10 aprile 2010

Assessore Sannicandro: una polemica sterile e pretestuosa

Mille appartamenti ai militari? Il sottosegretario dice “ok”
10 apr 2010 Barisera

Il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto
BARI – “La proposta della società Pro. Difesa S.r.l. di Bari, che prevede la realizzazione di 1000 alloggi, nel Comune di Bari, con requisiti di elevata qualità, specialmente ambientale e a prezzi molto convenienti è stata giudicata dal Ministero di notevole interesse”. Così il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, con delega alle infrastrutture militari, interviene nel dibattito apertosi dopo l’annuncio dell’iniziativa che prevede appunto la realizzazione di un migliaio di nuove unità immobiliari tra Palese e il San Poalo, nei pressi dell’attuale Cittadella della finanza.
“Per dare soluzione alle crescenti esigenze alloggiative del personale militare – dice Crosetto – il Ministero della Difesa ha esaminato e sta esaminando, nell’ambito del quadro normativo vigente e delle iniziative legislative in itinere, ogni possibile iniziativa, anche con il contributo di proposte e risorse private. La proposta della ProDifesa è stata sottoposta dal Ministero al parere del Consiglio di Stato che ne ha decretato la piena percorribilità e convenienza per l’Amministrazione Difesa”.
“A Febbraio – prosegue l’onorevole Crosetto – è stato sottoscritto l’atto negoziale tra la società e il Ministero della Difesa e lo scorso 18 marzo il ministro La Russa, in visita a Bari, ne ha dato notizia al Territorio, trovando ampio consenso tra tutti i militari interessati”.
Il 23 Marzo l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bari, ingegner Elio Sannicandro, ha diramato uno scritto dal titolo ‘Case per militari nell’Aeroporto di Palese? No grazie’, ripreso dalla stampa locale. “Di questo intervento – prosegue il sottosegretario – non posso assolutamente condividere i contenuti. Ha infatti dichiarato l’assessore che trattasi di case per civile abitazione quando, invece, trattasi esclusivamente di alloggi di servizio, sottoposti a vincolo perpetuo di destinazione militare”.
“Sannicandro in quell’occasione ha inoltre aggiunto che l’intervento, a causa dei prezzi così bassi, costituirebbe evidente scompenso sul Territorio, trascurando dice Crosetto – il fatto che per la Difesa la realizzazione di alloggi per il personale esula da implicazioni di carattere imprenditoriale e commerciale. L’unico intento del Dicastero è quello di assicurare la piena funzione istituzionale di difesa e sicurezza nazionale e la contestuale imprescindibile funzionalità dello strumento militare per il quale gli alloggi del personale costituiscono elemento essenziale per il raggiungimento dell’obiettivo”.
Secondo il sottosegretario “qualsiasi altra considerazione non può non apparire quale sterile e pretestuosa polemica che trova terreno fertile stante il clima pre-elettorale”.
“Mi sia infine consentito di esprimere una valutazione personale - conclude l’onorevole – relativamente al fatto che se fossi un cittadino di Bari, sarei preoccupato perché non mi sembra che l’Assessore all’Urbanistica sia proteso all’abbassamento dei prezzi ma piuttosto ne voglia mantenere alto il livello”.
Nota di redazione : Sannicandro parla troppo e continua a fare figure di m............

9 aprile 2010

7 aprile 2010

100 anni ! Auguri Maria di S.Spirito.

