Il portico di Papapiccolo a Palese rischia il crollo e la Circoscrizione chiede interventi urgenti.
A lanciare l’allarme stavolta sono i consiglieri circoscrizionali Vito Di Cillo e Pasquale Sasanelli che durante un sopraluogo all’antico monumento in piazza Capitaneo hanno constatato l’estremo degrado della struttura afflitta da infiltrazioni profonde di umidità e infestata di erbacce. Ma non basta, i due consiglieri inoltre hanno accertato che per l’ennesima volta la porta provvisoria in legno che chiude l’entrata al portico è stata scardinata .Questo fatto ha consentito a cittadini incivili di accedere ancora una volta alla struttura per depositarvi di tutto, bottiglie, buste di rifiuti, cartoni, sedie rotte ecc.
Anche l'Amiu, azienda di igiene urbana della città ha letteralmente sommerso dall'esterno il Portico con una serie di cassonetti che contribuiscono ancora di più ad abbruttire le mura che circondano il monumento. Erbacce e alberi di pino cresciuti in maniera disordinata contribuiscono a completare il degrado che soffoca ormai il monumento .Secondo Di Cillo e Sasanelli il vero problema del portico è sapere a chi appartiene a livello di proprietà .Ciò consentirebbe poi di intraprendere le azioni opportune finalizzate alla sua salvaguardia.. Ma la questione non è semplice. A quanto pare una parte della struttura (le due stanzette laterali)originariamente di proprietà della famiglia Capitaneo sarebbe stata venduta ad una impresa edile di Corato già proprietaria di un suolo vicino.In ogni caso,secondo i due consiglieri, il proprietario innanzitutto deve provvedere alla pulizia ed alla messa in sicurezza del Portico,azioni che fino ad ora sono state a carico del Comune per questione di igiene pubblica. Poi si dovrebbe far carico di un intervento per restaurare il portico o almeno la parte di sua competenza e restituirlo alla comunità palesina quale importante simbolo della sua storia. Naturalmente questi interventi della Ditta Coratina dovranno essere approntati in sinergia con la Prima circoscrizione e con il Comune di Bari . Questi due organismi istituzionali dovrebbero, poi,senza indugio, avviare la procedura d'ufficio prevista dal decreto legislativo recante il "codice dei beni culturali e del paesaggio", ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, numero 137 per il riconoscimento ufficiale del Portico di Papapiccolo di Palese come bene architettonico da salvaguardare essendo testimonianza della società rurale passata.. I due consiglieri sperano così che si possa salvare dal crollo l'antico palmento di piazza Capitaneo che da più di un secolo è testimone degli eventi che si susseguono a Palese.
Per l’avvio della procedura sopraccitata ,il primo passo spetta indubbiamente al Consiglio della Prima Circoscrizione attraverso il lavoro preparatorio di un apposita delibera della commissione lavori pubblici che,guarda caso, ha tra i suoi membri i consiglieri Vito Di Cillo e Pasquale Sasanelli oltre a Michelangelo Cavone.
Quindi i cittadini aspettano fiduciosi un tale provvedimento che potrebbe essere capofila di una serie di riconoscimenti ufficiali per altri manufatti od immobili storici presenti nel territorio della Prima Circoscrizione.
A lanciare l’allarme stavolta sono i consiglieri circoscrizionali Vito Di Cillo e Pasquale Sasanelli che durante un sopraluogo all’antico monumento in piazza Capitaneo hanno constatato l’estremo degrado della struttura afflitta da infiltrazioni profonde di umidità e infestata di erbacce. Ma non basta, i due consiglieri inoltre hanno accertato che per l’ennesima volta la porta provvisoria in legno che chiude l’entrata al portico è stata scardinata .Questo fatto ha consentito a cittadini incivili di accedere ancora una volta alla struttura per depositarvi di tutto, bottiglie, buste di rifiuti, cartoni, sedie rotte ecc.
Anche l'Amiu, azienda di igiene urbana della città ha letteralmente sommerso dall'esterno il Portico con una serie di cassonetti che contribuiscono ancora di più ad abbruttire le mura che circondano il monumento. Erbacce e alberi di pino cresciuti in maniera disordinata contribuiscono a completare il degrado che soffoca ormai il monumento .Secondo Di Cillo e Sasanelli il vero problema del portico è sapere a chi appartiene a livello di proprietà .Ciò consentirebbe poi di intraprendere le azioni opportune finalizzate alla sua salvaguardia.. Ma la questione non è semplice. A quanto pare una parte della struttura (le due stanzette laterali)originariamente di proprietà della famiglia Capitaneo sarebbe stata venduta ad una impresa edile di Corato già proprietaria di un suolo vicino.In ogni caso,secondo i due consiglieri, il proprietario innanzitutto deve provvedere alla pulizia ed alla messa in sicurezza del Portico,azioni che fino ad ora sono state a carico del Comune per questione di igiene pubblica. Poi si dovrebbe far carico di un intervento per restaurare il portico o almeno la parte di sua competenza e restituirlo alla comunità palesina quale importante simbolo della sua storia. Naturalmente questi interventi della Ditta Coratina dovranno essere approntati in sinergia con la Prima circoscrizione e con il Comune di Bari . Questi due organismi istituzionali dovrebbero, poi,senza indugio, avviare la procedura d'ufficio prevista dal decreto legislativo recante il "codice dei beni culturali e del paesaggio", ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, numero 137 per il riconoscimento ufficiale del Portico di Papapiccolo di Palese come bene architettonico da salvaguardare essendo testimonianza della società rurale passata.. I due consiglieri sperano così che si possa salvare dal crollo l'antico palmento di piazza Capitaneo che da più di un secolo è testimone degli eventi che si susseguono a Palese.
Per l’avvio della procedura sopraccitata ,il primo passo spetta indubbiamente al Consiglio della Prima Circoscrizione attraverso il lavoro preparatorio di un apposita delibera della commissione lavori pubblici che,guarda caso, ha tra i suoi membri i consiglieri Vito Di Cillo e Pasquale Sasanelli oltre a Michelangelo Cavone.
Quindi i cittadini aspettano fiduciosi un tale provvedimento che potrebbe essere capofila di una serie di riconoscimenti ufficiali per altri manufatti od immobili storici presenti nel territorio della Prima Circoscrizione.
Le foto del portico sono visionabili sul sito http://iltitolo.altervista.org
Gaetano Macina