L' Anas chiuderà al traffico a partire dalle 6 di mercoledì 19 settembre, e fino alle 6 del 19 ottobre, la rampa di accesso alla Tangenziale di Bari, in direzione Foggia, per il flusso veicolare proveniente dal centro della città di Bari da via Amendola. La chiusura - spiega l’Anas in una nota - si è resa necessaria per la realizzazione in piena sicurezza dei lavori di urbanizzazione primaria di competenza del Comune di Bari, e sarà segnalata agli utenti attraverso un’apposita segnaletica
14 settembre 2007
12 settembre 2007
SCANDALO ALL'UNIVERSITA' DI BARI
Paura di non superare il test di ammissione alle facoltà di Medicina e Odontoiatria? Timori di essere bocciati all’esame. No problem. Bastava pagare. Fino a 8.000 euro per mettere la crocetta nella casella con la risposta esatta; fino a 30.000 euro una volta promossi definitivamente. Un andazzo che nelle università di Bari, Ancona e Chieti (e chissà di quanti altri atenei ancora da scoprire...) si era trasformato in un rodato sistema che faceva la gioia di tutti: bidelli e impiegati amministrativi (nel ruolo di intermediari), professori (nel ruolo di corrotti) e studenti (nel ruolo di corruttori). La Guardia di finanza che ha scoperto l’imbroglio parla di «poche mele marce»; sufficienti però a infangare di riflesso anche la maggioranza di docenti e universitari onesti.Le Fiamme gialle hanno documentato infatti l’esistenza di una organizzazione che ha provveduto a fornire ad almeno una cinquantina di studenti le risposte esatte dei test nel corso dell’ultima prova di ammissione che si è svolta il 4 e il 5 settembre scorso. Gli investigatori hanno intercettato nel corso dello svolgimento della prova telefonate e sms, hanno filmato una fitta rete di complici che riuscivano a fare arrivare le domande dei test a una vera e propria «sala operativa» dove i quesiti venivano risolti e inviati per sms o per telefono ai candidati. L’organizzazione aveva fatto in modo da far iscrivere alla prova per ogni studente almeno una o più persone che lo avrebbero aiutato, ed aveva concordato anche la composizione delle aule. Questo tentativo, almeno nell’università di Bari, è stato però sventato grazie al rettore che, poco prima del concorso, ha deciso di ricollocare gli studenti in aula in base all’età. Sette finora gli indagati dalla Procura della Repubblica di Bari al termine di indagini cominciate l’anno scorso: il ginecologo Giuseppe Varcaccio (consigliere comunale di An a Bari), che aveva un figlio che partecipava ai test; Marcantonio Pollice, il figlio Giulio e la moglie Paola Favaretto, titolari della società che preparava gli studenti ai test; l’esperto di informatica Francesco Avellis, Emanuele Valenzano, papà di una studentessa e Maurizio Procaccini, direttore dell’Istituto di scienze odontostomatologiche e presidente del corso di laurea di Odontoiatria dell’università politecnica delle Marche. Quest’ultimo in serata si è detto «esterrefatto» per l’accusa e ha proclamato la sua totale estraneità ai fatti. Per i sette l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla truffa ai danni dello Stato. Le indagini sono iniziate in giugno e hanno avuto come oggetto i test di ingresso alle due facoltà baresi svoltisi nel periodo 2002-2006.
(Fonte IL GIORNALE 11 Settembre 2007)
SCIOPERO ACQUISTI 13 SETTEMBRE 07
Sciopero generale: niente acquisti per 24 ore
Niente pane, pasta, latte, sigarette, caffè. Nessuno genere di acquisto. E' la richiesta fatta dalle associazioni dei consumatori agli italiani, per rispondere all'ennesima tornata di aumenti che ha coinvolto un po' tutti i settori.La boa della terza settimana del mese viene raggiunta con difficoltà dalle famiglie, che tentano di barcamenarsi con un potere d'acquisto degli stipendi ridotto all'osso. Dalle assicurazioni alle banche, dal carburante all'energia, dai libri scolastici ai prodotti alimentari e ai trasporti.L'iniziativa presa dalle associazioni è una risposta innanzitutto al Governo centrale che ha dichiarato "ingiustificati gli allarmismi registrati in questi giorni su aumenti generalizzati dei prezzi, anzi dalla riunione sui prezzi che si è svolta a Palazzo Chigi, è emerso invece che vi sono sostanziali diminuzioni".Adoc, Adusbef, Codacons e Feder_consumatori, hanno così indetto lo sciopero generale della spesa per il 13 settembre.Ventiquattr'ore di black out da acquisti."Cerchiamo di contrastare una odiosa speculazione da filiera", dichiarano le associazione di tutela dei consumatori che attendono "impazienti che il Governo indichi dove siano le diminuzioni registrate".
Niente pane, pasta, latte, sigarette, caffè. Nessuno genere di acquisto. E' la richiesta fatta dalle associazioni dei consumatori agli italiani, per rispondere all'ennesima tornata di aumenti che ha coinvolto un po' tutti i settori.La boa della terza settimana del mese viene raggiunta con difficoltà dalle famiglie, che tentano di barcamenarsi con un potere d'acquisto degli stipendi ridotto all'osso. Dalle assicurazioni alle banche, dal carburante all'energia, dai libri scolastici ai prodotti alimentari e ai trasporti.L'iniziativa presa dalle associazioni è una risposta innanzitutto al Governo centrale che ha dichiarato "ingiustificati gli allarmismi registrati in questi giorni su aumenti generalizzati dei prezzi, anzi dalla riunione sui prezzi che si è svolta a Palazzo Chigi, è emerso invece che vi sono sostanziali diminuzioni".Adoc, Adusbef, Codacons e Feder_consumatori, hanno così indetto lo sciopero generale della spesa per il 13 settembre.Ventiquattr'ore di black out da acquisti."Cerchiamo di contrastare una odiosa speculazione da filiera", dichiarano le associazione di tutela dei consumatori che attendono "impazienti che il Governo indichi dove siano le diminuzioni registrate".
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