale operazione comporti automaticamente un incremento del carico fiscale, come alcuni temono. Anzi, l’opportunità di una gestione diretta delle risorse, potrebbe responsabilizzare di più e meglio i cittadini coinvolti. Del resto, questo riguarda, in positivo e in negativo, anche città come Bari: senza la reale condivisione da parte di tutti (cittadini, operatori economici, liberi professionisti, operatori sociali e culturali, partiti politici, rappresentanti istituzionali, ecc.) degli obiettivi e dei processi politici e istituzionali, nessuna istituzione comunale può davvero reggere le sfide del presente.
Saverio Di Liso Presidente della Circoscrizione Santo Spirito- Palese

12 novembre 2009

Il ponte dei sospiri al San Paolo

Basterebbe sfogliare alcune pagine dei quotidiani della primavera del 1990 epoca in cui questa città viveva un invidiato primato cantieristico che investiva tutta la città per il termine dei lavori del nuovo stadio, poi chiamato a furor di popolo “S. Nicola”, in attesa dell’evento sportivo dell’anno, i mondiali di calcio.
Ebbene mentre era vivo il fermento tra i cittadini, nell’attesa di vedere all’opera i calciatori della nazionale, Bari macinava già un record, demolendo e ricostruendo in appena tre settimane il cavalcavia della tangenziale, sito sul viale Europa il quale collega il popoloso quartiere S. Paolo e il resto della città.
Ora questa città per non farsi mancare nulla, si attesta con un nuovo record, questa volta purtroppo negativo, stesso quartiere, stesso viale Europa, cambia però il ponte e i tempi di realizzazione.
Infatti da circa 18 mesi è stata demolita la preesistente strada per la realizzazione del ponte ed è stata realizzata una strada provvisoria, perennemente intasata e tortuosa che obbliga come segnalato di andare a 20 Kmh, eppure a ben vedere sopporta un carico di veicoli quasi doppio al 1990 tenuto conto che di lì a pochi metri nel frattempo sono stati realizzati gli Uffici del Giudice di Pace, il polifunzionale della Polizia di Stato con numerosi reparti operativi nonché la nuova scuola della Guardia di Finanza e l’ospedale “S.Paolo”, non trascurando poi che è l’unica strada alternativa alla tangenziale degli abitanti di Palese e S.Spirito per raggiungere il centro città.
Per realizzare un record bisogna pur essere disposti a qualche sacrificio, “BARI VAI AVANTI” ….!!!!! Sì ma a 20 all’ora.
Dr. Antonio LIMONGELLI (consigliere circoscrizionale Lista Simeone)

CHE FIGURA DI M...............

IL CONI BOCCIA LA CANDIDATURA DI BARI PER LE OLIMPIADI AVANZATA DAL "GRANDE EMILIANO"E DAL SUO FIDATO ASSESSORE SANNICANDRO PRESIDENTE REGIONALE DEL CONI.
Continuano le brutte figure del nostro Sindaco che da circa 5 mesi tutto sta facendo e male, tranne che il Sindaco.
Il curriculum degli ultimi tempi: sconfitta sulla questione Punta Perrotti;sconfitta sulla questione del Palagiustizia; sconfitta alla Segreteria Regionale del PD; sconfitta alla candidatura delle Olimpiadi ma la serie continuerà,lui è abituato alle figure di m.............

8 novembre 2009

Sparare a banditi in fuga non è reato

La Corte di Cassazione, occupandosi della vicenda di un sindaco che aveva sparato a tre rapinatori che lo avevano appena aggredito portandogli via 3500 euro, ha chiarito che l'utilizzo dell'arma contro i banditi in fuga non integra gli estremi del reato di lesioni volontarie aggravate. Annullando la sentenza di merito che in precedenza aveva deciso per la condanna, la Suprema Corte ha chiarito che nella fattispecie, considerato che i tre malviventi avevano affrontato armati il primo cittadino mentre rientrava a casa, si può riconoscere l'esimente della legittima difesa putativa. L'avvocato Enzo Fragala' che ha difeso nel processo il sindaco ha dichiarato: "Sono stato sempre convinto della sussistenza della legittima difesa e del comportamento esemplare del sindaco che ha voluto con la sua reazione evitare che i tre rapinatori aggredissero i suoi congiunti portando il gravissimo delitto gia' commesso alle estreme conseguenze. La sentenza [...] rassicura tutti i cittadini onesti che di fronte al crimine ogni cittadino ha diritto a difendersi e a reagire".

21 ottobre 2009

Clamoroso: il Comune non ha i dati del referendum sull’autonomia

Il Comune latita ed il comitato autonomia minaccia altre azioni legali. Sembra assurdo ma al Comune di Bari pare che non sia pervenuta alcuna comunicazione ufficiale circa l’esito del referendum consultivo del 19 Aprile della I^e della IV circoscrizione. La clamorosa notizia scaturisce dalla comunicazione inviata all’Assessorato Regionale Enti Locali e per conoscenza al Comitato Autonomia ,da parte dell’Assessorato al Decentramento di Bari, con lettera Prot.250687 del 15 Ottobre 2009 in risposta alla sollecitazione ,riguardo il parere obbligatorio comunale,da parte dello stesso comitato avanzata sia alla Regione che al Comune il 21 Settembre 2009 iI rappresentanti del comitato naturalmente sono arrabbiatissimi per questa serie infinita di ostacoli che si frappongono da tempo all’iter legislativo per l’istituzione dei comuni autonomi di Palese-S.Spirito e Carbonara-Ceglie-Loseto.Tutto ciò ha dell’incredibile-sostengono quelli del comitato-come è possibile che all’assessorato al decentramento non siano ancora arrivati comunicazioni ufficiali da parte di altri uffici dello stesso comune? Possibile che la macchina amministratrice del comune sia così lenta che dopo sei mesi non è stata ancora in grado di fornire i dati ufficiali all’assessorato al decentramento?Con una lettera del 19 Ottobre, il comitato ha scritto al Sindaco di Bari, ad altri enti ed uffici interessati, una lettera in cui, tra l’altro, si sostiene che desta meraviglia la risposta pervenuta dall’assessorato al decentramento in quanto il referendum è stato organizzato e gestito dallo stesso Comune e dai suoi uffici; all’occasione referendaria è stato dato ampio risalto, anche attraverso la stampa e l’informazione, che il Comitato e cittadini di buona volontà hanno inteso informare e coinvolgere, nello sgradevole silenzio degli enti pubblici competenti. A distanza di circa sei mesi dallo svolgimento della consultazione-scrive il comitato- si nota con estremo rammarico che il prosieguo del procedimento, di cui il Comune è ben a conoscenza, viene ostacolato da impedimenti, veri o presunti, di banale carattere burocratico, a cui è facile rimediare utilizzando gli ordinari mezzi che lo stesso buon senso mette a disposizione. Secondo gli autonomisti, si vanifica lo sforzo di tanti cittadini impegnati, si diluisce un impegno significativo e coerente della comunità, si tradisce l’impegno assunto dalla stessa Àmministrazione attraverso il suo Primo cittadino, si rende inutile l’impiego di cospicue risorse pubbliche, la cui entità è stata indicata alla Regione dallo stesso Comune che ha messo a disposizione la propria macchina organizzativa. Per tutto questo ci si aspetta che ogni indugio venga immediatamente superato, quali che siano le ragioni del ritardo. Se ciò non dovesse avvenire il Comitato si impegnerà a tutelare le ragioni fatte chiare dal referendum con i mezzi che la legge e la volontà popolare mettono a disposizione. Inoltre il Comitato farà espressa richiesta dell’accollo di eventuali danni e spese ai diretti responsabili delle inadempienze, piuttosto che agli enti intimati.
Gaetano Macina

14 ottobre 2009

Il consigliere Provinciale Nicola De Matteo solidarizza con i residenti di Via Garibaldi a Palese

Provincia di Bari
Comunicato Stampa

Intervengo per sottolineare l’incresciosa situazione che si verifica a Palese alla via Garibaldi che incrocia la Via Indipendenza ogniqualvolta si verifica pioggia o temporali. Ebbene la strada citata e l’incrocio in particolare sono soggetti a continui allagamenti con gravissimo disagio per la popolazione residente e per gli esercizi commerciali che lì insistono. La causa di tutto ciò è da addebitarsi all’Ente Ferrovie dello Stato che ha effettuato la chiusura dell’antico passaggio a livello di via Garibaldi – spostato alla via Gino Priolo – con un muro di contenimento in cemento che impedisce il regolare deflusso delle acque nelle giornate di pioggia. Gli abitanti esasperati da anni di disagi per tale incresciosa situazione contano solo su un piccolissimo fessuramento in tale muro di cemento che convoglia una parte delle acque nel canale di scolo che le citate Ferrovie hanno realizzato in parallelo ai binari rotabili.
Confido nel buon senso dei tecnici intervenuti per un sopralluogo nella giornata di sabato 10 ottobre – anche per non esasperare ulteriormente gli animi - affinché rimandino “sine die” l’intervento di ripristino di tale fessura mento almeno sino a quando l’Amministrazione Comunale di Bari realizzi delle grate assorbenti provvisorie in attesa della esecuzione della cosiddetta “fogna bianca” che risolverebbe definitivamente il problema.
Questa azione di buon senso calmerebbe le azioni di protesta già messe in essere dalla popolazione esasperata.

