Alfano: l'Imu sia una tantum e a rate. No a un nuov04 aprile 2012o aumento Iva
«Proporremo che l'Imu che sia una tantum e rateizzabile e che si tolga nel 2013 perché la botta sarà grossa». Il segretario del Pdl Angelino Alfano a Porta a Porta parla di tutto ma soprattutto di tasse. «Dai cittadini ci viene una pressione per il fisco ed è giusta, perché il livello di tassazione sta diventando insopportabile e c'è l'idea di metterne ancora; noi ci batteremo perché l'Iva non si aumenti a settembre», ha affermato Alfano.
Riforma lavoro. «Crediamo che in Parlamento ci saranno ancora margini per miglioramenti» dice Alfano. «Noi non abbiamo ancora letto il testo
del governo, vedremo il testo e speriamo che sia assolutamente confacente a quanto ci siamo detti» durante il vertice di ieri sera. «Ripeto che l'intesa si basa sulla parola che ci siamo dati, poi siccome si preannuncia un testo fatto di 68-70 articoli, sarà anche impegnativo».
del governo, vedremo il testo e speriamo che sia assolutamente confacente a quanto ci siamo detti» durante il vertice di ieri sera. «Ripeto che l'intesa si basa sulla parola che ci siamo dati, poi siccome si preannuncia un testo fatto di 68-70 articoli, sarà anche impegnativo».
Il caso Lega. Si è parlato naturalmente anche dei guai giudiziari della Lega e delle dimissioni del tesoriere Francesco Belsito. «Noi abbiamo i conti a posto, siamo sereni», commenta Alfano che, parlando della "questione morale" che sta interessando diversi partiti, ha osservato come i bilanci «vengono depositati alla Camera e vengono certificati» ma «se poi tra carte c'è qualcosa che non quadra i magistrati lo possono accertare». «Io - ha aggiunto - ho la consapevolezza che i conti sono a posto perché da quando sono segretario ho chiesto sempre come vengono spesi soldi» e so che «sono tutti destinati a fini istituzionali».
Roma e Berlino. Al termine di un ragionamento sulla crisi economica, il segretario del Pdl ha affrontato il tema del ruolo dell'Italia in Europa: «I tedeschi - ha detto - stanno dimostrando di fare il loro interesse nazionale prima di quello europeo. Noi dobbiamo ricominciare a fare l'interesse nazionale, quello degli italiani, perché se ci mettiamo troppo appresso all'Ue, e l'Ue è solo Francia e Germania, alla fine faremo l'interesse di francesi e tedeschi».