L'anno duemiladieci il giorno ventinove del mese di Marzo, , alle ore 14.30, mezz'ora prima della chiusura dei seggi per le elezioni Regionali la Giunta Emiliano ha regalato a tutti i cittadini di Bari l'uovo di Pasqua,un aumento considerevole della TARSU (Tassa sui Rifiuti) del 25% !! Ai nemici dell'Autonomia il primo aperitivo è stato servito!!! Poi seguiranno i primi ,i secondi,la frutta ed alla fine un bel .....cannolo gigante
31 marzo 2010
30 marzo 2010
Tatarella,Fitto paga scelte miopi- Quinta puntata
TATARELLA, FITTO PAGA SCELTE MIOPI «Quello del ministro Fitto mi sembra un atto doveroso, oltre che una assunzione di responsabilità politicamente apprezzabile». Lo dichiara l’eurodeputato del Pdl Salvatore Tatarella. «Le scelte sbagliate del ministro di Maglie – spiega in una nota – imposte con prepotenza e con qualche furbizia a un riottoso e alla fine remissivo Silvio Berlusconi, hanno penalizzato innanzitutto la Puglia, ma hanno anche tolto al centrodestra la grande soddisfazione di uno storico sorpasso: il conto finale del 7 a 6 sarebbe stato un trionfo: il 6 a 7 è pur sempre un successo, ma se un po' di amaro ci resta in bocca dobbiamo dire grazie solo a Raffaele Fitto». «Se invece di obbedire a un miope e personale calcolo di potere personale – prosegue Tatarella – Fitto avesse accolto il paterno consiglio di Silvio Berlusconi di candidare Adriana Poli Bortone, allargando l’alleanza anche all’Udc, oggi staremmo festeggiando la vittoria del centrodestra anche in Puglia e Nichi Vendola, invece di una nuova icona della sinistra nazionale, sarebbe solo un ex presidente di Regione, sconfitto al pari dei suoi colleghi meridionali di Calabria e Campania: sommando i voti ottenuti dalla Poli e da Rocco Palese, Vendola sarebbe stato nettamente battuto». «Così – conclude Tatarella – per quanto gli va dato merito per le dimissioni e la assunzione di responsabilità, questo atto non esaurisce la necessità che in Puglia si apra immediatamente un dibattito per ridisegnare scelte politiche e classe dirigente del Pdl».
Dalla Gazzetta
Berlusconi lo aveva detto......Fitto sarai responsabile ! Quarta puntata
dal Quotidiano di bari
Queste elezioni suonano come l'urlo dei francesi mentre i rei venivano portati alla ghigliottina. La piazza non è però, Place de Greve a Parigi -prima collocazione della macchina mortale- ma è quella nostrana, tutta politica. La vittoria di Nichi Vendola avrà molteplici conseguenze, a destra come sinistra. Nel partito del Premier Silvio Berlusconi, il primo “nobile” che sarà sottoposto alla procedura infamante della ghigliottina, sarà sicuramente il Ministro Raffaele Fitto. E' stato quest'ultimo infatti, a proporre la candidatura di Rocco Palese a Berlusconi, convincendolo. Il Premier, in quella circostanza, fu dissuaso dal Ministro salentino a considerare la candidatura della Senatrice Adriana Poli Bortone, di cui Berlusconi ha molta stima e che era al primo posto nell'indice del suo gradimento. Il Primo uomo dell'esecutivo italiano, diede allora carta bianca a Fitto, dicendogli però che in caso di sconfitta in Puglia, l'avrebbe ritenuto l'unico responsabile. In altre parole, una decapitazione sicura del Raffaele pugliese. E così sarà, parola di Berlusconi
Bene le dimissioni di Fitto e..gli altri? -Terza Puntata
da Barisera
Adriana Poli Bortone: “Con Fitto si dimettano anche i 13 ex An che firmarono contro di me”
Se volessimo essere buoni potremmo commentare le dimissioni del ministro Fitto dicendo che e’ il gesto di chi vuole assumersi le proprie responsabilita’; se invece volessimo dare un piu’ freddo giudizio politico dovremmo dire che questa sembra la abile mossa di chi prova ad anticipare una richiesta che gli sarebbe comunque arrivata di qui a poche ore”.
