Cari amici,ho ritenuto di non tormentarvi in prossimità delle feste natalizie con letterine augurali, anche perché abbiamo vissuto momenti politicamente davvero tristi, sui quali al momento evito ogni commento.Ora che lo scenario si va chiarendo (almeno lo speriamo), possiamo ritagliarci del tempo per confrontarci su quanto ci aspetta nei prossimi mesi.A fronte delle novità devastanti della Finanziaria in rapporto alla vita delle circoscrizioni (vedasi allegato), abbiamo il dovere di dire la nostra.E' vero che le istituzioni circoscrizionali (specificamente gli organismi rappresentativi) erano/sono diventate, in buona sostanza, dei centri di costo senza una fattiva capacità di risposta ai bisogni delle comunità rappresentate (se non in termini davvero minimi); ed è pure vero che talvolta si è abusato del potere di mediazione (verso gli organi centrali: assessori, consiglieri comunali ecc.) dei consiglieri o della maggioranza circoscrizionale di turno per coltivare il proprio "ortus conclusus" (elettorato e quant'altro) senza una visione politica globale e prospettica sulle possibilità di sviluppo dei nostri quartieri.E tuttavia, le circoscrizioni fungevano/fungono da baluardo della cittadinanza attiva e della società civile. La loro funzione, nelle intenzioni di chi le istituì, era quello del decentramento delle funzioni (alias: attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà) e quello della partecipazione democratica dei cittadini. Senza le circoscrizioni a chi sarà demandata la rappresentanza sul territorio? Se già ora, con tanto di consiglio e consiglieri circoscrizionali, annaspiamo in modo inconcludente rivolgendoci ora a questo ora a qull'altro "referente", che ne sarà delle nostre apettative quando non ci sarà più un organismo rappresentativo in loco ma solo partiti (e che partiti! Perdonatemi l'affondo).Forse bisognava sommessamente suggerire al Governo e alla maggioranza (ma qualcuno l'ha fatto?) che, ai fini della riduzione delle spese circoscrizionali, poteva/può bastare l'ABOLIZIONE DEI GETTONI DI PRESENZA E DELLE INDENNITA.D'alta parte, a noi di Palese e Santo Spirito, ora che ci aspetta (a fine mandato) la probabile definitiva conclusione dell'esperienza delle circoscrizioni (se l'art. 2 comma 186 della Legge Finanziaria verrà reiterato oltre il triennio 2010-2012), resta aperta ancora un'altra strada, sempre che il Consiglio Regionale Pugliese non volga la testa altrove.Ad ogni buon conto, sia che si vada verso il nulla (amministrativo), sia che si proceda verso il comune autonomo, non dobbiamo rimanere inerti nel tempo che ci rimane. La stella polare del nostro programma circoscrizionale è la partecipazione dei cittadini. Da soli non possiamo fare molto. Impegniamoci a dare spazio ai cittadini (le consulte non possono più aspettare) e a rendere più trasparenti i nostri comportamente politici e amministrativi.un caro saluto e, ora sì, buon anno a tutti.Erio Di Liso
Caro Presidente nel silenzio assordante di una maggioranza al Comune in attesa di ordini del padrone Emiliano le tue parole consolano tutti i cittadini innamorati del proprio territorio e che vogliono renderlo più bello più a misura d'uomo.Un territorio abbandonato da anni dagli amministratori comunali e proprio per questo migliaia di cittadini hanno chiesto e chiedono l'istituzione del Comune autonomo,tanto ad Emiliano & C. non gli frega più di tanto dei loro problemi.Senza le circoscrizioni a chi sarà demandata la rappresentanza sul territorio? La risposta dovrebbe fornirla il Consigliere Comunale Massimo Maiorano e tutti quelli che la pensano come lui.