Con un comunicato stampa giunto in redazione i componenti del movimento civico “Alleanza per l’Autonomia di Palese e Santo Spirito” esprimono la loro soddisfazione per il dissequestro di manifesti da parte della magistratura a cui confermano la massima fiducia.E’ di qualche giorno fa la decisione della Sezione del riesame del Tribunale di Bari che ha annullato il decreto di sequestro preventivo operato, in data 28 gennaio 2011, dai Vigili Urbani di Bari, presso la competente Ripartizione del Comune, per impedire l’affissione di 50 manifesti che dovevano essere affissi a Palese e Santo Spirito. Tali manifesti ricordavano l’anniversario dello “scippo” effettuato dal sindaco Michele Emiliano, a danno della comunità di Palese e Santo Spirito (oltre 30 mila abitanti!), che il 5 febbraio 2010 stava per ottenere dalla Regione Puglia, l’ approvazione del disegno di legge che istituiva il Comune autonomo, confermando la volontà popolare emersa nel referendum del 19 aprile 2009.Per i responsabili dell’associazione ,non è la prima volta che l’Amministrazione Emiliano si accanisce contro la legittima rivendicazione di indipendenza dei palesini e santospiritesi ,compiendo atti illegittimi ed irrituali per impedire l’esercizio di diritti costituzionalmente garantiti.Già nel 2009 furono messe in atto vere e proprie azioni di sabotaggio durante la campagna referendaria, nel tentativo di attenuare l’azione di propaganda a favore dell’Autonomia e ridurre il più possibile la partecipazione degli elettori al voto referendario.,Più di recente,ad Agosto 2010, un nucleo di Vigili Urbani rimosse illegittimamente, dopo due giorni dall’uscita, i manifesti del movimento civico “Alleanza per l’Autonomia” regolarmente affissi, e per i quali erano stati pagati i diritti per un periodo di 10 giorni. Ultimo, in ordine di tempo, è stato il sequestro preventivo di altri manifesti da parte dei Vigili Urbani lo scorso fine gennaio. Sequestro che, in un primo momento, non era stato reso noto ai committenti dell’affissione neppure dopo formale richiesta. L’ufficio Affissioni, giustificava il mancato servizio, affermando che “…le stampe erano state ritirate da agenti di Polizia Giudiziaria per accertamenti in merito”. Tutto ciò ha costretto gli autonomisti a doversi difendere in TRIBUNALE per vedersi riconoscere il DIRITTO DI CRITICA E CONTESTAZIONE all’operato politico e amministrativo del sindaco Michele Emiliano . Gravissimo, sempre secondo l’Associazione “Alleanza per l’autonomia”, è il tentativo di censurare e di intralciare la libertà di critica che l’Amministrazione comunale barese pone in essere nei confronti degli “AUTONOMISTI” di Palese e Santo Spirito con l’evidente scopo di scoraggiare ed ostacolare ogni forma di dissenso democratico nei confronti dell’Amministrazione Comunale barese. Infatti, non tutti i cittadini sono nelle condizioni di poter contrastare in Tribunale gli abusi e soprusi, facendosi carico di fastidi e di spese. Ancor più grave e deplorevole è il fatto che, per tale attività di “lotta politica”, venga utilizzato il Corpo di Polizia Municipale della Città di Bari, esattamente come, non si vedeva dai tempi del fascismo. Altrettanto grave è la latitanza, in Consiglio comunale, delle forze di opposizione che, su un tema così importante e fondamentale, quale è la libertà di critica politica e contestazione, siano rimaste insensibili e silenti. E’ pure sottovalutato da tutti i partiti locali l’uso politico della Polizia municipale, che dal Sindaco viene gestita, come in questo caso, per scopi non conformi all’istituto.
Tali disattenzioni, sottovalutazioni e silenzi,a parere di Sergio Sabatti di “Alleanza per l’Autonomia” e Marcello De Nucci di “Terzo Millenio”, creano nell’opinione pubblica, più attenta e riflessiva, il sospetto che la mancata presa di distanza da una simile gestione del potere rappresenti non soltanto un’assenza di vera opposizione nel Comune di Bari, ma denota soprattutto che l’azione di controllo all’Amministrazione Emiliano, da parte dell’intero consiglio comunale, sia pressoché inesistente.
Gaetano Macina
Tali disattenzioni, sottovalutazioni e silenzi,a parere di Sergio Sabatti di “Alleanza per l’Autonomia” e Marcello De Nucci di “Terzo Millenio”, creano nell’opinione pubblica, più attenta e riflessiva, il sospetto che la mancata presa di distanza da una simile gestione del potere rappresenti non soltanto un’assenza di vera opposizione nel Comune di Bari, ma denota soprattutto che l’azione di controllo all’Amministrazione Emiliano, da parte dell’intero consiglio comunale, sia pressoché inesistente.
Gaetano Macina