L’AMIU non fa il suo dovere e la prima Circoscrizione chiede l’azzeramento del consiglio di Amministrazione.E’durissimo l’attacco del Vicepresidente Vito Di Cillo e del Consigliere Pasquale Sasanelliche in una lettera indirizzata al Sindaco ,mettono sotto accusa l’AMIU. L’azienda municipalizzata –secondo i due consiglieri- rifiuta di dare seguito alle ripetute richieste di intervento sul territorio della Prima Circoscrizione per quanto riguarda disinfestazione larvale contro la zanzara tigre, il diserbo delle aree comunali compreso i cimiteri e luoghi abbandonati . A tutto questo, c’è da aggiungere la situazione di degrado nei pressi dei cassonetti dove sono accatastati numerosi rifiuti speciali, ma anche normali, che non vengono ritirati da più di 10 Giorni. I due consiglieri denunciano pure che tra i 425 mezzi a disposizione dell’AMIU ci sono appena 6 lavacassonetti, ma per cause sconosciute ,uno solo è operativo,una macchina per lavare e disinfettare circa 7000 cassonetti. Da una rapida indagine condotta dai due consiglieri, è risultato che molti cassonetti se non tutti,non vengono lavati e disinfettati da anni mentre a Giovinazzo , a cura di una azienda privata, i cassonetti vengono lavati 2 volte alla settimana.
L’AMIU dovrebbe garantire anche la raccolta differenziata di carta,vetro,plastica,indumenti ecc,ma anche questo ,negli ultimi tempi , si è rivelato un mezzo- fallimento .Basta recarsi presso qualsiasi cassonetto in tutto il territorio e verificare con i propri occhi come necessitino decine di giorni perché questo tipo di rifiuto venga ritirato e smaltito.. Rami secchi,mobili,frigoriferi e decine di cartoni rimangono accatastati ed esposti alle avversità atmosferiche per giorni e giorni.Si parla tanto di prevenzione ma se ne fa poco-dicono i due consiglieri-le sterpaglie secche hanno raggiunto altezze di circa 1 metro e ½ e non vi è luogo nella prima circoscrizione in cui non siano presenti in grande quantità. Basta un semplice mozzicone di sigaretta e si potrebbe scatenare un incendio di vaste proporzioni con conseguenze inimmaginabili. A tal proposito ,recentemente vi è stato un commento del Signor Vito Vasile,un noto imprenditore palesino,che invita il Comune di Bari a porre in essere gli strumenti idonei ad evitare che la Lama Balice si trasformi,come l’anno scorso, in un grande rogo dove andarono distrutti alberi e vegetazione di pregio. Vasile suggerisce anche di predisporre delle trincee tagliafuoco e si propone di realizzarle a proprie spese con l’autorizzazione e la supervisione della Guardia Forestale. Per fare opera di prevenzione-conclude Vasile -il Comune di Bari ed il Comune di Bitonto hanno a disposizione un budget di 4 miliardi e 910 milioni delle vecchie lire. Alcuni cittadini concordando con le tesi di Di Cillo Sasanelli e Vasile ,aggiungono la corresponsabilità della Multiservizi in questa latitanza sulla prevenzione ambientale nel territorio in quanto anch’essa, rientrando fra i propri compiti istituzionali, dovrebbe provvedere ai lavori di falciatura delle aree pubbliche con la precedenza dovuta a luoghi di rispetto come i cimiteri . La lettera dei due consiglieri si conclude con un invito perentorio al sindaco Emiliano ad azzerrare il consiglio di Amministrazione dell’AMIU per poter riorganizzare e riqualificare il gruppo dirigenziale ed iniziare un nuovo corso in materia di tutela della igiene e sicurezza pubblica.
Gaetano Macina
L’AMIU dovrebbe garantire anche la raccolta differenziata di carta,vetro,plastica,indumenti ecc,ma anche questo ,negli ultimi tempi , si è rivelato un mezzo- fallimento .Basta recarsi presso qualsiasi cassonetto in tutto il territorio e verificare con i propri occhi come necessitino decine di giorni perché questo tipo di rifiuto venga ritirato e smaltito.. Rami secchi,mobili,frigoriferi e decine di cartoni rimangono accatastati ed esposti alle avversità atmosferiche per giorni e giorni.Si parla tanto di prevenzione ma se ne fa poco-dicono i due consiglieri-le sterpaglie secche hanno raggiunto altezze di circa 1 metro e ½ e non vi è luogo nella prima circoscrizione in cui non siano presenti in grande quantità. Basta un semplice mozzicone di sigaretta e si potrebbe scatenare un incendio di vaste proporzioni con conseguenze inimmaginabili. A tal proposito ,recentemente vi è stato un commento del Signor Vito Vasile,un noto imprenditore palesino,che invita il Comune di Bari a porre in essere gli strumenti idonei ad evitare che la Lama Balice si trasformi,come l’anno scorso, in un grande rogo dove andarono distrutti alberi e vegetazione di pregio. Vasile suggerisce anche di predisporre delle trincee tagliafuoco e si propone di realizzarle a proprie spese con l’autorizzazione e la supervisione della Guardia Forestale. Per fare opera di prevenzione-conclude Vasile -il Comune di Bari ed il Comune di Bitonto hanno a disposizione un budget di 4 miliardi e 910 milioni delle vecchie lire. Alcuni cittadini concordando con le tesi di Di Cillo Sasanelli e Vasile ,aggiungono la corresponsabilità della Multiservizi in questa latitanza sulla prevenzione ambientale nel territorio in quanto anch’essa, rientrando fra i propri compiti istituzionali, dovrebbe provvedere ai lavori di falciatura delle aree pubbliche con la precedenza dovuta a luoghi di rispetto come i cimiteri . La lettera dei due consiglieri si conclude con un invito perentorio al sindaco Emiliano ad azzerrare il consiglio di Amministrazione dell’AMIU per poter riorganizzare e riqualificare il gruppo dirigenziale ed iniziare un nuovo corso in materia di tutela della igiene e sicurezza pubblica.
Gaetano Macina