23 novembre 2007

Palese:sfiorata una tragedia al passaggio a livello di via Capitaneo

Ogni giorno ,a Palese,pedoni ed automobilisti devono fare i conti con i passaggi a livello che normalmente rappresentano una barriera “architettonica “alla libera circolazione di mezzi e ,spesso e volentieri, diventano delle trappole per gli automobilisti durante le innumerevoli chiusure ed aperture a distanza di pochi secondi una dall’altra. E’ ormai frequente vedere colonne di automezzi bloccati dietro le sbarre che, dopo 20-30 minuti di attesa ,all’apertura delle stesse si avviano per superare i binari mentre le stesse,dopo pochi secondi, si chiudono di nuovo creando una situazione di pericolo per i mezzi ancora in transito. .A tal proposito, sono convinto che nei pressi di ogni passaggio a livello, tra le due sbarre ,dovrebbe esserci uno spazio di fuga per consentire ad un automobilista intrappolato di spostare in sicurezza l’automezzo. Succede ,a volte, che le stesse sbarre abbassandosi blocchino in una specie di morsa ferrea qualche automezzo. Di questo sono stato personalmente testimone ed ho immortalato il clamoroso evento. Un motocarro adibito alla vendita di frutta è verdura è stato “placcato”da una sbarra al passaggio a livello di via Capitaneo il giorno 22 Novembre vero le ore 12,30 .Una situazione di pericolo reale che ha impaurito i conducenti del motocarro fino a quando i tecnici sono riusciti a sbloccare il tutto Questo episodio,come al solito, ha creato problemi alla circolazione ferroviaria ed i cosiddetti sensori intelligenti hanno bloccato per molto tempo tutti gli altri passaggi a livello.
Anche i cittadini-pedoni sono vessati e sottoposti giornalmente ad una vera e propria privazione della libertà personale. Aspettare dietro le sbarre abbassate per 20-30 minuti, non è più un’eccezione ma è diventata la regola ,ciò esaspera i cittadini a tal punto che, in molti casi dopo aver atteso invano il passaggio di un treno che non arriva mai, attraversano i binari con le sbarre abbassate. Certo, non è normale un simile comportamento, ma è normale che RFI debba costringere giovani e vecchi a sostare a volte per 40 minuti dietro le sbarre d’estate con il solleone e d’inverno con la pioggia ed il vento. E’ normale che un’azienda di simili proporzioni non si degni nemmeno di realizzare una pensilina dove la gente possa rifugiarsi per difendersi dalle avversità atmosferiche?E le numerose tragedie sin qui accadute sono avvenute solo per colpa dei poveri sventurati travolti dai treni che in pieno centro cittadino a Palese sfrecciano a 180 all’ora?Secondo molti concittadini,RFI non può considerarsi fuori dalle dirette od indirette responsabilità e asseriscono che lo stesso ente ferroviario ha delle lacune in termini di sicurezza. Io stesso sono stato testimone oculare qualche mese fa quando, per diverse ore, le sbarre del passaggio a livello di via Priolo a Palese, sono rimaste alzate anche al passaggio dei treni con il rischio che automobili, motociclisti e pedoni passassero senza neanche accorgersi dell'arrivo dei convogli. Con le sbarre sollevate c'è mancato poco che qualcuno transitasse al momento sbagliato ignorando il malfunzionamento del meccanismo. Il sistema di abbassamento automatico delle barriere si sarebbe bloccato a metà della mattinata. Appena si è verificato il problema alcuni cittadini,compreso il sottoscritto, si sono improvvisati vigili urbani facendo gesti agli automobilisti e ai pedoni per avvisarli di passare con grande cautela.Poi sono arrivati Vigile e Carabinieri..Di personale dell’Azienda Ferroviaria nemmeno l’ombra fino alle 14,00 quando una squadra di pronto intervento delle ferrovie finalmente è intervenuta in loco.Di questo episodio esistono prove inconfutabili.Un analogo episodio,documentato sul portale You Tube è accaduto qualche tempo dopo ma sicuramente ne sono accaduti altri.
Un fatto è certo,il nuovo sistema di sicurezza installato ai passaggi a livello da RFI, genera insicurezza nei cittadini sotto tutti punti di vista.
.La sicurezza non può essere affidata solo a sensori elettronici cosiddetti intelligenti ma deve essere implementata attraverso informazioni operative a mezzo display elettronici come a Bari in viale Pasteur, abbassando la velocità di attraversamento cittadino da parte dei treni, aumentando i tempi di apertura dei passaggi a livello in proporzione ai tempi di chiusura e soprattutto per rispetto dei cittadini-pedoni ,la realizzazione non di costosi ed inutili cavalcavia o sottovia pedonali ma di qualche semplice pensilina dove ci si possa rifugiare temporaneamente dalle intemperie atmosferiche. Questo naturalmente in attesa dell’agognato interramento. Gaetano Macina

