22 settembre 2007

MA LE TASSE LE PAGANO TUTTTI ?

La Adusbef ha denunciato certe banche per aver evaso il fisco. In pratica, poco prima di realizzare dei grossi guadagni in borsa italiana, queste banche hanno vendute le azioni a residenti in Inghilterra, dove il fisco è molto più leggero. Avendo vendute le azioni, le tasse sui guadagni della vendita venivano pagate in Inghilterra, evitando il pagamento al fisco italiano perché vige il principio che le tasse si pagano 1 sola volta .
Così facendo avrebbero “risparmiato” 600 milioni di Euro, equivalenti a 300 palestre per le scuole, oppure 20 grandi ospedali.
Ma è noto che chi paga le tasse sono solo i dipendenti e gli imprenditori con meno di 100.000 euro di reddito. Grandi aziende, Banche, assicurazioni, e perfino spacciatori, prostitute e immigrati irregolari sono tutti esonerati, pur usufruendo dei servizi.Per l’ADUSBEF, questa manova delle Banche è una evasione fiscale, perché la vendita delle azioni a soggetti esteri è avvenuta in prossimità dell’incasso, quindi si tratta di evasione. O al minimo di elusione.Ma qui è in discussione il principio della “concorrenza fra governi” che è uno dei pochi vantaggi portati dall’Unione Europea.
E’ il principio che tu, cittadino o impresa europea, paghi dove sei residente, ossia dove ti conviene, e puoi essere residente dove vuoi (diritto di residenza o di “stabilimento”). Ecco perché in pochi anni l’Irlanda è diventata una delle economie più floride della UE: poche tasse e molte aziende residenti che operano all’estero.A dire il vero, questo principio a me non dispiace, perché in una Europa unita ogniuno è libero di essere residente dove vuole e dunque pagare le tasse lì, ossia dove gli conviene. Forse è per questo che Tronchetti vuole trasferire la residenza in Inghilterra ?
Però a me questo principio sta bene se tutti possono farlo.
Ora, io scommetto che a queste banche non faranno nulla, e così verrà sancito che questi “giochetti” sono legali. Se non altro, dopo il silenzio assenso dello Stato su questa questione, sarà pubblico che tutto lo potremo fare.
Sono anni che dico che questi meccanismo porteranno lo Stato italiano alla bancarotta per la mancanza di contribuenti di un certo rilievo. Aspettate solo pochi anni che le aziende venete si rendano conto di quanto facile e conveniente è aprire una aziende in Istria, e continuare ad operare in Italia, pagando però secondo il fisco sloveno (25%).
In pochi anni, questa fuga dei soggetti imponibili farà si che resteranno solo gli “italiani” a basso reditto a pagare le tasse esose di uno stato parassita. Le imprese si faranno tutte la residenza all’estero come è loro diritto. E dunque la bancarotta è certa in pochi anni, cosa per altro sicura anche per vari altri motivi.
A dimostrazione che tutto ciò avverrà di sicuro, sembra che il governo, invece di sanzionare il fatto, abbia perfino premiato queste banche con contratti vari e consulenze.
L’ADUSBEF ritiene che il Governo di Prodi, Visco e Schioppa, con l’aiuto di Draghi (Banca privata d’Italia) , siano troppo interessati a proteggere gli interessi di queste banche, dato che molti di essi sono tutti ex dipendenti delle stesse banche private americane, già implicate in grossi scandali finanziari.Ma la cosa non dovrebbe affatto stupire, perché è BEN NOTO che la stessa unità d’Italia è stata finanziata da banche straniere, particolarmente inglesi, e con l’unità si sono svuotare le casse delle banche nazionali degli stati pre-unitari fra cui quello delle 2 Sicilie, molto ricco d’oro, e quella Veneta, che prima di Napoleone era lo Stato più ricco d’Europa (e subito dopo lo fu la Francia).
Se solo ora vi rendete conto che l’Italia non è una nazione ma una “proprietà privata” di banchieri, sarebbe un po’ tardi.
E se adesso avete capito che l’Italia è destinata alla Bancarotta per il semplice fatto di essere in Europa, benvenuti nell’indipendentismo che guarda al futuro.
Se poi ancora pensate a una Italia fuori dall’Europa, senza Euro sarebbe la catastrofe Argentina in pochi mesi.Comunque sia, benvenuti nella realtà: non siete solo indebitati, siete “proprietà” di banca.
Loris Palmerini

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