E’ l’opinione della senatrice Adriana Poli Bortone leader di Io Sud e candidata presidente alla Regione Puglia sostenuta dall’Udc. “Dimettersi per Fitto – insiste Adriana Poli Bortone – era il minimo che potesse fare di fronte alla terza sconfitta consecutiva: ha perso le regionali del 2005, ha perso le amministrative dello scorso anno, quando il centrodestra si e’ visto battere nei Comuni di Bari, Foggia e Taranto e nelle Province di Brindisi e Taranto, e ha perso oggi volendo imporre a tutti i costi il proprio pupillo sacrificando la causa di una alleanza politica con Udc e Io Sud, l’unica in grado di battere Vendola”. “Le dimissioni di Fitto tuttavia – aggiunge la presidente nazionale di Io Sud – non sono sufficienti: dovrebbe seguire il suo esempio tutta la classe dirigente del Pdl, a partire dai 13 ex An firmatari della lettera contro di me, i quali sono corresponsabili della scelta del ministro di fare a meno di una parte rilevante dell’area moderata di questa regione”.
“Non si puo’ escludere – conclude Adriana Poli Bortone – che le dimissioni siano oggi soltanto un atto di facciata, firmato con la segreta speranza che il presidente Berlusconi le respingera’: visto dall’esterno del Pdl, non sarebbe affatto un bel segnale, in un momento in cui e’ chiaro che c’e’ bisogno di rifondare i presupposti sui quali si fonda l’alternativa a Vendola”
Se volessimo essere buoni potremmo commentare le dimissioni del ministro Fitto dicendo che e’ il gesto di chi vuole assumersi le proprie responsabilita’; se invece volessimo dare un piu’ freddo giudizio politico dovremmo dire che questa sembra la abile mossa di chi prova ad anticipare una richiesta che gli sarebbe comunque arrivata di qui a poche ore”.
E’ l’opinione della senatrice Adriana Poli Bortone leader di Io Sud e candidata presidente alla Regione Puglia sostenuta dall’Udc. “Dimettersi per Fitto – insiste Adriana Poli Bortone – era il minimo che potesse fare di fronte alla terza sconfitta consecutiva: ha perso le regionali del 2005, ha perso le amministrative dello scorso anno, quando il centrodestra si e’ visto battere nei Comuni di Bari, Foggia e Taranto e nelle Province di Brindisi e Taranto, e ha perso oggi volendo imporre a tutti i costi il proprio pupillo sacrificando la causa di una alleanza politica con Udc e Io Sud, l’unica in grado di battere Vendola”. “Le dimissioni di Fitto tuttavia – aggiunge la presidente nazionale di Io Sud – non sono sufficienti: dovrebbe seguire il suo esempio tutta la classe dirigente del Pdl, a partire dai 13 ex An firmatari della lettera contro di me, i quali sono corresponsabili della scelta del ministro di fare a meno di una parte rilevante dell’area moderata di questa regione”.
“Non si puo’ escludere – conclude Adriana Poli Bortone – che le dimissioni siano oggi soltanto un atto di facciata, firmato con la segreta speranza che il presidente Berlusconi le respingera’: visto dall’esterno del Pdl, non sarebbe affatto un bel segnale, in un momento in cui e’ chiaro che c’e’ bisogno di rifondare i presupposti sui quali si fonda l’alternativa a Vendola”
Troppa Grazia,Ma sarà vero? -Seconda Puntata
da barisera.net
Il ministro Fitto si è dimesso
Il ministro Fitto si è dimesso
Quando sono passate da poco le 13 – e nelle redazioni si continuano a fare i conti degli eletti e dei commenti, mentre i politici si apprestano a consolidare nuovi e vecchi equilibri – “esplode” (è il caso di dire) la notizia delle notizie: Raffaele Fitto avrebbe rassegnato le dimissioni da ministro, o meglio si presenterebbe da Silvio Berlusconi, domani in Consiglio, come dimissionario. Assumendosi così tutte le responsabilità di una sconfitta elettorale del suo candidato Rocco Palese. La notizia non trova conferme ufficiali da parte dell’interessato. Fitto, non risponde al telefono, ma a Roma voci autorevoli del governo lasciano intendere che la notizia è vera e che domani il premier prenderà in esame le dimissioni. Poco dopo le 15 l’Ansa lancia l’agenzia.