NICOLA DE MATTEO
Consigliere Provinciale
Lista Schittulli
Questo significa parlare chiaro,niente politichese !!!!--La Redazione

5 ottobre 2009

Lo scudo fiscale deve esserci anche per i poveri cristi

INCREDIBILE !!!!!!!!! dalla Gazzetta WEB
Mesagne, ad una anzianadue centesimi di moradiventano 52 euro da pagare
- Un giorno, un solo giorno di ritardo è bastato a rovinare la serenità di u n’anziana signora. C.L., classe 1929, residente a Mesagne ma nata in provincia di Lecce, come molti suoi coetanei è una donna precisa: quando arriva una bolletta ha sempre il pensiero di pagarla per tempo, più spesso in largo anticipo sulla scadenza prevista. Così per l’Ici, regolarmente saldata ogni anno come attestano le ricevute che ostenta con malcelata fierezza. Nel 2006 si «riduce all’ultimo momento», ricorda con rammarico: «Pagai il saldo dell’Ici con un giorno di ritardo e mal me ne incolse! In realtà mi ero recata alla posta centrale di Mesagne il giorno precedente, ovvero lo stesso giorno stabilito come limite ultimo per il pagamento. Ma i locali della posta erano stracolmi di gente, l’aria irrespirabile, la coda sembrava non avere mai fine… ». La signora, di tempra forte ma comunque debilitata dall’età avanzata, decise di soprassedere: proprio non ce la faceva ad aspettare in fila. E ritornò di buon mattino il giorno successivo, riuscendo a pagare la somma di 162 euro e 36 centesimi. Qualche settimana fa, l’amara sorpresa:dall’ufficio tributi del Comune di Mesagne le viene indirizzata una raccomandata. Sospettosa, la apre trovando un’ingiunzione di pagamento: la bellezza di 52 euro da pagare entro breve termine per «tardivo pagamento della seconda rata dell’Ici». Preoccupata dai toni perentori della cartella esattoriale ma anche dalla cifra, non modica per chi percepisce una modesta pensione «nell’epoca dell’euro», e cioè quando è diventato assai difficile arrivare a fine mese, si rivolge ad un sindacato locale. Il sindacalista, assai generosamente, si reca a casa dell’ottuagenaria, si fa spiegare la questione, prende le carte e prova a chiedere spiegazioni ai funzionari municipali competenti; è tuttavia consapevole, in virtù della sua lunga esperienza, che poco o nulla si potrà fare per venire incontro alle esigenze dell’anziana donna. Manco a dirlo: «la signora è tenuta a pagare l’importo intero della sanzione», è l’inappellabile giudizio dell’esattore comunale, rafforzato da leggi, commi e codicilli di ogni tipo. «Un giorno di ritardo equivale a 0,02224 centesimi di interessi quotidiani sul totale dell’imposta», spiegano all’allibito interlocutore. E allora? Per due centesimi di mora come si fa a pagare 52 euro di sanzione? «E’ facile arrivarci: ai 2 centesimi occorre aggiungere 3 euro e 10 centesimi altri di diritto di notifica e…altri 48 euro e 71 centesimi di “tardivo pagamento”! Sommando le tre voci, vedrà che il totale è corretto, né più né meno…». In effetti, così i conti tornano, ma solo da un punto di vista aritmetico. «E’ forse giusta una legge che sfrutta la debolezza di una persona di una certa età che non riesce a stare in piedi per troppo tempo? E’ giusto uno Stato che pretende il pagamento di oltre 50 euro per aver pagato in ritardo di qualche ora una tassa?», domanda l’anziana vessata. E nessuno, né il sindacalista, né il cronista, né probabilmente qualche funzionario dello Stato, saprebbe dare una risposta plausibile.

3 ottobre 2009

Sottopassaggio FFSS a Palese un pericolo per i pedoni


Il signor Antonio S. ci scrive : dopo l'ennesima alluvione che ha colpito il piccolo quartiere di Palese ieri 2 Ottobre 2009, anche ill sottopasso della stazione FFSS di Palese è crollato, lasciando anche i pedoni bloccati dalle lunghe attese dei passaggi a livello di Palese...tutta l'acqua che ,proveniente da Palese alta, si riversa sulla piccola stazione e tramite infiltrazioni si deposita nel sottopasso ormai inagibile .Il Signor Antonio S. ci manda anche una foto molto elequente e pubblicamente lo ringraziamo invitanto tutti i lettori a fare altrettanto quando si tratta di denunziare puibblicamente certe situazioni anomale. LA REDAZIONE

30 settembre 2009

CONDONO :Una utile schifezza di Marco Stefanini "Epolis Bari"


Nessuno può sostenere la moralità di questoscudo fiscale, che permette non solo agli evasori ma anche ai truffatori di regolarizzarla loro posizione con il fisco e leleggi italiane pagando il 5% della somma che ha travasato all'estero. Ma, come spesso accade, nelgiudicare un'iniziativa politica si confonde ciò che è giustoda ciò che è utile. questo scudo fiscale “allargato” anche ai reati societari è una vera schifezza, non c'è dubbio. Hanno quindi ragione gli esponenti dell'opposizione a gridare
allo scandalo, ma dovrebbero evitare di chiedere più spesa pubblica per aumentare le pensioni senza indicare dove andrebbero a prendere i soldi, perchè altrimenti si scade nella demagogia. Non si tratta di giustificare i mezzi in virtù della giustezza del fine, si tratta di trovare strade percorribili, concrete e immediate. Tutti sappiamo che sarebbe un mondo perfetto quello nel quale la politica prendesse solo le decisioni giuste e morali e che queste decisioni fossero anche utili. Purtroppo la politica prevede anche la possibilità di prendere decisioni ingiuste, profondamente ingiuste come quella di un condono a favore di chi ha affamato le casse del fisco e, quindi, anche quelle di tutti noi. È stato detto dal ministro dell'EconomiaTremonti che i ricavi delle “multe” sulle somme depositate all'estero serviranno a finanziare la riduzione delle tasse sulle famiglie.
E questo ci aspettiamo. Tenendo presentedue aspetti: il primo è che quando si tratterà di tagliare le imposte ci si ricordi di chi di questa riduzioneha già goduto i grandi evasori che certo non si annidano tra i dipendenti e i precari. Secondo: che questa riduzione promessa sia effettivamente realizzata come, d'altra parte, recitava il programma elettorale del Pdl 􀂻ricordate le due aliquote al 23 e 33 %. Sulla base dell'effettiva realizzazione del taglio delle tasse gli italiani giudicheranno se questo condono è “giusto” o “ingiusto” E si comporteranno di conseguenza alle prossime elezioni.La scelta dello scudo “allargato” trova la sua giustificazione dal fatto che ci troviamo in un momento di eccezionale gravità nel quale gli strumenti ordinari di lotta all'evasione non danno i frutti necessari nei tempi stretti che la crisi impone. Se si vogliono soldi per fare quegliinterventi necessari per le persone e le famiglie bisogna andare a prenderli dove essi sono. Anche se fa schifo.

12 settembre 2009

Berlusconi non inaugura la Fiera del Levante

Con tutto il rispetto per Mike Bongiorno credo che la presenza del Premier alla campionaria barese fosse più importante sotto tutti i punti di vista e questo mi delude.Quando si tratta del Sud Berlusconi tergiversa sempre e questo non è bello.Sto pensando che una nuova leadership nel PDL sia urgente ed indispensabile,cosa ne pensate cari lettori,dateci i vostri commenti.

il Webmaster

7 agosto 2009

De Matteo: presidente commissione pubblica istruzione



Il palesino NICOLA DE MATTEO (Lista Schittulli) neo consigliere provinciale è stato eletto all’unanimità “Presidente della Commissione Pubblica Istruzione ed Edilizia Scolastica” . dell’Amministrazione Provinciale di Bari. Nell’occasione De Matteo ha voluto ribadireche il suo impegno in favore del territorio e dei concittadini in particolare,aumenterà dopo il prestigioso incarico che gli è stato conferito nel rispetto delle indicazioni. inserite nelle dichiarazioni programmatiche del Presidente Francesco Schittulli. Uno degli aspetti più importanti a cui è molto sensibile -ha sottolineato De Matteo- è l’ecologia e da questo nasce la sua proposta condivisa dagli altri membri di allineare le strutture scolastiche. di pertinenza Provinciale alla normativa europea. Si cercherà quindi di dotare gli. istituti Superiori di pannelli fotovoltaici che consentiranno di utilizzare energia pulita. Gli investimenti iniziali del fotovoltaico saranno ammortizzati in soli 6 anni di utilizzo e poi tra incentivi statali attraverso il GSE(Gestore Servizi Elettrici) e l’interscambio energetico con l’ENEL la Provincia ne ricaverà risorse economiche considerevoli con conseguente boccata d’ossigeno per le proprie finanze oltre ai beneficio per tutti i cittadini.

