26 marzo 2010
ROCCO PALESE a S.Spirito
24 marzo 2010
Sannicandro un nemico delle periferie
Porto turistico nella Parigi del Sud, un'ottima idea. Tutti d'accordo, almeno fino a quando non si inizia a fare sul serio, individuando la zona della città più adatta ad ospitarlo. Siamo al Comune di Bari, dove in queste ore l'assessore Elio Sannicandro sta mettendo il piede sull' accelleratore per portare a compimento questa grande opera, su cui maggioranza ed opposizione convergono. Già, sulla sua opportunità, perchè la minoranza consiliare insorge e punta il dito contro il governo cittadino, stavolta -a loro dire- colpevole di “dilettantismo”. Il nodo della questione è questo: Sannicandro ha deciso di allocare il porto sul lungomare, precisamente davanti all'Albergo delle Nazioni. Il coordinatore delle opposizioni, il consigliere Ninni Cea, definisce la scelta “Assurda ed assolutamente inopportuna. Il lungomare di Bari è perfetto nella sua linearità, nel panorama mozza fiato che è in grado di offrire. Così -prosegue il consigliere- fu pensato da Araldo di Crollalanza e a ragione. Da quel punto, dall'Albergo delle Nazioni, si ha un'immagine straordinaria: da un lato la città vecchia e dall'altro quella nuova, moderna. Bari ha un altissimo potenziale per questo motivo. Inoltre, l' amministrazione Emiliano ha sempre detto di voler riqualificare le zone periferiche. Allora ci chiediamo: come mai non hanno pensato di ubicare questo porto a San Girolamo, a Santo Spirito...? Come sono soliti fare, oltretutto, non ci coinvolgono in scelte così importanti per la città ed ora vorrebbero creare una struttura oscena in un luogo così bello come il lungomare. Lo pseudo progetto che hanno nel cassetto, prevede la costruzione di un arco che taglia perpendicolarmente il lungo mare, e non ci vuole un architetto per capire che sarebbe un vero scempio”. L'opposizione è critica, e chiede anche come mai non sia stata fatta ancora una relazione sull'impatto ambientale. “E' chiaro che Bari deve avere un porto turistico -prosegue Cea- ma non in quel punto. Sannicandro ama Bari, ma dovrebbe parlare anche con noi per decidere insieme la collocazione del porto. In più, ci sono altre zone molto più adatte e predisposte ad accoglierlo”. Cea lancia una pietra a riguardo, promettendo che, qualora la decisione di fare lì il porto diventi definitiva, l'opposizione consiliare si farà promotrice di una petizione popolare, per ottenere il parere dei cittadini. Vito Lacoppola, consigliere della Puglia prima di tutto, pone la questione della manutenzione dei porti già esistenti. “Non si riesce a tenere in condizioni dignitose i porti semi turistici come quello di Torre a Mare, afferma Lacoppola. Invece di pensare adesso a costruire un altro porto, perchè non cercano dei fondi per riqualificare quelli che già abbiamo? A Torre a Mare non si fa il dragaggio da anni e fra un po', non potrà neppure ospitare le barche, anche se si tratta di un porto peschereccio con una piccola parte turistica”. Il consigliere Giuseppe Loiacono della lista Simeone per Bari, ricorda come le ultime opere di dragaggio furono previste nel Piano delle opere pubbliche del 2002 e non hanno ancora trovato esecuzione. Il consigliere Pdl Costantino Monteleone invece, punta sullo sviluppo delle zone periferiche, che sarebbero aiutate dalla presenza in loco di un'opera così ambiziosa. “Perchè anzicchè nei punti della città centrali e fiorenti, non si pensa a fare il porto nelle aree ancora da sviluppare? Questa struttura attirerebbe ristoranti, bar... Sarebbe un'ottima iniziativa anche a sostegno dell'economia delle periferie.“Il piano regolatore -aggiunge l'ex Sindaco di Bari, Simeone di Cagno- prevede la possibilità di costruire un porto solo sul lungomare Perotti e non anche lì, dove lo vorrebbe Sannicandro. Per cui, dovrebbero approvare una variante al piano, come sono soliti operare ovvero derogando alla legge. E comunque vedo molto dilettantismo nel modo di operare di questa giunta. Non si può creare una marina senza prevedere per ogni posto barca almeno due posti auto. Non considerare una cosa così semplice è da dilettanti. La progettazione di una marina richiede un piano redatto da professionisti, da gente esperta. Qui invece, noto molta voglia di farlo, ma espressa da dilettanti allo sbaraglio”.
Per il Quotidiano di Bari Federica Stea
COMMENTO della redazione
Cari cittadini di S.Spirito questi sono i fatti che testimoniano quanta attenzione abbia il Comune di Bari nei nostri confronti(Autonomia docet).Il porto turistico di S.Spirito con questi politici che ci amministrano oggi non sarà mai realizzato.Pensate bene a chi votare alle prossime regionali dove non abbiamo bisogno di poesie decantate dal nuovo Dante Alighieri oppure delle sue prese in giro e e quindi diventa "Palese" votare per amministratori seri come Palese.Attendiamo vostri commenti
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