16 settembre 2010

La Francia respinge le accuse della UE

"Non e' questo il modo in cui si rivolge ad una grande nazione". Dopo essersi dichiarato "stupefatto" per l'annuncio dell'apertura di una procedura d'infrazione da parte della Commissione Europea per l'espulsione di rom, il governo francese critica i toni delle durissime dichiarazioni rilasciate ieri dal commissario il vice presidente della Commissione europea responsabile per la Giustizia ed i diritti fondamentali, Viviane Reding, nella conferenza stampa in cui ha annunciato l'avvio della procedura.

"Il tono che ha usato .... non e' questo il modo in cui ci si rivolge ad una grande nazione" ha detto in un intervista alla radio Rtl Pierre Lellouche, sottosegretario per gli Affari Europei che ha definito poi un "errore marchiano" il riferimento della Reding al periodo della Seconda Guerra Mondiale. La Reding, per la quale dopo la discriminazione contro i rom da parte della Francia e' "una vergogna", ha infatti detto di essere "sconvolta da una situazione in cui sembra che alcune persone sono rimosse da uno stato membro della Ue solo per la loro appartenenza ad una minoranza etnica: credevo che l'Europa non avrebbe mai dovuto assistere a questa situazione dopo la Seconda Guerra Mondiale