8 febbraio 2010

DEMOCRAZIA :una pagina nera

Una pagina nera per la democrazia
dal Quotidiano di Bari
Vergogna. Grande vergogna e rabbia hanno pervaso venerdì pomeriggio il Consiglio Regionale pugliese. In pochi minuti sono state stracciate non solo la speranza, la storia e la cultura di territori di grande civiltà, ma l’aula potrebbe aver assistito ad un mercimonio, se fossero vere le notizie su scambi di favore tra opposte fazioni, anzi, veri e propri ‘clan’ con padroni e padrini all’interno del Partito Democratico. Nel migliore dei casi si tratterebbe, comunque, dello squallido trasformismo di un gruppo di consiglieri di centrosinistra favoriti da una presidenza dell’assemblea titubante, lacunosa e indecisa su tutto, quando s’è trattato di gestire qualcosa che non fosse la gestione dell’ordinaria amministrazione. Aver cancellato la proposta di autonomia per Carbonara-Ceglie-Loseto e Palese-S.Spirito, varata alla unanimità quattro anni fa, che ha fatto tutti gli iter burocratici richiesti e che ha dovuto subire le angherie (ad andar bene) del Sindaco di Bari, è solo la punta di un iceberg contro cui si è dovuta scontare la buona fede dei cittadini. “Cittadini che avevano anche creduto all’approvazione unanime da parte della Commissione Affari Costituzionali della Regione, rappresentativa di tutte le forze politiche. Il consenso unanime sulla (quasi) identica proposta per Casalabate, cui tenevano i DS di Lecce, era parsa come conferma d’una sostanziale intesa dell’intero Consiglio Regionale”, chiosa il segretario nazionale del partito Socialdemocratico, Domenico Magistro. Il quale ancora oggi si chiede cosa sia successo tra il primo voto, con il quale veniva votata l’istituzione del Comune autonomo di Palese-S.Spirito ed il secondo voto, comunque negativo per l’autonomia: probabilmente nessuno lo saprà mai. Ed a questo punto non è nemmeno da condannare la rabbia dei cittadini più agitati, gli autonomisti più ingenui e irruenti, comportamento che non cancellerà mai la compostezza con cui in quasi dieci anni di battaglie democratiche e silenziose essi hanno atteso il momento del riscatto del proprio territorio. Riscatto che, nel caso di Carbonara-Ceglie, già comuni autonomi nel 1900, avrebbe significato una dignità recuperata. Una brutta pagina nella storia della Regione, scritta con la prepotenza e l’ignavia di chi ha scherzato con il popolo, prima lusingandolo e poi nascondendosi dietro il voto segreto. Un brutto esempio di democrazia a rovescio…

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