22 luglio 2009

Rinnovato il Direttivo del Circolo della Libertà di Palese-S.Spirito

L'assemblea generale dei soci del Circolo della Libertà di S.Spirito-Palese, ha eletto all'unanimità il nuovo consiglio direttivo che risulta composto dal Presidente G. Borla, vice Presidente V. Di Cillo, segretario V. Perrini e dai consiglieri G.Macina, A.Bifaro,C.Costanzo,M.Menchise,C.Favia, S.Carbonara.
L'assemblea ha poi eletto i componenti il Collegio dei probiviri nominando G.Longo presidente, S, Angione e G.Volpe consiglieri mentre consiglieri supplenti sono stati nominati, I.Tamussin e G.Moretti. La prima riunione è prevista prima del Mese di Agosto dove si discuterà della programmazione delle iniziative culturali, sociali e ricreative a partire dal prossimo autunno.

Festa Stella Maris a Palese 22-27 Luglio 2009

Per il programma dei festeggiamenti,collegarsi al seguente URL http://www.stellamarispalese.blogspot.com

17 luglio 2009

Interramento binari: eppur si muove

NODO FERROVIARIO, FONDI IN ARRIVO NIENTE PIù BINARI
Buone notizie per la vicenda del “nodo ferroviario” di Bari. Il commissario europeo Tajani - ieri in audizione nella commissione Trasporti della Camera - ha infatti ribadito che è pronta la delibera di assegnazione di 197,5 milioni di euro, pari al 50 per cento del costo complessivo dell’opera. L’intervento rientra nel Piano operativo nazionale “Reti e Mobilità 2007/2013” come intervento connesso all’alta velocità Bari-Napoli. I fondi stanziati riguarderanno la Bari nord (interramento della tratta Santo Spirito - Palese) e Bari sud (Bari centrale - Bari San Giorgio). Con l’altra metà dei fondi che spettano al governo, più quelli messi a disposizione dalla Regione e da altri enti, si potrà entro il 2010 avviare i lavori per interrare e spostare i binari che dividono in due la città. AGphoto 17 luglio 2009

13 luglio 2009

“Abbiamo perso? Colpa di Fitto !

“Abbiamo perso? E’ Tutta colpa di Fitto” “La responsabilità della sconfitta elettorale alle amministrative di Bari è da attribuirsi alle scelte operate dal ministro Raffaele Fitto ed ai rappresentanti locali cooptati in Parlamento i quali hanno lasciato solo il candidato sindaco del Popolo della Libertà”, è quanto sostiene il direttivo dell’associazione barese Puglia Tradizione. “Dal 2004 ad oggi abbiamo perso la Regione Puglia e per ben due volte la Città di Bari e sarebbe successo anche alla Provincia di Bari senza il ‘fenomeno’ Francesco Schittulli grazie al valore aggiunto da lui apportato alla coalizione si legge ancora nella nota di Puglia Tradizione - Dal ministro dell’armonia, Pinuccio Tatarella, si è passati al ministro della disgregazione: ne sanno qualcosa, da ultimi e non da soli, Adriana Poli Bortone e Marcello Vernola, vittime di un’ottusa epurazione”. “Puglia Tradizione, come sempre - conclude il direttivo dell’associazione - è in prima linea per spronare i militanti del Popolo della Libertà a pretendere con fermezza il rinnovo della classe dirigente del Partito in Puglia ed in Terra di Bari, attraversa un trasparente ed autentico processo democratico”.
Barisera 13 Luglio 2009
Invitiamo tutti i lettori a dire la loro su questo argomento.Scrivere a circoscrizione1@gmail.com .Tutti i commenti saranno pubblicati su questo sito.

5 luglio 2009

Bando pubblico sport e cultura 1^Circoscrizione estate 2009

Bando pubblico sport e cultura 1^Circoscrizione
Sono state rese pubbliche le Attivita' culturali e sportive estate 2009 decise dal consiglio circoscrizionale a maggioranza nell'ultimo consiglio del 20 4 2009 .Come al solito la cultura ha fatto la parte di Cenerentola con l'unica eccezione di una rassegna cinematografica dedicata ai corti.I consiglieri si sono invece mostrati molto generosi nel settore ginnico dolce ed esibizionismo di muscoli,una vera novità, dove hanno destinato ben 5500 euro dei 18000 euro a disposizione , il 27% dell'intera somma. Per tutti gli interessati i bandi relativi ai corti,alle sagre ed a tutte le altre attività sono visionabili su http://circoscrizione1.altervista.org/ .Scadenza 31-07-09

27 giugno 2009

PDL: ricominciare dalla gente

Abbiamo perso ai ballottaggi. Non siamo stati capaci di riportare a votare la nostra gente. I numeri di questa tornata elettorale sono impietosi. Al primo turno hanno votato per la coalizione di centro destra 92.133 elettori, al secondo turno hanno votato per il candidato sindaco Di Cagno Abbrescia appena 67.217 persone, con una perdita secca di 24.916 voti, pari a circa il 27% dell’elettorato. Praticamente il 14% in meno di affluenza alle urne si è tramutato in un -28 del candidato di centrodestra, mentre il candidato di centrosinistra ha portato i suoi voti da 98.052 al primo turno a 100.021 al ballottaggio, forse con un effetto minimo dell’apparentamento con l’UDC. Il “pacchetto” candidato sindaco non ha funzionato: la campagna elettorale, la comunicazione, il programma, il rapporto con gli elettori, le questioni con gli ex alleati. E’ stato tutto sonoramente bocciato dall’elettorato. Al primo turno siamo riusciti ad arrivare al ballottaggio grazie ad un risultato notevole dei candidati consiglieri che hanno tirato il candidato sindaco. Tale traino, evidentemente, è venuto meno al ballottaggio evidenziando la pochezza della candidatura in campo. Un ottimo sindaco, una bravissima persona ma, purtroppo, in questa fase, un pessimo candidato. Lo dicono i numeri ed i numeri non consentono appello. Che fare adesso? Il modello dirigistico del partito non funziona più. Le scelte calate dall’alto allontanano gli elettori e non riescono a mettersi in sintonia con le persone, con le città. La “P” di PDL sta per “popolo” e non per “partito”. E’ dal popolo che bisogna ricominciare. Continuando l’analisi delle elezioni, e guardando i risultati degli eletti, appare immediatamente agli occhi che, in tutta la Puglia, sono state premiate le persone che sono riuscite di più ad interpretare la voglia di cambiamento della gente, gli interessi e la difesa del territorio. Da Emiliano, a Schittulli allo stesso Mennitti, che si è scagliato con forza contro il rigassificatore a Brindisi. Ed ancora, nelle liste degli eletti, è stata premiata la freschezza, la gioventù politica. I più suffragati, a Bari, a Foggia, a Lucera, in provincia, alle europee, sono persone giovani e grintose. Hanno messo in soffitta i vecchi arnesi. Per le prossime regionali il PDL, se vuol vincere, deve cambiare completamente e decisamente registro. Occorre iniziare immediatamente il tesseramento, arrivare ad un congresso regionale il prima possibile, coinvolgere il più possibile la gente, i militanti; indicare coordinatori che abbiano piena legittimazione popolare. E poi, contemporaneamente, far si che gli enti riconquistati siano un esempio di efficacia, efficienza e buon governo del territorio, magari mandando qualcuno a scuola negli enti amministrati dalla Lega. Bisogna ricucire gli strappi con chi, pur essendo di centrodestra, è rimasto fuori dal PDL. Sarebbe bello che per far questo si ricorresse allo strumento delle primarie di coalizione per decidere la candidatura del Presidente della Regione: una legittimazione di popolo fresca, condivisa e determinante. Per coinvolgere la gente, eliminare le divisioni tra fratelli e dare forza al candidato comune. La gente di destra è stufa delle sconfitte brucianti, è stufa delle decisioni calate dall’alto, è stufa di vedere il proprio territorio svenduto e sfruttato. O il PDL diventa un partito di popolo, oppure muore. Da soli, il 51% è lontano. Con candidati calati dall’alto, lo è ancor di più.
Dante Leonardi
N.D.R
Chi ha sbagliato ed ha cariche politiche si togliesse davanti ai co...........
Per commenti ed opinioni sul tema scrivere a circoscrizione1@gmail.com

26 giugno 2009

Comunicato Stampa Azione Giovani

Azione Giovani e Azione Universitaria brindano alla elezione di Marcello Gemmato nel consiglio comunale di Bari
Il centrodestra a Bari ha perso ma tuttavia all’opposizione è entrata una nuova “generazione di idee” pronta a essere argine vigile e costruttivo nei confronti della giunta Emiliano.
Azione Giovani e Azione Universitaria brindano all’elezione in Consiglio di Marcello Gemmato, forte delle sue 913 preferenze. Quella di Gemmato - storico rappresentante della destra barese e il più giovane consigliere del centrodestra - è una vittoria che oltre a mostrare l’ottimo stato di salute di cui godono le organizzazioni giovanili del centrodestra, dimostra come sia stata assai felice l’intuizione di voler fare di Bari un avamposto per sostanziare col consenso un nuovo progetto politico che cammina veloce verso il futuro e travalica anche i confini cittadini con l’elezione di Gerardo Decaro a Noicattaro e Pierpaola Sapienza, divenuta anche assessore, a Cassano Murge.
La vittoria di Marcello dimostra infatti la bontà di un progetto politico serio, onesto e cresciuto con la forza della militanza quotidiana di chi continua ad ascoltare e a confrontarsi con le nuove generazioni fatte da studenti universitari e giovani professionisti.
Il nostro risultato conferma a tutti come nel PdL c’è stato un rinnovo della classe dirigente locale pronto a battagliare fuori e dentro il partito affinché la propria rivoluzione di merito e di metodo possa trasformarsi in moneta politica.
Bari, lì 27 giugno 2009
f.to Gennaro ROSSI
Presidente provinciale di Azione Universitaria Bari

23 giugno 2009

ULTIM'ORA

Da notizie ufficiose apprendiamo che Erio Di Liso (centrosinistra) ha vinto il ballottaggio con Michele Picaro(Centrodestra).Circa 1000 voti la differenza fra i due candidati

18 giugno 2009

STASERA I MUDU' A PALESE

Stasera alle ore 20,00 nei pressi della scuola elementare Marco Polo in zona 167 a Palese manifestazione a cura del PDL a favore del candidato Sindaco Simeone Di Cagno Abbrescia e del candidato presidente della Circoscrizione Michele Picaro ,interveranno il neo presidente della Provincia Francesco Schittulli ed altre autorità politiche del Centrodestra.Allieterà la serata il gruppo dei Mudù di Uccio De SAntis.