22 novembre 2007

Il Commento di Michela Brambilla sulla nascita del partito della Libertà


Devo dire che comprendo i patemi d'animo e magari anche i traumi che può aver provocato in molta gente della politica l'improvvisa mossa di Silvio Berlusconi. Eh sì, perché coloro che vivono e operano dentro i vecchi e ormai quasi paralizzati apparati del nostro sistema repubblicano, non sono certo abituati a traslocare, in una sola notte, idee, abitudini, sigle e poi anche poltrone e scrivanie. Sono stati educati diversamente. Il cambiamento per loro è un'eventualità da rifuggire. Difatti, non bisogna meravigliarsi che, di fronte ad un simile tornado, siano spuntati qua e là musi lunghi così. Era anche questo nel conto. Ma la domanda è e resta sempre una sola: cos'altro doveva ancora succedere che non fosse già accaduto, in questo disastrato Paese, per decidersi una buona volta a dire basta? È arrivata l'ora di cambiare. La verità è che Silvio Berlusconi, come egli stesso ci racconta nell'intervista che oggi pubblichiamo, ha fatto la cosa giusta al momento giusto, cioè quella di dare uno scrollone deciso ad un sistema che ormai stava facendo dell'immobilismo il suo vangelo quotidiano. L'economia sta andando a rotoli? Ma che importa, tanto, in qualche modo, si va avanti lo stesso. Milioni di famiglie sono talmente indebitate da non poter più pagare nemmeno i ratei del mutuo? Tiriamo a campare, tanto, nei palazzi della politica, pasti, affitti e auto blu sono gratis per tutti.C'è un Governo che non ha più la maggioranza? Ma vi sembra possibile - è stata la risposta del Palazzo in questi mesi - attaccarsi a simili cavilli per invocare addirittura nuove elezioni?Respinti da simili muri di gomma, c'era insomma di che perdere la pazienza e mi pare che Berlusconi abbia fatto proprio bene a perderla. E lo ha fatto in nome di tutti quei cittadini - e sono ormai molti milioni - che, pur avendola già persa da tempo, non riuscivano a trovare qualcuno che desse spessore e speranza alla loro più che giustificata e ormai più che plateale protesta. E poi vi è mai capitato di leggere le analisi che sull'andamento della nostra economia appaiono da più di un anno sui più autorevoli giornali stranieri? Ebbene, ci danno, e credo a ragione, quasi per morti. Primo, perché, invece di ridurre un debito pubblico che è tra i più alti del mondo, continuiamo a gonfiare in modo scriteriato una spesa pubblica che resta poi, in gran parte, lo stesso improduttiva. Secondo, perché il nostro trend di sviluppo che è già il più basso d'Europa, rischia, in mancanza di urgenti terapie d'urto, di spegnersi come una candela al primo vento di recessione che ricominci a soffiare. E purtroppo, grazie alla faccenda dei mutui americani, a questo spegnimento ci siamo quasi. Per non parlare della politica che abbiamo adottato nei confronti dell'immigrazione clandestina: stiamo facendo ridere mezz'Europa; e stiamo preoccupando ogni giorno di più i nostri concittadini.Ha fatto bene, anzi benissimo, Berlusconi a dire ai signori del Palazzo, quelli di destra come quelli di sinistra, che è arrivato il momento di piantarla con questa assurda melina, che sta portando il Paese allo sfascio. E se, scompaginando gli schemi della vecchia politica, egli ha rotto le uova nel paniere anche ad amici o alleati, meglio così, perché è di una forte ventata di aria nuova che l'Italia ha oggi bisogno per rimettersi un po' in sesto. È ormai un anno, del resto, che i nostri Circoli della Libertà si stanno impegnando, proprio per poter contribuire a questo radicale cambiamento. Che poi vuol essere persino qualcosa di più: forse, se necessaria, una mezza rivoluzione. Insomma tutto quel che ci vuole per scardinare un modo di fare politica e di gestire le Istituzioni dello Stato che il cittadino ormai dichiara apertamente di non sopportare più. Difatti,non resta che consentirgli di andare alle urne. E poi vi assicuro che, in questo Paese, cominceranno finalmente a cambiare molte cose.