È una vera idiozia». Così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni intervenendo a «Panorama del giorno» su Canale 5 definisce le affermazioni del leader del Pd, Dario Franceschini che aveva evocato lo spettro delle leggi razziali per alcuni articoli del ddl sicurezza. «Io - aggiunge Maroni - dovrei indignarmi di questa cosa, ma ci sorrido solo perché capisco due cose. Primo che Franceschini non ha minimamente letto il nostro provvedimento, secondo che quello che dice Franceschini è la conferma che sul tema dell'immigrazione noi combattiamo l'immigrazione clandestina e facciamo ogni sforzo per integrare quelli che vengono onestamente a lavorare, Franceschini e il Partito democratico - aggiunge - sono invece a favore dell'immigrazione clandestina, non c'è altra ragione per dire le stupidaggini che Franceschini ha detto».
LA DIFESA DEL DDL SICUREZZA- «Tutte le norme che abbiamo introdotto sono presenti nell'ordinamento europeo e sono state discusse con il commissario europeo», ha detto ancora Maroni per il quale il pacchetto sicurezza costituisce un passo in avanti importante «nella lotta all'immigrazione clandestina e nella lotta alla criminalità organizzata. Abbiamo messo norme antimafia concordate con il procuratore nazionale, Piero Grasso e con le associazioni antiracket e la Confindustria Sicilia che si batte quotidianamente contro la mafia». Il ministro commentando ancora le parole di Franceschini si è detto «allibito nel sentire chi queste norme le critica senza neanche averle lette. Evidentemente chi lo fa è più dalla parte dei mafiosi che non dalla parte dei cittadini onesti». (Da il Corriere della Sera)
LA DIFESA DEL DDL SICUREZZA- «Tutte le norme che abbiamo introdotto sono presenti nell'ordinamento europeo e sono state discusse con il commissario europeo», ha detto ancora Maroni per il quale il pacchetto sicurezza costituisce un passo in avanti importante «nella lotta all'immigrazione clandestina e nella lotta alla criminalità organizzata. Abbiamo messo norme antimafia concordate con il procuratore nazionale, Piero Grasso e con le associazioni antiracket e la Confindustria Sicilia che si batte quotidianamente contro la mafia». Il ministro commentando ancora le parole di Franceschini si è detto «allibito nel sentire chi queste norme le critica senza neanche averle lette. Evidentemente chi lo fa è più dalla parte dei mafiosi che non dalla parte dei cittadini onesti». (Da il Corriere della Sera)