20 giugno 2008

AEREI ED INQUINAMENTO : chi tutela la salute pubblica ?


Palese, l'aeroporto e l'inquinamento. Sia chimico (leggi "gas di scarico") che acustico (i rumorosissimi motori a reazione).Ma siamo sicuri che gli enti preposti facciano il loro dovere in materia di controlli e prevenzione? E' la domanda che si pongono molti palesini. Ad esempio la ex Seap, oggi "Aeroporti di Puglia" come tante altre società aeroportuali italiane, da tempo avrebbe dovuto fare un'operazione che si chiama "zonizzazione acustica", ossia stabilire quali sono i livelli di rumore intorno all'aeroporto generati dal traffico aereo. E questo solo per il rumore. C'è poi l'inquinamento chimico, l'inquinamento dell'aria, l'odore terribile di cherosene che molto spesso arriva nelle case. Alle volte non si possono aprire le finestre oltre che per il rumore, anche perché entrano delle ventate "profumate" di combustibile, perchè ovviamente gli aerei liberano anche molti idrocarburi incombusti che noi respiriamo, Sostanze terribili, nocive.L'Agenzia per l'ambiente sostiene che gli aerei in fase di decollo, rullaggio e atterraggio emettono ossido di azoto e grandi quantità di anidride carbonica. Le emissioni di C02 continuano anche in fase di crociera. Molti cittadini di Palese per questo si interrogano da tempo sugli effetti deleteri degli inquinanti acustici e chimici sulla loro salute ma mai nessuno degli enti interessati al problema ha mai fornito pubblicamente i dati ufficiali. Silenzio da parte della AdP, ma anche silenzio del suo azionista di maggioranza, la Regione Puglia. Anche dall'Arpa e dall'assessorato all'Ambiente del Comune di Bari e del Comune di Bitonto non sembra che finora siano arrivate notizie. Alcuni ricordano un tentativo delle società aeroportuali, compresa la Seap di bloccare l'obbligo della zonizzazione acustica e non effettuare il contestuale accantonamento di somme per opere risarcitorie a favore delle comunità limitrofe agli scali aerei. Il tentativo fallì a suo tempo grazie all'azione legale congiunta dei Comuni Aeroportuali Italiani (Ancai) di cui, stranamente, il Comune di Bari non ha mai voluto far parte. "Lo stesso Comune però - osservano polemicamente alcuni cittadini - non ha rinunciato alle centinaia di migliaia di Euro derivanti dalla tassa sul passeggero, riparto anno 2004, a favore delle comunità limitrofe allo scalo aereo". La tassa sul passeggero, ad onor del vero, fu istituita grazie alle pressioni esercitate dall'Ancai.Per il controllo dell'inquinamento il Comune di Bari ha installato diverse centraline nella Città per rilevare gli inquinanti chimici e fisici. "E allora come mai - si chiedono i cittadini - non ha mai installato nessuna centralina nei dintorni dell'Aeroporto? Questo non è normale nè tantomeno legale secondo i palesini che invocano l'installazione di centraline per rumore e inquinamento chimico-fisico per conoscere lo stato dell'ambiente in cui vivono. Fanno riferimento come esempio ad uno studio epidemiologico realizzato da strutture pubbliche per studiare gli effetti del rumore sulla salute della popolazione residente in prossimità dell'aeroporto di Roma-Ciampino. Il rumore, infatti, viene indicato come causa di irritabilità, carenza di sonno, stanchezza, e come fattore influente sull'incidenza di patologie, quali l'ipertensione. "E gli inquinanti chimico-fisici che effetti producono? si chiedono ancora i residenti. Per questo si rivolgono in primis alla Circoscrizione e agli enti pubblici interessati alla problematica perchè vengano fornite risposte esaustive sugli effetti nocivi da rumore ed inquinamento aereo. In mancanza, a tutela della salute pubblica, se necessario si rivolgeranno anche all'autorità giudiziaria


Gaetano Macina