I fedelissimi del ministro, però, sembrano sconcertati, ma non troppo… come se se ne fosse parlato, ma una decisione non era stata presa… non ancora almeno. Qualcuno l’ha sentito nella mattinata… “sembrava tutto normale, tranquillo…” riferiscono.
Poi qualcosa deve essere successo… I soliti beninformati, ma si tratta di antifittiani (è bene dirlo), suggeriscono: forse, può averlo chiamato Berlusconi per invitarlo a dimettersi… Qualcun altro, più “cinico”, commenta: forse è deluso dal risultato elettorale a Maglie, nella sua roccaforte, dove suo zio Antonio Fitto non è riuscito a vincere al primo turno…
O, forse, più semplicemente, questa volta Fitto sa che questa partita la vinceva o la perdeva solo lui. Forse, ha preventivato anche questa “uscita” già quella domenica 24 gennaio quando ad Arezzo forzando la mano ai tre coordinatori nazionali decise che il candidato alla presidenza della Regione doveva essere il suo fedelissimo Palese… Garantendo per lui la vittoria… anche in quella lettera (mai confermata, però, dall’estensore) con la quale “minacciava” Berlusconi di lasciare il partito se fosse stato scelto al posto di Palese o la senatrice Adriana Poli Bortone o il magistrato Stefano Dambruoso…
Fitto, quindi, non poteva non sapere che una sconfitta sarebbe stata addebitata a lui e quindi non poteva non aver messo in conto le dimissioni da ministro. Poi, l’ampio scarto (il 6.5% su base regionale) fra Palese e Nichi Vendola all’interno di una situazione politica nazionale dove il centrodestra è riuscito a strappare al centrosinistra la Campania, la Calabria, il Lazio e il Piemonte, hanno fatto il resto.
Rimane da capire se quello di Fitto è un atto dovuto… e magari il leader del centrodestra pugliese spera che domani Berlusconi respinga le dimissioni, lo “perdoni” e continui a puntare su di lui… Magari…. Se, invece, le dimissioni dovessero essere accolte in Puglia si aprirà davvero quel “dopo Fitto”, del quale si è tanto parlato in questa campagna elettorale e che vede in pole-position tre parlamentari: Gaetano Quagliariello, Alfredo Mantovano e Antonio Azzollini. Tutti e tre sono riusciti anche ad eleggere propri consiglieri regionali… un segno anche questo di quello che potrebbe accadere.
I fedelissimi del ministro, però, sembrano sconcertati, ma non troppo… come se se ne fosse parlato, ma una decisione non era stata presa… non ancora almeno. Qualcuno l’ha sentito nella mattinata… “sembrava tutto normale, tranquillo…” riferiscono.
Poi qualcosa deve essere successo… I soliti beninformati, ma si tratta di antifittiani (è bene dirlo), suggeriscono: forse, può averlo chiamato Berlusconi per invitarlo a dimettersi… Qualcun altro, più “cinico”, commenta: forse è deluso dal risultato elettorale a Maglie, nella sua roccaforte, dove suo zio Antonio Fitto non è riuscito a vincere al primo turno…
O, forse, più semplicemente, questa volta Fitto sa che questa partita la vinceva o la perdeva solo lui. Forse, ha preventivato anche questa “uscita” già quella domenica 24 gennaio quando ad Arezzo forzando la mano ai tre coordinatori nazionali decise che il candidato alla presidenza della Regione doveva essere il suo fedelissimo Palese… Garantendo per lui la vittoria… anche in quella lettera (mai confermata, però, dall’estensore) con la quale “minacciava” Berlusconi di lasciare il partito se fosse stato scelto al posto di Palese o la senatrice Adriana Poli Bortone o il magistrato Stefano Dambruoso…
Fitto, quindi, non poteva non sapere che una sconfitta sarebbe stata addebitata a lui e quindi non poteva non aver messo in conto le dimissioni da ministro. Poi, l’ampio scarto (il 6.5% su base regionale) fra Palese e Nichi Vendola all’interno di una situazione politica nazionale dove il centrodestra è riuscito a strappare al centrosinistra la Campania, la Calabria, il Lazio e il Piemonte, hanno fatto il resto.
