23 aprile 2009

I lavoratori di All Music: «De Benedetti numero 1 solo nel lasciarci a casa

Milano«Ha presente il megadirettore di Fantozzi? Quello che chiamava i dipendenti “cari inferiori”?». Era il conte Barambani ed era il 1980. Oggi il conte è diventato Ingegnere e si chiama Carlo De Benedetti. Invece di tirare al piattello sul suo yacht, l’editore della progressista Repubblica e del girotondino Micromega gioca a fare l’imprenditore illuminato. Ma la considerazione per i sottoposti è la stessa. E quindi via coi licenziamenti a nastro, neomamme comprese.Stanno tutti davanti alla sede di All Music in via Tortona a Milano, i 29 dipendenti licenziati. Sono pochi per scuotere l’opinione pubblica (nessun giornalista dal taccuino indignato) ma abbastanza per incuriosire i passanti. Sono montatori, registi, segretarie. Cantano e chiedono di visitare il loro sito, www.fallmusic.tk. Sono i tecnici della tv musicale che il Gruppo Espresso ha rilevato da Peruzzo editore nel 2004 e che ha deciso di «ridimensionare». Perché gli imprenditori di destra «sfruttano», quelli di sinistra «ridimensionano». Ma ai 29 la politica non interessa. Hanno tamburi, volantini, striscioni con scritto «vergogna» e un contratto a tempo indeterminato che diventerà carta straccia perché l’azienda «con grande e profondo rammarico» ha deciso di tagliare gli sprechi, partendo da loro. «Però ci hanno regalato il cd di Giusy Ferreri», ironizza qualcuno.Tutto intorno pulsa il cuore trendy del Salone del mobile. Davanti ai cancelli della tv, invece, è il Festival della mobilità: «Magari fossimo in mobilità - spiega Alessandro, rappresentante sindacale -. Qui siamo proprio al licenziamento. Non si era mai visto un simile repulisti in una tv. E per questo pericoloso precedente dobbiamo ringraziare De Benedetti, l’uomo-sponsor della sinistra che pontifica sugli ammortizzatori sociali e poi butta le famiglie in mezzo alla strada». Alessandro ha 54 anni e non ha mai manifestato in vita sua. Non è uno sgallettato della Mtv generation che può rimettersi in gioco, né un aficionado del megafono. Lavora a Rete A, l’emittente per cui All Music trasmette, da oltre 20 anni. È uno di quei padri di famiglia che il Pd voleva difendere, ma che forse - essendo De Benedetti tesserato numero uno del partito - a pensarci bene è un po’ meno padre degli altri: «Abbiamo ricevuto solidarietà da tutte le forze politiche: Lega, Idv, Comunisti, Pdl. Solo il Pd è stato zitto». Alessandro indica un cartello: «Belle parole, cattive azioni».Perché a un sit in di dipendenti di una tv musicale ti aspetteresti di trovare Dj fichi e miss in minigonna. Invece ti trovi davanti soprattutto professionisti di mezza età, gente come Giuseppe: «Due anni alla pensione, mi mancano. Due anni... ». Tace e allunga un volantino a una giapponese che fotografa la civilissima protesta da dietro un paio di occhiali da 400 euro. Giuseppe era un fattorino e se l’azienda non fa marcia indietro, va a casa. I deejay coi pantaloni a vita bassa, invece, sono collaboratori. Intoccabili.L’azienda parla di cattivi risultati per disfarsi di loro. Poi, però, l’Ingegnere va ospite da Fabio Fazio, ricorda che «se un lavoratore viene licenziato può solo andare a rubare le formaggette, come già accade». «L’altro giorno ero al supermercato e l’ho trovata, la sua formaggetta - sbotta sarcastica Caterina -: mi sono messa a dire “ora la rubo!”. Tanto ho il permesso di De Maledetti!». Caterina ha 45 anni e lavora ad All Music
(Fonte ilgiornale.it)

21 aprile 2009

Comunicato stampa del comitato per l'autonomia di Palese-S.Spirito

Il Comitato “Insieme per l’Autonomia di Palese Macchie e S. Spirito’ prende atto con piacere dei risultati del referendum consultivo svoltosi nella giornata di domenica 19aprile2009. Si è registrato un grande consenso al progetto autonomista che ha visto il successo dei sì in tutto il territorio interessato dalla consultazione elettorale; finanche in quelle zone, come Catino e S. Pio, ove più forti potevano ritenersi i legami della popolazione con la città di Bari, e più tenui le ragioni di un’identitàcondivisaIl Comitato è riuscito a portare alle urne quasi settemila cittadini, in una giornata difficile anche per le condizioni meteorologiche, e quasi l’ottanta per cento di essi si è espresso per il si all’autonomia comunale. Consistente è stato l’afflusso alle urne, con percentuale prossima —in una sola giornata- al trenta per cento degli aventi diritto al voto, assai superiore a quella di tutte le più recenti consultazioni referendarie, e paragonabile alla percentuale di votanti alle elezioni suppletive per il Senato del gennaio 2005, in cui però concorrevano le forze politiche nazionali ed i loro candidati locali Si è confermata esatta e corretta la previsione del Comitato referendario che aveva proposto, anche per ragioni di economia, che il referendum avesse luogo contemporaneamente alle elezioni europee ed amministrative; proposta non accolta dal Comune di Bari e dalla Regione Puglia. Il risultato ottenuto è quindi assai confortante, nonostante la campagna referendaria si sia dovuta basare sulla sola spinta spontanea ed “autofinanziata” del Comitato e dei suoi sostenitori, mentre è mancata del tutto ogni forma di pubblicità e persino di informazione istituzionale, ed avendo quasi tutte le forze politiche deciso di ostentare distacco dai temi posti dal referendum. Si son dovute registrare forme di disinteresse anche da parte degli organi preposti alla regolazione delle consultazioni e di vero e proprio ostruzionismo, anche ad opera di personaggi locali, proiettati verso le campagne elettorali per le prossime consultazioni europee cd amministrative. La intensa propaganda già in atto per tali competizioni ha distolto molti degli elettori dall’attenzione al referendum. Il processo autonomista esce quindi fortemente rafforzato dal referendum consultivo. L’auspicio del Comitato è che gli evidenti segnali emersi dalle urne vengano colti dagli altri soggetti coinvolti nel procedimento avviato e che lo stesso proceda speditamente verso la rapida costituzione del Comune autonomo.

Il comitato per l’autonomia di Palese e S.Spirito

19 aprile 2009

Referendum :affluenza alle urne

La percentuale dei votanti alle 19,30 è cresciuta rispetto alle 12,00 dove era al 8% alle 19,30 in alcune sezioni del Duca D'Aosta siamo al 30% e la tendenza è in aumento.Alla scuola media di via Sabotino stessa percentuale con tendenza in aumento.A Santo Spirito siamo al 25 %.