31 maggio 2007
BANKITALIA: troppe tasse in Italia
Il governatore Draghi rileva una pressione fiscale da record nel Paese – la più alta di tutta Europa - tale da «rendere più oneroso anche il rispetto delle norme». Per quanto riguarda le imprese, «la crisi non è ancora superata» anche se il recupero è già iniziato. Il prodotto interno lordo nel 2007 crescerà del 2%, «nonostante il rallentamento del primo trimestre». «L'accumulo del debito non ha aiutato l'Italia a crescere»Troppo alte le tasse in Italia, e ciò rende più oneroso anche il rispetto delle norme. Ne è convinto il Governatore di Bankitalia Mario Draghi che rileva una pressione fiscale da record nel nostro Paese. Nelle Considerazioni finali, Draghi ricorda che se i conti pubblici sono migliorati, ciò è dovuto al «forte aumento delle entrate». Nel frattempo, le stime del Governo indicano «un ulteriore incremento della pressione fiscale» nel nostro Paese. Si tratta, spiega, del livello «più alto della media europea ed è prossimo ai massimi degli ultimi decenni». Siamo insomma secondi solo alla Francia mentre «a causa del peso dell’evasione che resta forte nonostante qualche primo segno di recupero di gettito, la differenza tra l’Italia e il resto d’Europa è maggiore se si guarda al prelievo sui contribuenti fiscalmente onesti». Draghi osserva che «le aliquote legali delle imposte che gravano tanto sul lavoro quanto sul capitale sono elevate: quella sul reddito delle società è inferiore solo all’aliquota in vigore in Germania». Ed invece, aggiunge, «livello eccessivo del prelievo, variabilità e complessità delle regole fiscali scoraggiano l’investimento in capitale fisico e umano; rendono più onerosa l’osservanza delle norme».
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