10 giugno 2009

Preferenze alle elezioni circoscrizionali

SU http://circoscrizione1.altervista.org/ I PRIMI DATI SULLE PREFERENZE ALLE ELEZIONI DEI RAPPRESENTANTI DELLA PRIMA CIRCOSCRIZIONE.
Ore 23,30 10 Giugno 2009 NUOVI AGGIORNAMENTI

9 giugno 2009

Elezioni Amministrative:troppi buchi neri

Tre sezioni di Bari "bloccano" l'Italia. Soltanto 342 su 345 hanno chiuso le operazioni di spoglio. Secondo le prime informazioni, pare che nel seggio non si trovino con la quadratura dei conti delle schede elettorali per i consigli comunali e circoscrizionali. A questo punto, le urne saranno sigillate e trasferite al Tribunale dove, poi, sarà effettuato lo spoglio (e la verifica dei risultati di tutte e 345 le sezioni).Sulla vicenda, i parlamentari baresi del Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri e Antonio Distaso preannunciano due interrogazioni, una al Senato e una alla Camera, al ministro degli Interni Maroni. «E' vergognoso – aggiungono i parlamentari del Pdl – che a 24 ore dall’inizio dello spoglio vi siano ancora seggi aperti nei quali peraltro ci risulta che nella notte sia accaduto di tutto, compresa la sostituzione ad horas di presidenti di seggio. È inqualificabile – proseguono i due parlamentari – che i nostri rappresentanti di lista siano stati spesso cacciati da alcuni seggi e quasi convinti del fatto che non era nel loro diritto contestare le schede e far mettere a verbale del seggio i motivi della contestazione. Stiamo lanciando un allarme gravissimo che questa mattina abbiamo già avuto modo di esprimere al Prefetto di Bari. In molti di questi seggi non si sa cosa sia avvenuto nella notte e se i Presidenti siano stati sostituiti immediatamente o addirittura i seggi siano rimasti privi di Presidenti per minuti o ore. Chiediamo al Prefetto e al Ministro Maroni - concludono D’Ambrosio Lettieri e Distaso – di vigilare attentamente su quanto sta accadendo nella città di Bari per garantire legittimità al voto per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale».DELEGAZIONE PDL DAL PREFETTOUna delegazione di parlamentari del Pdl (il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri e i deputati Antonio Distaso e Simeone di Cagno Abbrescia, quest’ultimo candidato sindaco a Bari) ha incontrato nel pomeriggio il prefetto, Carlo Schilardi, per conoscere «dove siano state portate le schede delle oltre dieci sezioni elettorali i cui presidenti sarebbero andati via tra la notte scorsa e le ultime ore senza terminare lo spoglio delle schede stesse». A Bari, infatti, non si è ancora completato lo scrutinio del voto amministrativo. «La legge prevede che in questi casi – è detto in una nota del Pdl – le schede vengano portate in Corte d’appello e che lo spoglio continui lì, invece i parlamentari sarebbero venuti a conoscenza del fatto che queste schede con migliaia di voti ancora da assegnare ai candidati sindaci e alle liste, sarebbero state portate all’Ufficio elettorale del Comune». «Siamo alla ricerca di queste schede - dicono i parlamentari – e se non sapremo al più presto dove sono state portate, chi le ha scrutinate e quando, ci rivolgeremo alla magistratura». (GDM 9 Giugno 2009)

4 giugno 2009

COMUNICATO STAMPA COMITATO AUTONOMIA PALESE-S.SPIRITO

Il Comitato Insieme per l’Autonomia di Palese S. Spirito ha preso atto con soddisfazione dei risultati del referendum consultivo per l’istituzione del Comune autonomo svoltosi il 19 aprile 2009. La risposta dell’elettorato è stata ferma ed efficace , pur nella difficoltà di fronteggiare, l’indifferenza delle istituzioni e della informazione, le avversità ambientali e le diffidenze politiche. Il risultato consente dì insistere con forza perchè il Comune venga costituito e sia chiamato a far parte della città metropolitana con dignità adeguata. Il Comitato conferma il suo impegno per la battaglia autonomistica consapevole che l’esito referendario non esaurisce né il suo compito né la spinta propulsiva verso l’affermazione della capacità del territorio di autogovernarsi. Ribadisce e rivendica il suo ruolo di unico interlocutore istituzionale nei riguardi dei soggetti chiamati a decidere del destino della comunità locale di Palese Macchie, Santo Spirito, Catino e San Pio. In questo quadro, auspica che la campagna elettorale in corso, per l’elezione degli organi provinciali comunali e circoscrizionali, non trascuri i temi dell’autonomia comunale. Afferma con vigore la propria assoluta indipendenza da ognuna delle parti in competizione, in coerenza con l’ispirazione fondativa e gli obiettivi statutari, e nel rispetto delle scelte di ciascuno. Assicura che nei riguardi di chiunque risulterà eletto il Comitato continuerà a svolgere la propria azione di stimolo in favore dell’obiettivo autonomistico. Prende atto con soddisfazione del fatto che tutte le parti in contesa hanno valorizzato uomini, che pur nella naturale differenziazione delle posizioni e degli accenti, si sono espressi ed in alcuni casi impegnati con vigore per la causa autonomistica e si augura che, una volta terminata la competizione, messe da parte le animosità della battaglia, si possa proseguire con successo verso l’obiettivo finale della costituzione del Comune autonomo.
Comitato Autonomia Palese-S.Spirito

2 giugno 2009

Ma…datevi al giardinaggio che fate meno danni!!!

Cinque anni fa il caro Emiliano,durante la campagna elettorale affermava che”chi si candida a governare la città deve servirla come un giardiniere “ in tale veste dava consigli come piantare i semini di girasole che omaggiava ai cittadini. Per emulare il Sindaco sceriffo anche l’Assessore alle aziende partecipate ,Michele Monno,in veste di “quasi giardiniere” ha voluto mettere gli odori per donare freschezza alla politica” donando una piantina di basilico e menta ai cittadini,dietro compilazione di apposito modulo.
Stante gli scarsi risultati ottenuti come amministratori ,molti cittadini consigliano vivamente ai due politici del PD di dedicarsi al giardinaggio,faranno sicuramente meno danni alla città.

31 maggio 2009

RUMORE ED INQUINAMENTO AEROPORTUALE: CHI CONTROLLA?