Rimane da capire se quello di Fitto è un atto dovuto… e magari il leader del centrodestra pugliese spera che domani Berlusconi respinga le dimissioni, lo “perdoni” e continui a puntare su di lui… Magari…. Se, invece, le dimissioni dovessero essere accolte in Puglia si aprirà davvero quel “dopo Fitto”, del quale si è tanto parlato in questa campagna elettorale e che vede in pole-position tre parlamentari: Gaetano Quagliariello, Alfredo Mantovano e Antonio Azzollini. Tutti e tre sono riusciti anche ad eleggere propri consiglieri regionali… un segno anche questo di quello che potrebbe accadere.
Berlusconi liberaci da Fitto &C.!! Prima Puntata
dalla Gazzetta
Poli Bortone: Vendola ringrazi Fitto
Vendola ringrazi Fitto per la seconda volta, visto che per la seconda volta è grazie a Fitto se conquista la presidenza della Regione". È il commento di Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Io Sud, Udc e Mpa. "Ha fallito la politica antimeridionalista del governo nazionale – spiega Poli Bortone – e ha fallito doppiamente il ministro pugliese che ha preteso di imporre il suo pupillo come candidato alla presidenza". "Ora – aggiunge – con una Lega Nord ancora più radicata sul territorio e ancora più condizionante rispetto alle politiche che il governo metterà in atto, l'Esecutivo non potrà che essere più filonordista di quanto non sia stato finora. Anzi, da ora è immaginabile una ulteriore accelerazione in direzione dell'antimeridionalismo". "È per questo – prosegue – che il nostro progetto di un grande Partito del Sud, tanto più oggi alla luce di questo risultato elettorale, prende corpo e acquisisce valore in una ottica di contrapposizione delle ragioni del Mezzogiorno sulle pretese della Lega". Secondo la senatrice, "che non sia stato compreso il malgoverno di Vendola, come sostiene Palese, è innanzitutto responsabilità di Palese stesso, che è stato capo della opposizione in questi cinque anni". "La miopia politica di Fitto – dichiara – che ha imposto a Berlusconi il 'no' a una alleanza vasta con Io Sud e Udc è l'unica causa reale di questa vittoria di Vendola: soltanto Fitto poteva riuscire nell'impresa di far rieleggere il governatore uscente malgrado ciò che è successo in questi anni". "Noi di Io Sud – conclude Poli Bortone – siamo e saremo distinti dai due schieramenti, e da subito cominceremo a dare corpo al progetto politico per il quale siamo nati".
Poli Bortone: Vendola ringrazi Fitto
Vendola ringrazi Fitto per la seconda volta, visto che per la seconda volta è grazie a Fitto se conquista la presidenza della Regione". È il commento di Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Io Sud, Udc e Mpa. "Ha fallito la politica antimeridionalista del governo nazionale – spiega Poli Bortone – e ha fallito doppiamente il ministro pugliese che ha preteso di imporre il suo pupillo come candidato alla presidenza". "Ora – aggiunge – con una Lega Nord ancora più radicata sul territorio e ancora più condizionante rispetto alle politiche che il governo metterà in atto, l'Esecutivo non potrà che essere più filonordista di quanto non sia stato finora. Anzi, da ora è immaginabile una ulteriore accelerazione in direzione dell'antimeridionalismo". "È per questo – prosegue – che il nostro progetto di un grande Partito del Sud, tanto più oggi alla luce di questo risultato elettorale, prende corpo e acquisisce valore in una ottica di contrapposizione delle ragioni del Mezzogiorno sulle pretese della Lega". Secondo la senatrice, "che non sia stato compreso il malgoverno di Vendola, come sostiene Palese, è innanzitutto responsabilità di Palese stesso, che è stato capo della opposizione in questi cinque anni". "La miopia politica di Fitto – dichiara – che ha imposto a Berlusconi il 'no' a una alleanza vasta con Io Sud e Udc è l'unica causa reale di questa vittoria di Vendola: soltanto Fitto poteva riuscire nell'impresa di far rieleggere il governatore uscente malgrado ciò che è successo in questi anni". "Noi di Io Sud – conclude Poli Bortone – siamo e saremo distinti dai due schieramenti, e da subito cominceremo a dare corpo al progetto politico per il quale siamo nati".
Iscriviti a:
Post (Atom)