28 luglio 2007

COMUNE AUTONOMO :rimandati a Settembre



Rinviato a Settembre l’approvazione del referendum consultivo per l’Autonomia, questo il responso finale del consiglio regionale pugliese emesso alle 23: 30 del 25 luglio 2007 dopo una lunga maratona iniziata il 24 Luglio fra le polemiche scatenate in consiglio per i tragici avvenimenti di Peschici. I punti 5 e 6 all’ordine del giorno riguardanti l’approvazione del referendum consultivo sull’Autonomia di Carbonara –Ceglie-Loseto e Palese –S.Spirito sono stati esaminati alle 23: 00 circa del 25 Luglio in un’aula ormai semivuota con i consiglieri regionali stanchi ed assonnati dopo ben 8 ore di dibattito per la discussione ed approvazione del DDL "Rendiconto generale della Regione Puglia per l'esercizio finanziario 2006" e poi del DDL n. 16/2007 del 04/07/2007 "Legge di assestamento e di seconda variazione al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2007.
In questo clima però, non sono mancati, spunti interessanti nella discussione seguita alla lettura del Presidente del Consiglio Regionale Pietro Pepe degli ordini del giorno 5 e 6 sopraccitati. Esordiva il presidente della VII ^ commissione consiliare affari istituzionali Gianfranco Chiarelli che proponeva il rimando ad altra seduta consigliare la discussione sul referendum per quanto riguardava la 4 ^ Circoscrizione (Carbonara –Ceglie-Loseto) .Questo- spiegava lo stesso Chiarelli- a causa di alcune note e rilievi degni di attenzione pervenute alla Commissione ed al presidente del Consiglio Regionale da parte della FEDERAZIONE REGIONALE DELLA PUGLIA CONSOCIAZIONE LOCALE BARI - Partito Repubblicano Italiano di Carbonara a firma dell’ex. consigliere comunale ed oggi segretario del P.R.I Giuseppe Calabrese. Riguardo invece la Prima Circoscrizione (Palese-S.Spirito) -dichiarava lo stesso Chiarelli -era tutto ok e si poteva discutere tranquillamente ed approvare il referendum consultivo. Il Presidente Pepe però proponeva a questo punto un percorso unico per i due provvedimenti.Interveniva subito dopo il consigliere Luigi Loperfido(presentatore del Disegno di Legge sull’autonomia di Palese e Carbonara) che si riteneva d’accordo formalmente con le tesi espresse dal precedente relatore Chiarelli, ma non ne condivideva la sostanza. Motivava il suo pensiero spiegando che dopo un anno di approfondimento con il contributo di avvocati e tecnici non vi era motivo di rinviare il provvedimento di nuovo alla commissione. Loperfido non riteneva motivato il rinvio a causa di una denuncia presentata da un esponente 80 enne del Partito Repubblicano di Carbonara che, pur possedendo un’alta professionalità viveva ormai di “picche e ripicche”, le tesi e le argomentazioni espresse da questi non erano valide a suo parere. Alla fine prendendo atto della volontà del Presidente e del consiglio sovrano in merito al rinvio del provvedimento per Carbonara, dava il suo assenso. Il presidente Pepe a questo punto chiedeva allo stesso Loperfido se i due provvedimenti relativi a Carbonara e Palese potevano essere spostati alla successiva riunione di consiglio, prevista per il mese di Settembre. Il consigliere Loperfido argomentando e motivando il suo parere, chiedeva che il provvedimento di Palese, non essendoci motivi ostativi, poteva essere discusso ed approvato immediatamente. Pepe, a questo punto, stanco e consapevole dell’aria di smobilitazione che aleggiava in aula, pur chiedendo scusa a Loperfido per” l’abuso d’ufficio”disponeva il rinvio dei due provvedimenti con la promessa di inserimento nel primo ordine del giorno di Settembre. Durante il dibattito sul bilancio si era posto anche il problema di garantire la copertura finanziaria per l’indizione del referendum e nel caso di Palese-Santo Spirito,grazie anche al Consigliere Lo perfido, sono stati reperiti in bilancio 150mila euro, sufficienti per chiamare alle urne i 30mila residenti.
Gli esami non finiscono mai –diceva il grande Eduardo De Filippo-ed anche per Palese e Carbonara gli esami continuano essendo stati rimandati a Settembre con la speranza che una strameritata promozione metta la parola fine alla legittima e sacrosanta richiesta di referendum per l’autonomia.
Gaetano Macina Luglio 2006