Il Sindaco di Ciampino tutela i Cittadini. Emiliano e la Maugeri cosa hanno fatto per tutelare i cittadini della Prima Circoscrizione? SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA mette le centraline di controllo all'aeroporto nel suo programma accogliendo una mia proposta frutto di attenta analisi decennale.Questi i fatti ,il resto sono chiacchiere.Leggete il servizio e poi rivedetevi il filmato a fianco sotto la pubblicità elettorale.
Gaetano Macina
Sull’aeroporto di Ciampino si addensano nuove nubi. Sono quelle delle battaglie in tribunale, delle denunce, dei ricorsi al Tar. L’oggetto è sempre lo stesso: il rumore che, secondo i comitati cittadini e il sindaco, è ben al di sopra del consentito. Portano come prova il monitoraggio effettuato dall’Arpa (l’agenzia regionale per l’ambiente). E’ una ricerca che la compagnia aerea Ryanair (la più presente a Ciampino) contesta (Michael O’Leary, amministratore delegato, sostiene che i dati veri sarebbero tenuti nascosti). Ma c’è un altro motivo, più contingente, che ha portato il caso Ciampino per l’ennesima volta fino alle porte della procura della Repubblica: i 400 voli in più consentiti dall’Enac in coincidenza con la finale di Champions League. Per questo, spiegano al “Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino”, «abbiamo chiesto con un esposto l’intervento della procura della Repubblica di Velletri e del prefetto di Roma».A Ciampino sono in attesa delle risposte del ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Nei giorni scorsi il sindaco di Ciampino, Walter Perandini (insieme al vicesindaco e al collega di Marino) è stato ricevuto da un collaboratore del ministro al quale ha chiesto ufficialmente, alla luce della ricerca dell’Arpa, un immediato azzeramento dei voli commerciali del Pastine per tutelare la salute dei cittadini. «Il ministro ci ha fatto sapere - ricorda Perandini - che nelle prossime ore ci darà una risposta. E’ un passaggio molto importante e per rispetto istituzionale per ora noi ci fermiamo qui». Cosa succederà ora? E’ plausibile che prima di conoscere una decisione ufficiale si debba esaurire la tornata elettorale (le elezioni europee sono fissate per il 6-7 giugno). Poi, il ministro dovrebbe rispondere. Nel caso questa risposta non arrivasse o non accogliesse le richieste degli amministratori locali, c’è già nel cassetto una contromossa. Non è un segreto che, con tutto il materiale fornito dall’Arpa, nei giorni scorsi il sindaco di Ciampino ha esaminato la strategia insieme a un importante studio legale. In caso di risposta negativa del ministero, sarà chiesta la sospensione o la revoca dell’ordinanza con cui l’Enac fissa a 100 i movimenti giornalieri per i voli commerciali al Pastine di fronte al Tar e con una denuncia penale. Chiederanno l’azzeramento perché, secondo la ricerca dell’Arpa, il livello del rumore prodotto dai voli dell’aeroporto mette a repentaglio la salute di almeno 14 mila cittadini.Mentre il Comune prepara la nuova battaglia e dando per scontato che, come ha già fatto in passato ad esempio sul tema degli atterraggi notturni, anche Ryanair stia già facendo scaldare gli avvocati, c’è poi da mettere nel conto altro: la denuncia presentata dal “Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino”. «I cittadini di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma - spiegano in un comunicato - hanno chiesto l’intervento della procura della Repubblica di Velletri e del prefetto di Roma. Nell’esposto hanno fatto presente i rischi per la salute degli abitanti, già da tempo ufficialmente denunciati dall’Arpa, nonchéricolosità di una simile concentrazione di voli». Il Comitato definisce la scelta per la Champions dell’Enac «una provocazione». Ma al di là del caso contingente dei 400 voli dei tifosi di Barcellona e United ormai esaurito, la battaglia legale per Ciampino rischia di finire in un vicolo cieco senza precedenti: lo scalo alternativo di Viterbo sarà pronto solo nel 2013, il trasferimento dei voli a Fiumicino rischierebbe di mandare in tilt il Leonardo Da Vinci e comunque sarebbe a dir poco inopportuno vista la scelta della Nuova Alitalia di indicare Roma come hub. «Però i dati sul rumore parlano chiaro - aggiunge il sindaco Perandini - a Ciampino così non si può continuare».

19 maggio 2009

Rifiuti :una questione di civiltà


Ma dove sono i vigili urbani e le guardie ambientali dei volontari d'Italia tanto reclamizzate dall'amministrazione comunale Barese? Perché nessuno verifica che i rifiuti siano gettati negli orari previsti e soprattutto che i rifiuti vengano conferiti negli appositi contenitori a seconda del materiale?" A lamentarsi sono molti cittadini della prima circoscrizione che denunciano la presenza di cassonetti traboccanti d'immondizia e i rifiuti in diverse zone .. Il problema è l'assenza di controllo che scoraggerebbe chi sporca,questo il parere del Presidente del Centro Studi Tradizioni Palesine Nicola Macina .Lo stesso presidente si chiede a che serva sottoscrivere un accordo di collaborazione con l'associazione Volontari d'Italia che dovrebbe operare in sinergia con la polizia municipale se fino ad ora sul territorio della I Circoscrizione non se ne è visto neanche l'ombra? E la raccolta differenziata? Disseminare nel territorio una caterva di cassonetti per vetro,plastica e carta serve a ben poco se non si crea innanzitutto una cultura e coscienza ambientale seguita da una efficiente ed efficace azione pubblica di informazione e controllo del rispetto delle norme .Questi due fattori sono importanti-dice Macina- i cittadini devono essere educati anche in maniera coercitiva,se necessario,a conferire i rifiuti secondo le disposizioni degli organi preposti. L’AMIU d’altro canto deve svolgere un’azione pronta ed efficace allo smaltimento ed alla pulizia dei cassonetti altrimenti si vanifica tutto. La polizia municipale deve fare la sua parte invitando prima e punendo poi chi non rispetta le regole del conferimento dei rifiuti.La situazione attuale almeno per la prima circoscrizione è disastrosa: grappoli di cassonetti ammassati in alcuni punti traboccanti di rifiuti urbani, contenitori per raccolta di carta e plastica stracolmi per giorni di carta e plastica, campane di vetro inservibili o piene di vetro al massimo, assenza di lavaggio e disinfestazione da anni per quasi tutti i cassonetti di rifiuti urbani. E’ frustante-continua il Presidente-vedere come a pochi Kilometri da noi in piccoli comuni, la problematica venga affrontata in maniera diversa.ma efficace A Giovinazzo(23000 abitanti) i bidoni vengono lavati e disinfettati due volte alla settimana e d’estate le strade principali vengono lavate ogni giorno,mentre i rifiuti tipo carta e cartone vengono prelevati giornalmente,non come da noi, con un apposito camioncino . A Molfetta(58000 abitanti) invece l’Asm, la municipalizzata di Molfetta, sta installando proprio in questi giorni nella città i nuovi cassonetti interrati dei rifiuti. Il sistema consente di sostituire i tradizionali cassonetti dell’immondizia con dei contenitori ecologici disposti sotto il livello stradale. All’esterno compaiono solo degli eleganti bocchettoni attraverso cui introdurre i rifiuti. Con questo sistema i cittadini non potranno lasciare i sacchetti dei rifiuti all’esterno dei recipienti come accade spesso oggi.
I Dirigenti dell’AMIU di Bari (320000 abitanti) dovrebbero guardare a questi due esempi di virtuosismo ambientale e non crogiolarsi in proclami o comunicati stampa per pubblicizzare le proprie azioni operative non proprio efficaci in questi ultimi tempi. Mappatura della dislocazione dei cassonetti,svuotamento dei cassonetti per rifiuti urbani e non in tempi brevi,lavaggio e disinfestazione settimanale degli stessi, richiesta di un maggior controllo da parte di vigili sulle modalità di conferimento dei rifiuti,questi alcuni dei provvedimenti urgenti che i cittadini chiedono ai dirigenti della Municipalizzata barese.
M.G.

10 maggio 2009

RESPINTI 1500 Clandestini

Maroni: respinti 1500 clandestini Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni: "Questa mattina mi ha chiamato il capo della polizia Antonio Manganelli e quando chiama il capo della polizia sono sempre un po' preoccupato: o è una buona notizia o è una cattiva. Purtroppo lui ha sempre la stessa voce e all'inizio non si capisce che notizia sia. Per fortuna questa volta mi ha detto 'ministro, le confermo che alle 8.15 abbiamo riportato a Tripoli altri 240 clandestini'". Maroni ricorda che "abbiamo cominciato dopo 10 mesi di trattativa complicata con la Libia ad applicare il principio del respingimento. Sulle acque internazionali che sono di tutti e di nessuno non possiamo lasciarli? Bene non facciamo altro che riportarli da dove sono venuti". "Abbiamo cominciato cinque giorni fa - sottolinea il ministro -. Sino a oggi abbiamo respinto oltre sei barconi per circa 1500 clandestini che sarebbero dovuti essere ospitati da noi. Una svolta importante non è una novità in assoluto, ma assoluta nei confronti della Libia da cui arrivano oltre il 90% degli sbarchi avvenuti a Lampedusa. Chiudendo l'emorragia dalla Libia, possiamo dire che la piaga dell'immigrazione clandestina può dirsi risolta. Non è stato facile. Confermo e garantisco che le critiche, le accuse anche violente che ci vengono fatte da qualche rappresentante dell'Onu, che non è l'Onu, e da qualche organizzazione cattolica, che non è il Vaticano, mi entrano da una parte e escono dall'altra. Siamo i garanti per tutta Europa non solo per l'Italia".

7 maggio 2009

Leggi razziali? È una vera idiozia

È una vera idiozia». Così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni intervenendo a «Panorama del giorno» su Canale 5 definisce le affermazioni del leader del Pd, Dario Franceschini che aveva evocato lo spettro delle leggi razziali per alcuni articoli del ddl sicurezza. «Io - aggiunge Maroni - dovrei indignarmi di questa cosa, ma ci sorrido solo perché capisco due cose. Primo che Franceschini non ha minimamente letto il nostro provvedimento, secondo che quello che dice Franceschini è la conferma che sul tema dell'immigrazione noi combattiamo l'immigrazione clandestina e facciamo ogni sforzo per integrare quelli che vengono onestamente a lavorare, Franceschini e il Partito democratico - aggiunge - sono invece a favore dell'immigrazione clandestina, non c'è altra ragione per dire le stupidaggini che Franceschini ha detto».
LA DIFESA DEL DDL SICUREZZA- «Tutte le norme che abbiamo introdotto sono presenti nell'ordinamento europeo e sono state discusse con il commissario europeo», ha detto ancora Maroni per il quale il pacchetto sicurezza costituisce un passo in avanti importante «nella lotta all'immigrazione clandestina e nella lotta alla criminalità organizzata. Abbiamo messo norme antimafia concordate con il procuratore nazionale, Piero Grasso e con le associazioni antiracket e la Confindustria Sicilia che si batte quotidianamente contro la mafia». Il ministro commentando ancora le parole di Franceschini si è detto «allibito nel sentire chi queste norme le critica senza neanche averle lette. Evidentemente chi lo fa è più dalla parte dei mafiosi che non dalla parte dei cittadini onesti». (Da il Corriere della Sera)

