Il Comune latita ed il comitato autonomia minaccia altre azioni legali. Sembra assurdo ma al Comune di Bari pare che non sia pervenuta alcuna comunicazione ufficiale circa l’esito del referendum consultivo del 19 Aprile della I^e della IV circoscrizione. La clamorosa notizia scaturisce dalla comunicazione inviata all’Assessorato Regionale Enti Locali e per conoscenza al Comitato Autonomia ,da parte dell’Assessorato al Decentramento di Bari, con lettera Prot.250687 del 15 Ottobre 2009 in risposta alla sollecitazione ,riguardo il parere obbligatorio comunale,da parte dello stesso comitato avanzata sia alla Regione che al Comune il 21 Settembre 2009 iI rappresentanti del comitato naturalmente sono arrabbiatissimi per questa serie infinita di ostacoli che si frappongono da tempo all’iter legislativo per l’istituzione dei comuni autonomi di Palese-S.Spirito e Carbonara-Ceglie-Loseto.Tutto ciò ha dell’incredibile-sostengono quelli del comitato-come è possibile che all’assessorato al decentramento non siano ancora arrivati comunicazioni ufficiali da parte di altri uffici dello stesso comune? Possibile che la macchina amministratrice del comune sia così lenta che dopo sei mesi non è stata ancora in grado di fornire i dati ufficiali all’assessorato al decentramento?Con una lettera del 19 Ottobre, il comitato ha scritto al Sindaco di Bari, ad altri enti ed uffici interessati, una lettera in cui, tra l’altro, si sostiene che desta meraviglia la risposta pervenuta dall’assessorato al decentramento in quanto il referendum è stato organizzato e gestito dallo stesso Comune e dai suoi uffici; all’occasione referendaria è stato dato ampio risalto, anche attraverso la stampa e l’informazione, che il Comitato e cittadini di buona volontà hanno inteso informare e coinvolgere, nello sgradevole silenzio degli enti pubblici competenti. A distanza di circa sei mesi dallo svolgimento della consultazione-scrive il comitato- si nota con estremo rammarico che il prosieguo del procedimento, di cui il Comune è ben a conoscenza, viene ostacolato da impedimenti, veri o presunti, di banale carattere burocratico, a cui è facile rimediare utilizzando gli ordinari mezzi che lo stesso buon senso mette a disposizione. Secondo gli autonomisti, si vanifica lo sforzo di tanti cittadini impegnati, si diluisce un impegno significativo e coerente della comunità, si tradisce l’impegno assunto dalla stessa Àmministrazione attraverso il suo Primo cittadino, si rende inutile l’impiego di cospicue risorse pubbliche, la cui entità è stata indicata alla Regione dallo stesso Comune che ha messo a disposizione la propria macchina organizzativa. Per tutto questo ci si aspetta che ogni indugio venga immediatamente superato, quali che siano le ragioni del ritardo. Se ciò non dovesse avvenire il Comitato si impegnerà a tutelare le ragioni fatte chiare dal referendum con i mezzi che la legge e la volontà popolare mettono a disposizione. Inoltre il Comitato farà espressa richiesta dell’accollo di eventuali danni e spese ai diretti responsabili delle inadempienze, piuttosto che agli enti intimati.
Gaetano Macina