29 settembre 2007

DAL CIRCOLO DELLA LIBERTA' Palese-S.Spirito


Il Consiglio Direttivo del Circolo della Libertà 1^ Circoscrizione Santo Spirito - Palese, in ordine al manifesto sottoscritto dai consiglieri circoscrizionali di centro sinistra, evidenzia che sarebbe stato più opportuno rivolgerlo al sindaco Emiliano.
Ci riferiamo, in particolare, alla “partecipazione dei cittadini” al governo della città tanto conclamata dal Sindaco Emiliano e la cui azione di governo ha dato, sul nostro territorio, i seguenti risultati:
Opere pubbliche realizzate: zero
Sicurezza pubblica: non pervenuta
Igiene pubblica: latitante
Commercio ambulante e abusivo: dilagante
Allagamenti del territorio per pioggia:
continui

Nonostante l’attività propositiva della Circoscrizione l’Amministrazione Comunale continua ad essere assente.
Sarebbe stato meglio per i consiglieri firmatari ricordare alla propria maggioranza in Consiglio Comunale il declino che il territorio sta subendo anziché versare inutili parole, parole, parole, parole ……..
Il Consiglio Direttivo del Circolo della Libertà
1^ Circoscrizione Santo Spirito - Palese

26 settembre 2007

Intervista al Presidente dal Corriere della Sera del 17/9/2007



I CIRCOLI DELLA LIBERTÀ RACCOLGONO SEMPRE PIÙ CONSENSI
«Io sono 9 mesi che vado ripetendo che il nostro movimento non è un partito. I nostri obiettivi sono altri».Quali?«Schemi diversi, dalla politica tradizionale. Far partecipare, partendo dal basso, tutti coloro che non credono, o non si avvicinano, ai partiti. O che hanno voltato le spalle alla politica, nel fronte liberale e moderato».Prima o poi l'appuntamento delle urne verrà.«Oggi gli obiettivi sono questi, poi vedremo. Il progetto del Partito della Libertà riguarda anche i circoli ha detto Berlusconi. Quindi...».In Forza Italia la rossa Michela Brambilla fa notizia anche quando sta zitta. Organizza i Circoli della Libertà, dietro l'occhio attento del Cavaliere. Soprattutto suscita gelosie e diffidenze. Tanto che ieri l'altro l'ex premier ha dovuto, per tranquillizzare i dirigenti azzurri, scrivere una nota assicurando che i circoli non saranno mai un partito.Perché lei fa tanta paura? C'è anche chi dice che sia tutto fumo.«Della paura non posso curarmi. Sul fumo le rispondo invitandola a guardare la nostra tv delle Libertà. Il centralino è intasato ogni giorno dalla gente che vuole intervenire in diretta, tanto che abbiamo dovuto creare un call center».Ma lei è consapevole di aver creato un vero e proprio psicodramma dentro Forza Italia?«Il nostro attivismo può dare fastidio, ma di questo non m'importa. Noi rispettiamo i partiti che oggi fanno politica, ma riteniamo di doverla fare in un altro modo e a chiederci questo sono proprio i cittadini».Un po' come Beppe Grillo. Lo teme?«Sono giorni che il pallino della politica sembra nelle sue mani, più per le reazioni che per quello che fa, o per i suoi insulti. Ma la sua protesta è più provocazione mediatica che altro. Noi raccogliamo l'insofferenza della gente e cerchiamo di strutturarla in proposte che servano a cambiare il modo di gestire questo Paese».Torniamo a Forza Italia.«Psicodramma? Noi non abbiamo alcuna intenzione di prevaricare l'azione di Forza Italia. Non ho mai risposto alle provocazioni, soprattutto gratuite. Mi rendo conto, però, che i nostri circoli hanno scompaginato il modo di lavorare di tanti politici doc. Io faccio l'imprenditore da tanti anni, conosco i problemi di questo Paese come li conoscono tanti politici di professione. Eppure ci sono stati tentativi di metterci nell'angolo, come se per fare politica occorresse possedere quei tre quarti di nobiltà che servono per essere accettati al circolo della caccia. Non le sembra assurdo?».Ci sarà qualcuno che l'apprezza dentro Forza Italia.«Tanti, da Pisanu a Frattini».Finita qui la lista?«Non sono mai stata esibizionista. L'importante è che il nostro movimento continui a raccogliere, come accade, consensi sempre più larghi. Ora ci stiamo dotando di comitati esecutivi provinciali e regionali».Dell'Utri dice che i suoi circoli sono numeri, in realtà non esistono.«Le opinioni sono libere. Vedremo il 6 ottobre, nostro primo meeting nazionale. Non vedo l'ora di giocare a carte scoperte».Lei dice di avere tanti iscritti pentiti di aver votato a sinistra.«Nel nostro movimento lavorano insieme elettori dell'intera area moderata, compresi tanti delusi dalla Margherita e dal Partito democratico, che non hanno alcuna intenzione di spostarsi a sinistra».

24 settembre 2007

COMUNI AUTONOMI: il 2 Ottobre la Regione decide sull'Autonomia.


Carbonara e Palese S.Spirito comuni autonomi: nuovo disco verde in commissione tornano in al Consiglio regionale le proposte di legge Loperfido-Brizio
Tornano all’esame del Consiglio regionale le proposte di legge che prevedono l’istituzione dei nuovi comuni, Carbonara-Ceglie-Loseto e Palese-S.Spirito. Lo ha deliberato all’unanimità la commissione affari istituzionali. Sarà l’Assemblea consiliare nel suo complesso ad approfondire tutti gli aspetti e a decidere sulle due iniziative legislative a firma dei consiglieri Gigi Loperfido e Simone Brizio.Prima della pausa estiva, sempre la settima aveva sciolto il dubbio sui referendum consultivi previsti dalla legge regionale. La commissione presieduta da Gianfranco Chiarelli aveva individuato nei cittadini dei futuri comuni “la popolazione interessata da consultare”, secondo l’orientamento della Corte Costituzionale. Non tutti i cittadini di Bari, ma i soli abitanti delle frazioni che aspirano a staccarsi dal capoluogo, valorizzando la loro indipendenza. “Sono queste le condizioni che ricorrono, a parere unanime di tutti i colleghi”, ha dichiarato il presidente Chiarelli.L’interpretazione si basa su una relazione dell’ufficio legislativo che ha sintetizzato gli orientamenti giurisprudenziali. La Consulta consente di limitare il voto referendario ai cittadini che devono distaccarsi, purchè ricorrano i requisiti della “limitata entità del territorio e della popolazione rispetto al totale”. Altra condizione è che il gruppo che sollecita l’autonomia esista già come area eccentrica e con una propria “caratterizzazione distintiva”.Nella relazione alle proposte di legge, i proponenti Loperfido e Brizio fanno notare che i “territori considerati sono stati aggregati a Bari in maniera a suo tempo artificiale ma si sono sempre considerati comunità distinte. La popolazione rivendica l’autodeterminazione amministrativa e politica di frazioni che vivono in periferia, in tutti i sensi, non ricevendo quasi mai dal centro in cambio a quanto danno invece col loro impegno umano e professionale, la produttività, gli apporti culturali e la tassazione locale”. (Regione Puglia)