1 maggio 2009

CULTURA E TURISMO: SCHITTULLI A PALESE




Il servizio filmato è su http://circoscrizione1.altervista.org/

Una sala gremita di tanti cittadini ha fatto da cornice al convegno su “Cultura e turismo,la scommessa passa dalla Provincia di Bari”che si è svolto Lunedi scorso a Palese presso l’Hotel La Baia. Relatori i consiglieri provinciali Luigi Fera e Michele Roca, il coordinatore regionale del PDL Sen.Francesco Amoruso,il candidato presidente alla Provincia di Bari Francecso Schittulli e l’On.Gabriella Carlucci. Il “palesino” Schittulli nel suo intervento interrotto diverse volte dagli applausi dell’assemblea ,dopo aver dichiarato il suo si convinto al trascorso referendum sull’autonomia,ha parlato fra l’altro di Palese e Santo Spirito che, a suo dire, devono diventare mete turistiche perché,hanno ottime spiagg ed un mare pulito da far invidia ad altri mari più blasonati come quello della Sardegna.Ci sono buoni alberghi che devono essere sorretti dalla Provincia che,fra l’altro-ha dichiarato SChittulli- dovrà anche incentivare nuove aperture di luoghi di ristorazione in previsione di un auspicato aumento del flusso turistico Per questo dovrà essere rivisitato l’attuale lungomare dal Lido Lucciola fino ad oltre il poligono di tiro che oggi è un ostacolo per l’allungamento del lungomare..L’Ostello della gioventù oggi casa per i topi, deve diventare luogo di ritrovo per i giovani. Creare percorsi turistici per i croceristi che arrivano a Bari attraverso l’impegno di cooperative di giovani sostenute dalla Provincia ; a proposito di giovani,il candidato presidente ha dichiarato che istituirà un assessorato alle problematiche giovanili . Anche per la cultura,riferendosi a Palese, Schittulli ha le idee chiare ed ha fatto riferimento alla ristrutturazione dello storico Cinema Arena Impero che rischia di non aprire più.Bisognerà impegnarsi attraverso idonea ristrutturazione per farlo diventare un contenitore culturale per il territorio sia d’inverno che d’estate,il .cinema Arena Impero ,deve diventare un teatro permanente .
Per tutto questo-ha concluso Schittulli-terrà sotto pressione i due parlamentari pugliesi perché lo aiutino a realizzare il suo programma sia in loco che in tutta la Provincia di Bari. Sono seguiti gli interventi degli altri oratori che si sono particolarmente soffermati sui Fondi che l’Europa mette a disposizione per la realizzazione di progetti in campo turistico e culturale a cui un ente pubblico come la Provincia di Bari può attingere a piene mani.
Gaetano Macina

23 aprile 2009

I lavoratori di All Music: «De Benedetti numero 1 solo nel lasciarci a casa

Milano«Ha presente il megadirettore di Fantozzi? Quello che chiamava i dipendenti “cari inferiori”?». Era il conte Barambani ed era il 1980. Oggi il conte è diventato Ingegnere e si chiama Carlo De Benedetti. Invece di tirare al piattello sul suo yacht, l’editore della progressista Repubblica e del girotondino Micromega gioca a fare l’imprenditore illuminato. Ma la considerazione per i sottoposti è la stessa. E quindi via coi licenziamenti a nastro, neomamme comprese.Stanno tutti davanti alla sede di All Music in via Tortona a Milano, i 29 dipendenti licenziati. Sono pochi per scuotere l’opinione pubblica (nessun giornalista dal taccuino indignato) ma abbastanza per incuriosire i passanti. Sono montatori, registi, segretarie. Cantano e chiedono di visitare il loro sito, www.fallmusic.tk. Sono i tecnici della tv musicale che il Gruppo Espresso ha rilevato da Peruzzo editore nel 2004 e che ha deciso di «ridimensionare». Perché gli imprenditori di destra «sfruttano», quelli di sinistra «ridimensionano». Ma ai 29 la politica non interessa. Hanno tamburi, volantini, striscioni con scritto «vergogna» e un contratto a tempo indeterminato che diventerà carta straccia perché l’azienda «con grande e profondo rammarico» ha deciso di tagliare gli sprechi, partendo da loro. «Però ci hanno regalato il cd di Giusy Ferreri», ironizza qualcuno.Tutto intorno pulsa il cuore trendy del Salone del mobile. Davanti ai cancelli della tv, invece, è il Festival della mobilità: «Magari fossimo in mobilità - spiega Alessandro, rappresentante sindacale -. Qui siamo proprio al licenziamento. Non si era mai visto un simile repulisti in una tv. E per questo pericoloso precedente dobbiamo ringraziare De Benedetti, l’uomo-sponsor della sinistra che pontifica sugli ammortizzatori sociali e poi butta le famiglie in mezzo alla strada». Alessandro ha 54 anni e non ha mai manifestato in vita sua. Non è uno sgallettato della Mtv generation che può rimettersi in gioco, né un aficionado del megafono. Lavora a Rete A, l’emittente per cui All Music trasmette, da oltre 20 anni. È uno di quei padri di famiglia che il Pd voleva difendere, ma che forse - essendo De Benedetti tesserato numero uno del partito - a pensarci bene è un po’ meno padre degli altri: «Abbiamo ricevuto solidarietà da tutte le forze politiche: Lega, Idv, Comunisti, Pdl. Solo il Pd è stato zitto». Alessandro indica un cartello: «Belle parole, cattive azioni».Perché a un sit in di dipendenti di una tv musicale ti aspetteresti di trovare Dj fichi e miss in minigonna. Invece ti trovi davanti soprattutto professionisti di mezza età, gente come Giuseppe: «Due anni alla pensione, mi mancano. Due anni... ». Tace e allunga un volantino a una giapponese che fotografa la civilissima protesta da dietro un paio di occhiali da 400 euro. Giuseppe era un fattorino e se l’azienda non fa marcia indietro, va a casa. I deejay coi pantaloni a vita bassa, invece, sono collaboratori. Intoccabili.L’azienda parla di cattivi risultati per disfarsi di loro. Poi, però, l’Ingegnere va ospite da Fabio Fazio, ricorda che «se un lavoratore viene licenziato può solo andare a rubare le formaggette, come già accade». «L’altro giorno ero al supermercato e l’ho trovata, la sua formaggetta - sbotta sarcastica Caterina -: mi sono messa a dire “ora la rubo!”. Tanto ho il permesso di De Maledetti!». Caterina ha 45 anni e lavora ad All Music
(Fonte ilgiornale.it)

21 aprile 2009

Comunicato stampa del comitato per l'autonomia di Palese-S.Spirito

Il Comitato “Insieme per l’Autonomia di Palese Macchie e S. Spirito’ prende atto con piacere dei risultati del referendum consultivo svoltosi nella giornata di domenica 19aprile2009. Si è registrato un grande consenso al progetto autonomista che ha visto il successo dei sì in tutto il territorio interessato dalla consultazione elettorale; finanche in quelle zone, come Catino e S. Pio, ove più forti potevano ritenersi i legami della popolazione con la città di Bari, e più tenui le ragioni di un’identitàcondivisaIl Comitato è riuscito a portare alle urne quasi settemila cittadini, in una giornata difficile anche per le condizioni meteorologiche, e quasi l’ottanta per cento di essi si è espresso per il si all’autonomia comunale. Consistente è stato l’afflusso alle urne, con percentuale prossima —in una sola giornata- al trenta per cento degli aventi diritto al voto, assai superiore a quella di tutte le più recenti consultazioni referendarie, e paragonabile alla percentuale di votanti alle elezioni suppletive per il Senato del gennaio 2005, in cui però concorrevano le forze politiche nazionali ed i loro candidati locali Si è confermata esatta e corretta la previsione del Comitato referendario che aveva proposto, anche per ragioni di economia, che il referendum avesse luogo contemporaneamente alle elezioni europee ed amministrative; proposta non accolta dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia. Il risultato ottenuto è quindi assai confortante, nonostante la campagna referendaria si sia dovuta basare sulla sola spinta spontanea ed “autofinanziata” del Comitato e dei suoi sostenitori, mentre è mancata del tutto ogni forma di pubblicità e persino di informazione istituzionale, ed avendo quasi tutte le forze politiche deciso di ostentare distacco dai temi posti dal referendum. Si son dovute registrare forme di disinteresse anche da parte degli organi preposti alla regolazione delle consultazioni e di vero e proprio ostruzionismo, anche ad opera di personaggi locali, proiettati verso le campagne elettorali per le prossime consultazioni europee cd amministrative. La intensa propaganda già in atto per tali competizioni ha distolto molti degli elettori dall’attenzione al referendum. Il processo autonomista esce quindi fortemente rafforzato dal referendum consultivo. L’auspicio del Comitato è che gli evidenti segnali emersi dalle urne vengano colti dagli altri soggetti coinvolti nel procedimento avviato e che lo stesso proceda speditamente verso la rapida costituzione del Comune autonomo.

