22 febbraio 2008

Piano Particolareggiato S.Spirito : la Circoscrizione rinvia


Nulla di fatto per il piano particolareggiato di Santo Spirito in prima circoscrizione. Il consiglio monotematico del 18 Febbraio 2008 era stato convocato per discutere ed esprimere parere sul
” Piano particolareggiato e delle direttive per le ristrutturazioni nel centro storico di Santo Spirito”.
Dopo l’appello dei consiglieri, il presidente Rodio ha comunicato che l’apposita commissione circoscrizionale non si era espressa sul Piano ed aveva rimandato la delibera al consiglio circoscrizionale per la discussione in aula .Subito dopo è intervenuto il capogruppo dell’UDC Gianni Moretti che ha chiesto di spostare la discussione ed il parere di una settimana La delibera-ha spiegato Moretti- era stata già esaminata tempo fa dal consiglio ed inviata al Comune con aggiunte,suggerimenti e piccole variazioni. Alla luce di tutto questo, era necessario avere un po’ più di tempo per la disamina del nuovo documento pervenuto alla Circoscrizione. Interveniva subito dopo il Vice Presidente Vito Di Cillo che esprimeva perplessità sulla richiesta di rinvio che avrebbe fatto slittare i tempi di rinvio al Comune oltre i 30 giorni stabiliti dal regolamento e sicuramente poteva far scaturire qualche problema in ordine all’attuazione rapida del Piano Particolareggiato .
Interveniva Giovanni Di Mella (L.E) favorevole allo slittamento dell’ordine del giorno e nel contempo chiedeva che fosse data la possibilità ai consiglieri di fare comunicazioni ed interrogazioni per altri argomenti .La richiesta veniva bocciata in quanto il regolamento non consente questa possibilità su ordini del giorno monotematici.
Michele Albanese (indipendente) chiedeva chiarimenti sui tempi previsti per esprimere il parere da parte del Consiglio Circoscrizionale e se lo slittamento dell’ordine del giorno avrebbe potuto creare problemi di qualsiasi natura .
In risposta al Consigliere Albanese,il presidente Rodio precisava che la delibera era pervenuta alla Prima Circoscrizione il 21 Gennaio 2008 e quindi il termine utile per esprimere parere era il 21 Febbraio 2008. A suo parere la delibera era molto complessa e quindi richiedeva altro tempo per esaminarla a fondo e dare un parere qualificato .L’amministrazione comunale- proseguiva Rodio- avrebbe tenuto conto delle osservazioni e del parere del consiglio della Prima Circoscrizione al di là della scadenza prefissata di 30 Giorni.
Messa ai voti,la proposta di spostamento dell’ordine del giorno al 28 Febbraio,veniva approvata a maggioranza.
Gaetano Macina Febbraio 2008

20 febbraio 2008

Una vittoria che solleva il morale


La Libertas Palese batte la Champions Putignano per 1-0 e riprende il contatto con il San Paolo.Un vento gelido ed un freddo polare non hanno impedito alla tifoseria palesina di incitare la squadra locale per tutta la durata della partita .Merito soprattutto di un gruppo di giovani tifosi rossoblu che con canti ,tamburi e sventolando una grande bandiera hanno riscaldato l’ambiente e gli animi di tutti gli altri sostenitori della squadra che si sono uniti entusiasti al coro dei ragazzi.
Di questo clima favorevole, auspicato alla vigilia dal Presidente Antonio De Lucci, ne ha tratto vantaggio tutta la squadra palesina che è sembrata meno impacciata e più concreta rispetto alle precedenti esibizioni. Permangono ancora incertezze a centrocampo dove si sente la mancanza di un regista che serva con dovizia e precisione i bomber palesini Bonasia e Costantino, la squadra infatti gioca soprattutto di rimessa con lanci lunghi che molte volte sono preda delle difese avversarie. E’ dispiaciuto apprendere che Tommaso Attolico,ottimo giocatore della Libertas, ,per ragioni sconosciute ha deciso unilateralmente di non giocare più con la squadra rossoblu e questo ha creato qualche piccolo problema alla società palesina che sta cercando di porre rimedio a questa improvvisa defaillance.Il neo acquisto Biancofiore schierato a fianco del bomber Michele Costantino non ha entusiasmato molto ed è sembrato lento ed impacciato ma potrà rifarsi e far valere le sue doti nelle prossime partite.Un altro aspetto che l’allenatore Lele Loconsole dovrà curare è la deconcentrazione dei giocatori palesini sia durante gli incontri clou che durante la fase finale delle partite.In diverse partite questa defaillance non ha consentito alla squadra rossoblu di cogliere il risultato pieno ed alcune volte di non cogliere nemmeno un punto.
La partita ha messo in risalto una squadra avversaria ostica e per nulla intimorita del più blasonato avversario in cerca del punteggio pieno ed ha rintuzzato con una difesa arcigna gli attacchi della Libertas Palese. Il primo tempo non ha offerto particolari emozioni o fatti degni di nota a parte un infortunio al giocatore palesino Amoruso che ha dovuto lasciare il campo per colpa di un avvallamento pericoloso del campo .Di questi avvallamenti e buche ne esistono diversi sul terreno di gioco e sono pericolosi per gambe e piedi delle centinaia di giocatori che settimanalmente giocano e si allenano su di esso.
Il secondo tempo vede la squadra palesina farsi più intraprendente e decisa a fare risultato.Il gol giunge al 20’ quando Dino Gallo sfuttando uno spiovente proveniente dalla sinistra incorna il pallone e batte l’incolpevole portiere del Castellana, 1-0 per la Libertas Palese. Un palo ed una traversa, colpiti dai giocatori palesini, legittimano alla fine la vittoria della squadra palesina..
Domenica prossima una partita decisiva per la Libertas si gioca a Rutigliano contro la Rinascita Rutiglianese antagonista diretta nella lotta per i primi posti della classifica del girone B di seconda categoria..

