28 marzo 2008

Portico Papapiccolo a Palese,rischio crollo.




Il Portico di Papapiccolo a Palese deperisce ogni giorno di più e nessuno fa niente". L’allarme viene dal circolo della Libertà di Palese-Santo Spirito che denuncia pubblicamente lo stato di degrado di questo antico manufatto situato in piazza Capitaneo. La costruzione rurale, originaria del '700, con le volte a crociera, è già interessata da gravi lesioni e cedimenti della parte superiore che potrebbero pregiudicare l’intera stabilità della struttura. Le recenti piogge avrebbero ulteriormente compromesso la solidità del portico. Alcune delle pesanti pietre e degli archi della struttura sembrano quasi marciti e la presenza di tante erbacce non fa che peggiorare la situazione. Inoltre, l'Arco di Papapiccolo, vuoi per la posizione un po' nascosta,vuoi per l'inciviltà di qualcuno, si trasforma di tanto in tanto in una piccola discarica a cieloa perto,ricettacolo di spazzatura di ogni genere. D’altro canto, il manufatto è vergognosamente circondato da una miriade di contenitori di rifiuti, di vestiario, di cartoni, di vetri oltre naturalmente a tanti cassonetti di rifiuti che potrebbero trovare dislocazione da ben altre parti.. Né sono valse le prescrizioni del Comune di Bari rivolte ai vecchi proprietari ,Famiglia Capitaneo(parliamo, infatti, di un’area privata) di prestare attenzione al mantenimento in sicurezza di quell’area. Nulla è stato fatto e l’antico immobile ,dove anche un bambino può accedere facilmente, è un potenziale pericolo perché potrebbe crollare da un momento all’altro.La situazione è ulteriormente peggiorata in questo ultimo periodo perché in prossimità del monumento è in costruzione una palazzina condominiale e le vibrazioni causate dagli scavi e dalle varie attività lavorative sicuramente hanno ulteriormente indebolito la struttura architettonica del Portico aumentandone la possibilità di crollo.(vedi foto a fianco-clicca per ingrandire)
Il prezioso monumento, che rappresenta la storia contadina di Palese, è abbandonato a se stesso: l'arco è letteralmente invaso da sterpaglie e erbacce tra le quali si annidano insetti e animali. Di questo antico manufatto si parla nei libri e nei racconti sulla storia di Palese come di un monumento simbolo della zona e per questo i rappresentanti del Circolo della Libertà di Palese-S.Spirito chiedono di farlo tornare al suo antico splendore.
Il circolo della Libertà, anche a nome di numerosi cittadini , sollecita quindi la Prima Circoscrizione, il Comune di Bari e soprattutto la Soprintendenza ai beni culturali ed architettonici della Puglia ad adempiere alle incombenze di competenza. A questi organi istituzionali viene richiesto l’avvio della procedura d’ufficio prevista dal decreto legislativo recante il “
Codice dei beni culturali e del paesaggio”, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137, per il riconoscimento ufficiale del Portico di Papapiccolo di Palese come bene architettonico in possesso dei requisiti dei legge previsti per la sua salvaguardia, a testimonianza della antica società rurale.
Gaetano Macina

26 marzo 2008


CAMBIAMO IL MODO DI FARE POLITICA: Michela Brambilla


«Sarà una campagna elettorale in discesa, all'insegna della trasparenza. Non bisogna essere Nostradamus per immaginare quale sarà il risultato che uscirà dalle urne». Michela Vittoria Brambilla, prossima parlamentare del Popolo della Libertà, appena arrivata alla convention dei candidati appare emozionata ma allo stesso tempo sicura di sé e del risultato delle urne.
INTERVISTA DALLA "Discussione"
Sarà una vittoria facile? Lo dicono i sondaggi ma anche i cittadini in mezzo ai quali stiamo tutti i giorni. L'importante ora è concentrarsi sul dopo.In che modo?Bisogna cambiare il modo di fare politica in questo Paese, vogliamo fare uscire l'Italia dall'immobilismo in cui l'ha gettata il governo Prodi, senza però vendere sogni irrealizzabili come fa Walter Veltroni.Si prospettano quindi tempi duri?Non sarà certamente facile, perché la situazione in cui si trova oggi il nostro Paese è sicuramente pesante, e la recessione economica in arrivo ci metterà il carico.Si aspetta un incarico di governo?Io continuerò a fare da dentro quello che finora ho fatto fuori. Per quanto riguarda il ruolo sono a disposizione del Presidente; non sono una cacciatrice di poltrone.È rimasta soddisfatta dei posti che hanno assegnato ai suoi Circoli? Noi abbiamo dieci persone in lista per i Circoli della libertà, poi ci sono altre cinque persone che sono molto vicine al nostro movimento. E poi in tutte le amministrative abbiamo schierato un altissimo numero di nostri candidati, per cui sono assolutamente soddisfatta.Ha dovuto "battersi" per queste candidature? Veramente no. Ho presentato la mia lista e in un quarto d'ora abbiamo scelto i candidati.

25 marzo 2008

ASSEGNI BANCARI :dal 30 Aprile nuove norme per il rilascio


L'Agenzia delle Entrate (Circolare 18/E del 7 marzo scorso) ha chiarito che dal prossimo 30 aprile, in base a quanto previsto dalla normativa antiriciclaggio (art. 49, comma 10 D lgs. 231/07), è stata prevista l'introduzione dell'imposta di bollo che dovrà essere applicata sulle richieste in forma libera di assegni bancari, postali, circolari e di vaglia postali o cambiari. Per evitare l'imposta (che è pari a 1,50 euro e che è a carico del richiedente) dovrà essere inserita la 'clausola di non trasferibilità'. Dal prossimo 30 aprile, quindi, tutti gli assegni saranno non trasferibili e potranno essere liberamente trasferibili sono su esplicita richiesta scritta del richiedente per importi inferiori a 5mila euro. In questi casi, a pena di nullità, ciascuna girata dovrà contenere il codice fiscale del girante. Per gli assegni bancari e postali di importi pari o superiori a 5mila euro, oltre al codice fiscale del girante, dovrà essere indicato il nome o la ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità. L'Agenzia ha quindi chiarito che continuerà a essere applicata l'imposta sugli estratti conto, comprese le comunicazioni relative ai depositi di titoli, inviati dalle banche ai clienti e che per gli assegni bancari o postali in forma libera, le banche e le Poste italiane, già titolari dell'autorizzazione a pagare l'imposta in modo virtuale (articolo 15 del Dpr 642/72), potranno avvalersi di questa autorizzazione e delle stesse procedure per il versamento della nuova imposta di bollo.