Il comitato per l’autonomia di Palese e S.Spirito

19 aprile 2009

Referendum :affluenza alle urne

La percentuale dei votanti alle 19,30 è cresciuta rispetto alle 12,00 dove era al 8% alle 19,30 in alcune sezioni del Duca D'Aosta siamo al 30% e la tendenza è in aumento.Alla scuola media di via Sabotino stessa percentuale con tendenza in aumento.A Santo Spirito siamo al 25 %.

15 aprile 2009

Avv.Felice .Lorusso: facciamo chiarezza !!! Il Referendum è costituzionale.

Bari 14 aprile 2009
Al Direttore de
“Il Corriere del Mezzogiorno”
Via Villari, 50
70122 B a r i
Illustre Direttore,
sono veramente singolari i percorsi di certa pubblica opinione. Mi sto riferendo all’”intervento” apparso quest’oggi sul suo giornale, a firma di Gianni Di Cagno, significativamente titolato “Fermate il referendum a Carbonara e Palese: è anticostituzionale”. In una città come Bari, in cui gli spazi di dialogo e di informazione sono ridotti ai minimi termini se non proprio preclusi ai più, un momento tipico della democrazia, come il referendum, viene “criminalizzato” agli occhi della pubblica opinione, mediante la propalazione di informazioni senza contraddittorio, evidentemente false e fuori del contesto loro proprio.
Questa la tesi: la legge regionale che regola e disciplina il referendum consultivo per l’istituzione di nuovi comuni sarebbe incostituzionale poiché non chiama alla urne tutta la popolazione di Bari ma solo quella dei territori che aspirano alla autonomia. E ciò in forza di alcune pronunzie della Corte Costituzionale che affermerebbero (secondo l’autore dell’intervento) un principio siffatto.
Nulla di più inesatto. In realtà il referendum è stato indetto applicando la legge regionale n. 33 del 20 dicembre 1973 (con le sue successive modificazioni) che, per l’appunto, chiama alle urne proprio i cittadini dei territorio che aspirano all’autonomia. Questa legge in Puglia è stata applicata molte volte, senza che alcuno abbia sollevato alcun problema. Sono stati costituiti, da quando è in vigore, molti altri comuni, fra cui –come esempio fra i tanti- Statte, distaccatasi da Taranto.
Questo in generale. Per quanto riguarda il nostro caso, v’è da dire che il problema della popolazione chiamata ad esprimersi, e della costituzionalità della legge regionale, s’è posto sia in sede di consiglio comunale di Bari che in consiglio regionale. Ed entrambi gli organi, che in realtà non avevano alcun interesse a sostenere la causa autonomistica, hanno concluso per la piena legittimità della consultazione, così come va a svolgersi. E questo perché, almeno nel caso del territorio di Palese e Santo Spirito, esistono tutte le condizioni per la chiamata alle urne delle sole popolazioni che aspirano all’autonomia, proprio alla luce della giurisprudenza costituzionale: discontinuità fisica dal centro, identità socio-economica precisa e differente da quella del capoluogo, limitata entità della popolazione che intende distaccarsi, etc. Del resto, che destino potrebbe mai avere una consultazione dalle condizioni così discriminatorie, che chiamasse alle urne oltre trecentomila persone per decidere la sorte di meno di un decimo di esse?. Quel che Gianni Di Cagno non dice è che la giurisprudenza costituzionale che egli cita si riferisce a casi in cui i “distacchi” avevano altre caratteristiche, e concernevano comuni che andavano a dividersi pressoché a mezzo. Nessuno ha mai dubitato del fatto che, nel caso –come il nostro- di distacco così limitato e parziale, di entità territoriali definite ed identificabili, dovessero esprimersi soltanto gli abitanti dei territori che aspirano all’autonomia. Tant’è che la stessa Corte ha affermato la piena costituzionalità di referendum come il nostro.
Certo, è vero che la città non ha dibattuto sul tema e, in qualche misura, ha abdicato ad una posizione esplicita: ne è testimonianza il fatto che, chiamato ad esprimere il parere di legge, il consiglio comunale di Bari ha rinviato la questione, rimettendosi espressamente all’esito del referendum. Ma, se la città è incapace di esprimere un proprio avviso, se è indifferente al destino di parti importanti del suo territorio, se non riesce ad affrontare i nodi dello sviluppo facendo i conti con il suo passato, ciò non è colpa di chi vuole essere protagonista del proprio destino, di chi vuol prendere in mano il timone di un futuro migliore, di chi vuol rendersi autonomo, affrancandosi da una soggezione antica.
Si dice: che attualità può avere un’autonomia comunale rivendicata alle soglie dell’istituzione della città metropolitana? Come possono conciliarsi le rivendicazioni localistiche con la necessità di programmare per aree vaste? Eppure, chi ha sposato la causa autonomistica non solo conosce benissimo le problematiche delle aree metropolitane, ma ha la legittima pretesa di inquadrare le proprie rivendicazioni nell’ambito della riforma dei poteri locali. Non solo il comune autonomo di Palese S. Spirito non collide con la città metropolitana, ma anzi è coerente con lo spirito che la pervade: non è un mistero per nessuno (tranne per chi non ha letto la legge) che la città metropolitana presuppone una scomposizione dei comuni più grandi, che non hanno più senso “metropolitano”, in entità minori; che la città metropolitana nasce per l’appunto perché inadeguate sono le grandi città come attualmente le conosciamo, incapaci di governare fenomeni complessi e di conciliare le esigenze di aree vaste con le istanze di parti più piccole del loro territorio. E, se non bastasse la letteratura scientifica sull’argomento, è sufficiente il richiamo alla esperienza di ogni giorno, di chi come noi deve ricorrere ad ogni piè sospinto a sollecitazioni, spesso improprie, anche solo per ottenere udienza rispetto ai minimi problemi della vita quotidiana di centri che, come Palese e Santo Spirito, avrebbero tutte le risorse e gli strumenti per risolvere da sé le proprie questioni, piccole o grandi. Se poi la città di Bari non riesce a governare questo ed altri fenomeni non può dar la colpa a quelle comunità che hanno la legittima aspirazione a decidere da sé, nel pieno rispetto tanto della lettera che dello spirito della Costituzione, che non a caso riconosce e garantisce le autonomie.
Mi permetterà quindi di esprimere queste scarne considerazioni, a nome mio personale e del Comitato “Insieme per l’Autonomia di Palese Macchie – S. Spirito”, affinché il pubblico dei lettori del Suo giornale possa avere più compiuta conoscenza del problema.
Restando a disposizione, con ogni cordialità

Felice Lorusso

9 aprile 2009

Convegno PDL su Casa e Ferrovie a Palese


Sala gremita all’Hotel La baia di Palese dove si è svolto un convegno sul piano casa Berlusconi e sul nodo ferroviario.La parte più interessante del convegno e che tocca direttamente i palesini è stato il tema delle ferrovie ovvero le soluzioni per risolvere i problemi dei passaggi a livello.L’interramento- è stato detto-è una soluzione di ampio respiro che preoccupa alcuni cittadini per un ipotetico abbattimento delle loro case per far spazio a binari alternativi .L’ing Andrea Renna propone che ,come a Castellanza (Varese) ,si possa operare con la talpa,un macchinario potente,capace di scavare tunnel da 8 metri di diametro senza inficiare il passaggio dei treni in superficie.Per Di Cagno Abbrescia,l’interramento è una soluzione condivisibile ma richiede tempi lunghi,nel frattempo resta dell’idea che nell’immediato la migliore soluzione siano i sottopassi e cavalcavia .
In precedenza erano intervenuti il segretario regionale del PDL Amoruso,il candidato presidente alla Provincia Schittulli,il Senatore Lettieri, l’Avv.Paolo Ranieri,palesino doc, che,fra l’altro, ha stigmatizzato la somma esigua ,appena 3 Milioni di Euro per il 2009,prevista dalla Giunta Emilano per la Prima Circoscrizione per le opere pubbliche.Ha poi evidenziato l’importanza del referendum del 19 Aprile 2009 invitando i cittadini a riflettere e prendere coscienza del tema ed a dire la loro durante la consultazione Ha moderato il convegno Gustavo Delgado

6 aprile 2009

REFERENDUM 19 APRILE 2009

Caro cittadino,ricorda che il 19 Aprile 2009 si voterà per il referendum sull'autonomia di Palese e Santo Spirito.Sarà un'occasione irripetibile per decidere se diventare comune autonomo o no.
Tutte le condizioni ci sono e le ha "certificate" la VII^commissione della Regione Puglia composta da tutti i gruppi politici(di Destra e Sinistra) ,un organo istituzionale ben al di sopra di qualche"misero" consigliere comunali o consiglier circoscrizionale .Detta Commissione si è espressa favorevolmente sull'indizione del referendum con alcune considerazioni degne di rilievo:
-i vari servizi comunali, primari e non, esistenti quali trasporti, servizi idrici e fognari, rete di distribuzione del gas, illuminazione, rete telefonica, etc., risultano essere sufficienti;
è stata valutata l’analisi socio-economica prodotta dalla città di Bari relativa alla I Circoscrizione
;
-Considerando, altresì, che l’istituendo comune comprende una popolazione di circa 30.000 abitanti si andrebbe a realizzare una realtà di gran lunga superiore a tante altre già esistenti che costellano il territorio regionale.
-E’ lecito, anche, ritenere che il nuovo comune che si andrebbe ad istituire potrebbe trarre benefici in termini di sviluppo soprattutto economico e sociale che non recherebbero danno alcuno agli interessi della Città di Bari ma, al contrario, quest’ultimo ne trarrebbe grande giovamento anche in un’ottica di futura Area metropolitana
-per quanto innanzi detto, ha determinato positivamente la possibilità di elevare a comune autonomo il nucleo urbano interessato e ne conferma la decisione di procedere con le iniziative previste dalla normativa vigente.
Firmato il Presidente della Commissione Prof Chiarelli