Gaetano Macina

19 febbraio 2008

I Circoli, la gente, il Popolo: con i cittadini per risollevare l’Italia

EDITORIALE DELLA PRESIDENTE

La scorsa settimana su “Il Giornale della Libertà” abbiamo titolato:“Ricominciamo”. Sì, facciamo ricominciare all’Italia l’avventura interrotta nel 2006. Con Silvio Berlusconi. Eccoci. Noi ci siamo. I Circoli della Libertà sono qui, per contribuire al successo del Popolo della Libertà, che – io ne sono certa - si avvia a vincere le elezioni e poi a governare dando finalmente una svolta al modo di fare politica in questo Paese. Il lavoro che abbiamo fatto sin qui ha già prodotto risultati concreti, pesanti e significativi, nelle città e nei paesi in cui si sono moltiplicati i Circoli della Libertà. Siamo tanti. Al meeting di sabato scorso abbiamo anche fornito qualche dato: siamo già più di 6500 Circoli in tutta Italia; le nostre iniziative hanno coinvolto già più di un milione di cittadini. Al Teatro Nuovo era presente la gente che ha ingrossato le fila del nostro movimento. La nostra organizzazione è ormai per quantità di convinte adesioni, consolidate strutture e capacità propositive una protagonista dell’Italia di oggi. E il nostro ruolo vogliamo giocarlo all’interno del nuovo e più grande movimento che è il Popolo della Libertà.
E credo anche che abbia una ancor più chiara valenza politica il fatto che il presidente Berlusconi abbia voluto scegliere proprio questo nostro meeting per dare l’avvio alla campagna elettorale per il
Popolo della Libertà. Lo ha fatto solo per un senso di amicizia nei nostri confronti? L’amicizia conta molto per lui e per noi. L’amicizia è quello che fa dire al presidente Berlusconi che io sono la più grande “rompi…scatole” che ha incontrato. Un gran complimento, di cui l’ho già ringraziato in privato e in pubblico.
All’inizio, quando del Popolo della Libertà esisteva solo un’idea allo stato embrionale, hanno provato a zittirci in tutti i modi. Dilettanti allo sbaraglio ci chiamavano. E talvolta ci dicevano anche di peggio.E c’era da capirli perché per molti di loro rivoluzionare e in questo modo il sistema politico era solo un progetto bislacco e, di fatto, quasi irrealizzabile, un traguardo distante anni luce. Tutti la pensavano così. Anche Walter Veltroni che allora era ancora chiuso nella torre d’avorio del suo Campidoglio. Tutti meno uno Berlusconi. Quando ancora Ds e Margherita si affannavano intorno alla loro fusione di apparati e segreterie, Silvio Berlusconi ha visto che c’era un popolo già pronto per dare corpo a un unico grande movimento dei liberali e dei moderati italiani. Era il popolo sceso in piazza il 2 dicembre 2006 contro la prima Finanziaria di Prodi. Era il popolo che ha prodotto adesioni in tutta Italia ai nostri Circoli della Libertà.
Ed è di questa nuova realtà che i Circoli intendono ora far parte. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità in tutte le sedi della rappresentanza popolare, dal consiglio comunale del più sperduto municipio, alle aule del Parlamento. Lì vogliamo portare idee di rinnovamento dell’apparato pubblico, politico ed istituzionale che abbiamo maturato, in tutti questi mesi, attraverso un libero e aperto confronto con gran parte della società civile. Perché il mandato che noi abbiamo ricevuto dai cittadini che, a centinaia di migliaia, hanno fino ad ora aderito ai nostriCircoli, non è certo quello di proporre,in Parlamento, l’ennesima leggina di sostegno per le comunità
montane o un purtroppo inapplicabile calmiere sui prezzi. Ci è stato chiesto e a gran voce ben altro. Ad esempio, un cambiamento radicale degli apparati e di molte delle sovrastrutture che oggi si affastellano,con enormi costi, nel sistema pubblico mettendo mano a leggi, riforme ed interventi che colpiscano sprechi e privilegi. La richiesta è forte e chiara. I cittadini che incontriamo hanno voglia di cambiare e di partecipare. Cambiamento e partecipazione sono state due parole che ci hanno guidato fin dall’inizio. Sono quelle che ci porteranno ad assumere compiti e responsabilità anche in futuro

Vittoria Brambilla