25 luglio 2007

Governo bocciato da due italiani su tre

L’attuale Governo di centrosinistra viene bocciato da due italiani su tre. La stragrande maggioranza (60%) chiede che si vada a elezioni anticipate e solo il 14% ritiene che l’attuale maggioranza saprà governare ilPaese e fare le riforme necessarie. Sono i dati dell’ultimo sondaggio realizzato da Ipsos per Il Giornale della Libertà su “gli italiani e il Governo Prodi”, dal quale emerge un alto indice di sfiducia causato dai risultatiottenuti fino ad oggi. Il 31% ritiene che nella migliore delle ipotesi la maggioranza non sarà in grado di fare granché e vivacchierà fino a fine legislatura, per il 21% degli italiani non concluderà il mandato e il 27% si aspetta la caduta del Governo da qui a qualche mese. Non vanno meglio le pagelle date ai singoli ministri. Ad aprire e a chiudere la lista dei promossi e dei bocciati ci sono due ministri antagonisti e alquanto litigiosi fra loro, Antonio di Pietro e Clemente Mastella, ai ferri corti sul tema della riforma dell’ordinamento giudiziario. Fra tutti l’unico promosso con la sola sufficienza è Di Pietro (Infrastrutture), mentre in fondo alla lista dei bocciati c’è Mastella (Giustizia). Nella punizione popolare pesano i risultati del Governo sui temi che più concretamente incidono sulla vita quotidiana degli italiani, tasse in testa. Argomento , quest’ultimo , che ci dà un primato europeo, ma negativo. Siamo, infatti, il Paese con la tassazione più alta: il 65,8%, a fronte di una media europea del 64,1% e una media statunitense del 37,3%. Una tassazione che incide pesantemente su cittadini e imprese e per la quale non si vedono spiragli nemmeno da parte del nuovo Dpef varato dal Governo e subito bocciato dall’Europa. Anzi, stiamo per candidarci a un altro primato non invidiabile sulla tassazione per le imprese: ora, a livello mondiale, siamo al quarto posto e, a partire dal 2008 , con il previsto abbassamento di tassazione in Germania , saremo i primi in Europa. E con tale precondizione continueremo a essere verosimilmente fanalino di coda nella crescita della produttività e della competitività delle nostre imprese.
Altro elemento di disorientamento popolare sono le pensioni, un fronte che non accontenta né chi è alla fine della carriera lavorativa né chi è nel pieno sviluppo dei propri progetti di vita, entrambi preoccupati dal numero esorbitante (23 milioni) di pensionati,una cifra cresciuta dell’8% solo nell’ultimo decennio.
Gli italiani si sentono lasciati a se stessi anche in tema di sicurezza, fra un’emergenza criminalità denunciata a chiare lettere dal nuovo capo della polizia Antonio Manganelli e caratterizzata sempre più dalla presenza di immigrati clandestini soprattutto in Nord Italia. E a peggiorare il senso di insicurezza ci sono anche le cifre causate dall’indulto, prima azione politica realizzata sotto la guida dell’attuale maggioranza e che ha provocato un nuovo picco di atti delinquenziali, soprattutto aggressioni e rapine in villa.
L’ambiguità, fin dal mancato inserimento della realizzazione della Tav in Val di Susa nel programma di Governo, della politica infrastrutturale e l’inefficacia delle misure per ridurre l’enorme spesa pubblica (20 miliardi di euro di troppo spesi ogni anno) e annessa burocrazia sono altri due temi che hanno alimentato negli ultimi mesi la sfiducia degli italiani. Prima dei sondaggi, notai, farmacisti, benzinai, pompieri e altre categorie avevano tuttavia già detto ‘no’ al Governo Prodi.
(Nota tratta dal Giornale della Libertà)

23 luglio 2007

Immagini dalla Prima Circoscrizione- Bari


SANTO SPIRITO - PORTO
(clicca sull'immagine per ingrandire)