5 aprile 2009

Il Papa: mai più simili tragedie


Benedetto XVI: migranti morti in mare, mai più simili tragedie
CITTA' DEL VATICANO - Benedetto XVI ha ricordato oggi con commozione i "fratelli e le sorelle africani" che hanno perso la vita pochi giorni fa nei barconi affondati nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere l'Europa; "non possiamo rassegnarci a simili tragedie", ha detto il papa, esortando a "urgenti strategie coordinate" tra Ue e Stati africani per "impedire che questi migranti ricorrano a trafficanti senza scrupoli". "Vorrei ricordare con grande pena i nostri fratelli e sorelle africani, che pochi giorni fa hanno trovato la morte nel Mare Mediterraneo, mentre cercavano di raggiungere l'Europa", ha spiegato Ratzinger, prima della preghiera dell'Angelus, a conclusione della messa delle Palme a piazza San Pietro. "Non possiamo rassegnarci a tali tragedie, che purtroppo si ripetono da tempo!", ha esclamato. " Le dimensioni del fenomeno rendono sempre più urgenti strategie coordinate tra Unione Europea e Stati africani, come pure l'adozione di adeguate misure di carattere umanitario, per impedire che questi migranti ricorrano a trafficanti senza scrupoli". "Mentre prego per le vittime, perché il Signore le accolga nella sua pace, vorrei osservare che questo problema, ulteriormente aggravato dalla crisi globale, troverà soluzione solo quando le popolazioni africane, con l'aiuto della comunità internazionale, potranno affrancarsi dalla miseria e dalle guerre". (ANSA)

28 marzo 2009

Prima Parte discorso di Berlusconi all'apertura del Primo Congresso Nazionale del PDL-Roma 27 Marzo 2009


Amiche carissime, cari amici, la sera del 2 dicembre 2006, in piazza San Giovanni a Roma, di fronte ai due milioni di italiani che per la prima volta, contro il governo delle sinistre e delle tasse, sventolavano insieme le bandiere di Forza Italia, di Alleanza Nazionale e degli altri partiti moderati che, come noi, si riconoscono nei principi e nei valori della libertà mi vennero spontanee queste parole “Chi crede nella libertà non è mai solo”. Le stesse parole le ripeto oggi qui per celebrare con voi l’avverarsi di un grande sogno: la nascita ufficiale del “Popolo della Libertà”, un movimento che in realtà è già nato, è già cresciuto, è già forte, è già vincente. Il Popolo della libertà già esiste perché è nato nella mente e nel cuore di milioni di italiani, che lo hanno voluto e costruito nelle piazze, nelle strade, nei gazebo, e poi l’hanno votato, superando di slancio le divisioni partitiche del passato. E’ un partito forte, il più grande per numero di consensi. E’ un partito vincente, che si è già affermato in modo splendido nelle urne il 13-14 aprile 2008, e poi al Comune di Roma, poi nel Friuli Venezia Giulia, poi in Sicilia, poi in Abruzzo e poi in Sardegna. Oggi i sondaggi ci danno al 43 per cento. Puntiamo al 51 per cento. Sappiamo come arrivarci, sono sicuro che ci arriveremo. Siamo moltissimi a credere negli stessi ideali: non solo qui, ma in ogni Comune d’Italia, in ogni casa, nei luoghi dove si studia, dove si lavora, dove si produce, al Nord, al Centro, al Sud, nelle nostre Isole. Siamo un popolo operoso di donne e di uomini di tutte le età, giovani e meno giovani, che sanno essere tenaci e pazienti, che sanno essere umili e fieri, che credono nel futuro. Siamo una forza positiva, un’energia costruttiva al servizio del Paese. Siamo il partito degli italiani, siamo il partito degli italiani di buon senso e di buona volontà, siamo il partito degli italiani che amano la libertà e vogliono restare liberi. Abbiamo già costruito qualcosa che prima non c’era, stiamo rendendo possibili in Italia il bipolarismo e la democrazia dell’alternanza. E’ stato grazie a noi che la sovranità è stata restituita nelle mani del popolo, rompendo definitivamente lo schema per il quale prima si prendevano i voti e poi si diceva con chi e per che cosa si intendeva governare. Gli italiani lo hanno capito e hanno dimostrato di condividere il metodo democratico del bipolarismo e, in prospettiva, del bipartitismo come base del confronto politico e della governabilità, senza la quale è impossibile avviare e condurre a termine una vera stagione di riforme e di ammodernamento dell’Italia.

25 marzo 2009

La Prima Circoscrizione avrà due rappresentanti al 1^ Congresso del Popolo della Libertà

Due esimi cittadini della prima circoscrizione rappresenteranno i cinque quartieri della Prima Circoscrizione al Primo congresso nazionale del Popolo della Libertà che si svolgerà presso la Nuova Fiera di Roma il 27-28-29 Marzo 2009
All'evento parteciperanno 6.000 delegati, in rappresentanza di tutti i movimenti, associazioni e partiti fondatori del nuovo movimento politico.I due rappresentanti locali saranno il Presidente della 1^ Circoscrizione avv. Fernando Rodio ed il Consigliere Comunale prof. Giuseppe Garofalo Varcaccio. Da tempo il Presidente Rodio ed il Consigliere Varcaccio hanno lavorato sul territorio per realizzare in anticipo la fusione di Alleanza Nazionale e di Forza Italia . Infatti sin da due anni fa il Presidente Rodio ha creato sul territorio (una a Santo Spirito ed una a Catino) due sezioni dell’istituendo Partito agendo in simbiosi con i due Circoli Territoriali di A.N. che finalmente da domenica potranno sfoggiare il nuovo logo.E’ un momento importante per la prima circoscrizione che, con la rappresentanza al congresso di Roma di ben due delegati, ottiene un giusto riconoscimento politico al grande consenso in termini di voti apportati al centro-destra nel corso di questi anni

24 marzo 2009

DOMENICA TUTTI A TORREMAGGIORE(FG)

L’ufficio stampa dell’ A.S.D. LIBERTAS PALESE comunica che in vista della difficile trasferta di Torremaggiore di Domenica 29 Marzo 2009, la società sta organizzando un pullman per i tifosi. Si partirà alle 13,00 , l'orario potrebbe essere suscettibile di variazioni. Il viaggio sarà gratuito. Per prenotare il posto in pullman rivolgersi a: TOMMASO DE RASMO, via Gino Priolo,negozio ed ANGELO MARSICO, via A.Diaz,barberia.
Per tale occasione la società Libertas Palese invita tutti gli ultras , i tifosi ed i cittadini della Prima Circoscrizione a recarsi a Torremaggiore per sostenere con il proprio tifo i giocatori palesini in questo difficilissimo incontro che oppone la squadra palesina alla terza in classifica nel campionato di prima categoria Girone A di Calcio.

17 marzo 2009

AUTONOMIA :PASSEGGIANDO PER LE VIE DEL TERRITORIO

Il comitato “Insieme per l'Autonomia” organizza:
PASSEGGIANDO PER L’AUTONOMIA
GIOIOSA BICICLETTATA CULTURALE
PER LE VIE DEL NOSTRO TERRITORIO
A Palese, domenica 22 marzo 2009
Raduno e partenza: ore 10,30 in Piazza Magrini (Chiesa San Michele)
Conclusione: ore 13,00 in Viale Del Turco, zona 167
Il percorso si snoderà lungo le seguenti vie:
Piazza Magrini, Corso Vittorio Emanuele, via Duca d’Aosta, via Nazionale, Via Fontanelle, via Spilotros, via Vincenzo Ranieri, Traversa via Nazionale 9 D, II Traversa Pizzillo, via Pizzillo, Lungomare via Tenente Massaro, Lungomare via Tenente Saverio Noviello, via Titolo, via Capitaneo, Piazza Capitaneo, Prolungamento corso Vittorio Emanuele, Viale Del Turco.

Fra Palese e Santo Spirito, domenica 29 marzo 2009
Raduno e partenza: ore 10,30 a Palese, in Piazza Magrini (Chiesa San Michele)
Conclusione: ore 13,00 a Santo Spirito, Piazza San Francesco
Il percorso si snoderà lungo le seguenti vie:
Piazza Magrini, Corso Vittorio Emanuele, via Duca d’Aosta, via Indipendenza, via Caputo, via Capitaneo, via Francesco Speranza, via Fratelli Mannarino, via Massari, via Conte Mossa, strada Catino, via delle Azalee Catino, viale Caravella Catino, direzione Santo Spirito, via Napoli, via Cap. Pansini, Lungomare Cristoforo Colombo, Piazza S. Francesco

Sono previste brevi soste informative per illustrare, soprattutto
ai più piccoli, particolari siti ambientali e monumentali