Santo Spirito ha festeggiato un’altra nonnina che il 6 Aprile ha compiuto cent’anni. Maria Maiorano ha festeggiato il suo compleanno circondata dall’affetto dei suoi cari,dagli amici e da tanti semplici cittadini a cominciare dal primo cittadino ,il presidente della Prima Circoscrizione Erio Di Liso. La Sig.ra Maria Maiorano (Nonna Maria) è nata a Palese il 06-04-1910 da una famiglia di commercianti. Si è sposata il 23-02-1930 con Daquino Biagio con il quale ha vissuto a S.Spirito in via Jolanda,5(dove tutt’ora risiede) La nonna è un esempio di generosità e dedizione al lavoro, gestiva infatti un negozio di frutta e verdura con il marito. La semplice cerimonia si è svolta nella “Taverna del corsaro nero” nei pressi della piazza S.Francesco a Santo Spirito. Un saluto ed auguri particolari sono stati rivolti alla signora Maria dai rappresentanti locali della UIL Pensionati ,i signori Giuseppe Milella ed Andrea De Cosmo che hanno consegnato ad Angelina la tessera onoraria della UIL-Pensionati oltre ad una pergamena con una poesia scritta in suo onore e recitata per l’occasione. Agli auguri di tanti altri compleanni, rivolti dal Presidente della Circoscrizione Di Liso,la nonnina ancora lucida ed attenta gli ha risposto candidamente augurando di raggiungere anche lui il traguardo dei cento anni.La frase è stata molto gradita da Di Liso: <<>> Ha una famiglia numerosa Nonna Maria. Ha avuto 10 figli purtroppo alcuni li ha persi, ora in 5 sono accanto a lei circondandola di calore e affetto senza dimenticare i 15 nipoti e 17 pronipoti. Nonostante la sua veneranda età e gli spiacevoli avvenimenti che hanno offuscato la sua felicità come la guerra , la morte di alcuni suoi cari tra cui il marito morto dieci anni fa, è una donna che ama la vita, la compagnia, la musica e l’allegria!Uno dei tanti nipoti,il signor Giuseppe Pesce,racconta che nonna Maria nel corso della sua vita non ha mai fatto particolarismi fra i suoi 15 nipoti e pronipoti, ma è riuscita sempre a ripartire equamente il suo amore nei riguardi di tutti quanti.Quando ci recavamo a salutarla nel suo negozio di frutta e verdura-continua il signor Pesce- regalava ad ognuno di noi una banana che,all’epoca era un frutto costoso e non facilmente presente sulle nostre tavole come oggi. Alla fine Nonna Maria, dopo aver ringraziato tutti i presenti. ha tagliato la torta dei cent’anni. A lei gli auguri più fervidi da parte della redazione

Gaetano Macina

4 aprile 2010

La cassazione incentiva gli abusivi :poveri noi !

Elogio del parcheggiatore abusivo. Arriva nientedimeno che dalla Cassazione che non puo' fare a meno di riconoscere come "per la cittadinanza", i posteggiatori non autorizzati svolgano un ''lavoro indispensabile'' che elimina tanti impicci di posteggio, liberandoli delle ''tante manovre fastidiose''. Partendo da questa considerazione, la Seconda sezione penale ha annullato la custodia domiciliare inflitta ad un parcheggiatore abusivo 60enne catanese, Benedetto M., indagato per tentata estorsione per avere chiesto l'obolo di un euro ad un automobilista per il servizio svolto in un parcheggio che appunto non era regolamentato. Il posteggiatore abusivo, ricostruisce la sentenza 12762, in uno spiazzo di parcheggio antistante il lido balneare di Catania, offriva il servizio, "come per uso consolidato avviene in talune citta' d'Italia, di spostare le autovetture lasciate in parcheggio, da coloro che trovano utile usufruire di tale spazio libero e non volevano avere il fastidio di doversi occupare di compiere complicate manovre per liberarsi dagli ostacoli costituti dalle vetture di quello spiazzo". I bagnanti affidavano a Benedetto chiavi e auto dietro pagamento di 1 euro per il servizio "utile" svolto. Senonche', uno degli automobilisti, Francesco D. C., non ritenne opportuno pagare l'obolo per la sorveglianza della autovettura ne' di consegnare le chiavi ma, successivamente, un malore della moglie lo costrinse a dovere spostare immediatamente l'auto. E dietro la richiesta dell'euro, l'automobilista ha denunciato il parcheggiatore per tentata estorsione. Il gip del Tribunale di Catania, il 26 agosto 2009, dispose la custodia domiciliare per il parcheggiatore abusivo, ritenendo un "ingiusto profitto" la richiesta di un euro per il servizio svolto. Contro il duro provvedimento, la difesa di Benedetto M. ha fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che non ci poteva essere ne' "minaccia", ne' "ingiusto profitto" dietro la richiesta. Piazza Cavour ha accolto il ricorso e, disponendo un nuovo esame davanti al Tribunale di Catania per verificare se veramente esista la necessita' delle "esigenze cautelari", ha comunque messo in rilievo l'utilita' del servizio svolto dai parcheggiatori non autorizzati. La Cassazione, dunque, riconosce come "dato pacifico che Benedetto M. offriva un servizio ben accetto e ritenuto, a livello diffuso della cittadinanza, indispensabile, in quel luogo, proprio per potere tranquillamente usufruire del posteggio dell'autovettura". Prova ne sia, dice piazza Cavour, che all'indagato venivano lasciate le chiavi "perche' provvedesse ad effettuare quelle manovre di parcheggio che altrimenti avrebbero dovuto fare gli stessi possessori delle vetture". In questa prospettiva, "la pretesa ingiustizia della richiesta dell'obolo di un euro diventa evanescente - riconoscono gli 'ermellini' - e si attenuano anche i turbamenti che i modestissimi precedenti penali" dell'indagato "possono creare in relazione alle esigenze cautelari, peraltro motivate in modo assertivo, stereotipato e per nulla in sintonia con i principi" dettati da piazza Cavour in relazione alle esigenze cautelari
(Adnkronos)